Casa Roma, proposta ODG su delibera dismissione immobili

L’Unione Inquilini propone il ritiro e la bocciatura della delibera 84 della Giunta Comunale in merito alla dismissione di immobili del Comune di Roma.


 

Roma 27 settembre 2012

Comunicato Stampa

 

unione inquilini logoCasa/Comune Roma: “L’Unione Inquilini propone il ritiro e la bocciatura della delibera 84 della Giunta Comunale in merito alla dismissione di immobili del comune, in quanto le modalità sono inaccettabili, contestualmente abbiamo proposto ai Gruppi Consiliari di presentare un ordine del giorno” Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini di Roma.

 

 

Testo integrale dell’ordine del giorno proposto dall’Unione Inquilini di Roma ai Gruppi consiliari.

 

ORDINE DEL GIORNO

Collegato alla proposta n. 84/2012 – Bilancio di previsione annuale 2012

L’ASSEMBLEA CAPITOLINA

PREMESSO CHE

 

  • La città di Roma vive ormai da numerosi anni il dramma della dismissione di patrimoni immobiliari degli enti pubblici e privati, che costringe nuclei familiari a sottoscrivere onerosi mutui per difendere il proprio diritto alla casa

  • Il Comune di Roma con delibere n. 139 del 2001, n. 221 del 2004 e 83 del 2006 ha indicato alcune modalità di vendita del proprio patrimonio e

  • Tra i soggetti che dismettono il proprio patrimonio e i sindacati maggiormente rappresentativi sono stati sottoscritti alcuni accordi per la tutela dei nuclei familiari che non riescono ad acquistare e per la definizione di un prezzo non ancorato al prezzo del mercato speculativo

  • Proprio in questi mesi stanno arrivando centinaia di sfratti per le famiglie che non hanno acquistato gli immobili messi in vendita dagli enti previdenziali pubblici (INPS, INPDAP; INAIL etc) nel 2001, essendo terminata la proroga decennale del contratto, aggravando la già insostenibile emergenza abitativa

  • Il Comune di Roma ha più volte espresso la propria perplessità sui suddetti accordi, criticando sia le modalità di definizione del prezzo che le tutele, dando voce ai comitati che chiedevano la sospensione di tutti i processi di vendita

  • L’Accordo ENASARCO prevede che il prezzo massimo richiedibile per gli appartamenti non possa superare il medio del prezzo dell’Agenzia del territorio, e prevede la facoltà degli inquilini di acquistare sino al momento del conferimento dell’appartamento ad un fondo immobiliare, consentendo agli inquilini di cercare, anche nei prossimi anni, le migliori condizioni di mutuo, prevede la possibilità di cedere l’acquisto della nuda proprietà ad un parente entro il 4 grado anche se non convivente,

  • Attualmente vi è grave difficoltà ad accedere ai mutui per la gravissima situazione economica a tutti nota

CONSIDERATO CHE

  • Il Comune ha deciso di vendere il proprio patrimonio residenziale

  • Il Comune non ha sottoscritto alcun accordo con i sindacati maggiormente rappresentativi, né con i comitati degli immobili oggetto di dismissione

  • Le condizioni di vendita inserite nella delibera di dismissione sono notevolmente peggiori delle condizioni di vendita indicate negli accordi sottoscritti dai sindacati con l’ENASARCO, ed in particolare: non viene indicato il prezzo massimo ma si affida al mercato la determinazione di esso; l’abbattimento del prezzo di mercato per gli inquilini non prevede in via automatica l’ulteriore abbattimento del 10% per l’acquisto collettivo, ultimamente applicabile ex lege a tutti; gli appartamenti occupati dai nuclei familiari che non riusciranno ad acquistare, perché economicamente deboli, verranno immediatamente venduti alla speculazione privata che, tra pochi anni, chiederà lo sfratto; i soggetti economicamente deboli non potranno chiedere un aiuto economico ai propri familiari, essendo vietato l’acquisto a persone non residenti;

  • Le famiglie con reddito inferiore al limite per la permanenza nelle case popolari non potranno accedere ai mutui poiché i prezzi di mercato renderanno le rate altissime

  • Alcune famiglie chiedono di poter acquistare avendo disponibilità economiche

 

TUTTO CIO’ PREMESSO L’ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA IL SINDACO DI ROMA CAPITALE

 

  1. A disporre che il prezzo massimo a mq. degli appartamenti ad uso residenziale inseriti nell’elenco non sia superiore al prezzo minimo a mq. indicato dall’Agenzia del territorio per il 2 semestre 2012

  2. A disporre che, in conformità a quanto previsto dalla delibera 139 del 2001, ed al fine di assicurare la maggiore trasparenza, i valori di stima a mq. degli appartamenti di cui sopra vengano inviati, alla Commissione competente prima dell’invio agli inquilini

  3. A disporre, in conformità a quanto previsto dalla delibera 221 del 2004, la facoltà di acquistare agli utilizzatori residenti negli immobili da almeno 5 anni dalla data di deliberazione della delibera del 2001

  4. A mantenere, per gli inquilini che hanno ricevuto la lettera di opzione a seguito delle delibere citate in premessa, tutte le condizioni ivi indicate, compreso il prezzo, se inferiore

  5. A disporre, in conformità alla delibera 221 del 2004, un accordo con il Consiglio Notarile per l’abbattimento dei costi notarili

  6. A disporre che i nuclei familiari con reddito inferiore al reddito per la permanenza nelle case popolari possano saldare eventuali morosità contestualmente al rogito, come previsto dagli accordi sindacali per gli enti privatizzati

  7. A disporre che i nuclei familiari che, dopo aver risposto positivamente alla lettera di opzione, non riuscissero ad accedere al mutuo, abbiano la possibilità di acquistare, allo stesso prezzo, sino a 5 anni dopo l’arrivo della lettera di opzione

  8. A disporre che gli appartamenti occupati dai nuclei familiari con reddito inferiore al reddito per la permanenza nelle case popolari non vengano posti all’asta sino all’assegnazione di una nuova casa al medesimo canone

  9. A disporre che i nuclei familiari con reddito inferiore al reddito per la permanenza nelle case popolari possano porre in compensazione, al momento del versamento del prezzo, la differenza tra gli interessi dovuti alla banca e gli interessi che dovrebbero essere dovuti ove il mutuo fosse contratto all’1%


Unione Inquilini

Federazione di Roma

Via Cavour 101 – 00184 Roma

Tel 06/4745711 – fax 06/4882374

Sito internet www.unioneinquilini.it

Twitter: @inquiliniroma

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