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Spending Review è “contro settore pubblico e ceti popolari”

“La legge uscita ieri dalla Camera, con l’ennesimo colpo di fiducia e il beneplacito di un PD che ha votato compatto, è persino peggio di come è entrata”, è il lapidario giudizio di Licia Pera, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego, sulla spending review.

 

 

COMUNICATO STAMPA

SPENDING REVIEW: LICIA PERA (USB P.I.), UNA MANOVRA SFACCIATAMENTE DI CLASSE CONTRO SETTORE PUBBLICO E CETI POPOLARI
USB PROSEGUE LA MOBILITAZIONE NEI POSTI DI LAVORO E NEI TERRITORI

usb logo“La legge uscita ieri dalla Camera, con l’ennesimo colpo di fiducia e il beneplacito di un PD che ha votato compatto, è persino peggio di come è entrata”, è il lapidario giudizio di Licia Pera, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego, sulla spending review.
“Ai tagli alla Pubblica Amministrazione e allo Stato Sociale, alla mobilità e ai licenziamenti dei dipendenti pubblici – prosegue Licia Pera – questa ennesima devastante manovra di bilancio aggiunge super tasse per circa 20 milioni di italiani, colpevoli di esseri residenti in regioni sottoposte ai piani di rientro, e per gli studenti universitari fuori corso”.
“Una manovra sfacciatamente di classe – sottolinea la sindacalista – che da una parte colpisce il settore pubblico e i ceti popolari di questo Paese attraverso lo smantellamento di diritti fondamentali, come l’istruzione e la salute, e dei servizi erogati ai cittadini; dall’altra continua a salvare le banche, come comprova lo stanziamento di 4 miliardi di Euro, inserito in sordina e all’ultimo momento, per il Monte dei Paschi di Siena, istituto che, oltretutto, continua a licenziare i suoi dipendenti”.
“Fuori luogo e fuori tempo massimo il piagnucolio dei sindacati concertativi – aggiunge Licia Pera – unicamente teso a reclamare un ruolo nella gestione degli esuberi dei dipendenti pubblici attraverso il protocollo siglato con la Funzione Pubblica il 3 maggio scorso e che l’USB rivendica a gran voce di non aver firmato proprio perché al suo interno era già chiaro il contenuto della manovra”.
“Noi non solo proseguiremo sulla strada della mobilitazione, già intrapresa con lo sciopero generale del 22 giugno – conclude la dirigente USB – ma da settembre intensificheremo il conflitto sui posti di lavoro e nei territori, pronti a contrastare con ogni mezzo a disposizione questa legge e la seconda fase della manovra prevista per l’autunno, completamente a carico degli Enti Locali”.

Roma, 8 agosto 2012
Ufficio Stampa USB

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