“Taglio a spese folli piuttosto che demolire enti locali”

“Mentre aumentano le tasse, la spending review si sta trasformando nella demolizione delle istituzioni più vicine ai cittadini, nel Lazio di spese pazze ce ne sono molte”.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 24 luglio 2012

Tagli a Comuni, Province, tribunali, Legambiente: nel Lazio tagliare spese folli piuttosto che demolire istituzioni più vicine ai cittadini.

“ Mentre aumentano le tasse, la spending review si sta trasformando nella demolizione delle istituzioni più vicine ai cittadini, nel Lazio di spese pazze ce ne sono molte e lo hanno dimostrato le parentopoli, le consulenze, la moltiplicazione di inutili commissioni regionali, le inefficienze dei servizi. Bisogna colpire quelle, piuttosto che demolire Comuni, Province, scuole, tribunali -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-.

Nel Lazio, sul fronte dei Comuni più piccoli, il risparmio derivante dal dimezzamento dei consiglieri e dall’eliminazione degli Assessori sarebbe ridicolo e i danni clamorosi, visto che in quei contesti spesso a queste persone è delegato il funzionamento vero e proprio dell’Istituzione: secondo le stime di Legambiente si tratta di 5.900 euro per Comune all’anno. Prendendo in considerazione solo i Comuni micro, quelli fino a 1.000 abitanti, nel Lazio sono ben 84 i Comuni che subiranno i tagli: 25 nella sola provincia di Roma, 15 nel frusinate, 1 a Latina, 6 in provincia di Viterbo e ben 37 nel reatino su 73 totali.

Anche sul fronte della giustizia i rischi sono significativi: a chiudere sarebbe un tribunale, quello di Cassino con relativa procura della Repubblica, e sedici sedi distaccate, da Ostia a Sora, Bracciano, Alatri, Anagni, Gaeta, Terracina, Poggio Mirteto, Castelnuovo di Porto, Palestrina, Albano Laziale, Anzio, Frascati, Civitacastellana e Montefiascone.

“Tagliare la spesa pubblica a partire dai piccoli Comuni è una pericolosa iniziativa di facciata, ma anche sul fronte dei tribunali si rischia grosso, soprattutto nel sud del Lazio, un territorio che è ormai presidiato in modo stabile delle mafie -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Diminuire drasticamente e in modo lineare, senza alcun ragionamento, i costi della politica non ha senso, nei Comuni più piccoli i costi sono inversamente proporzionali al lavoro fatto, un Assessore guadagna magari 70 euro al mese e un Consigliere 13 euro a seduta, ma di che cosa stiamo parlando?”

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *