La richiesta avanzata è un intervento da parte dello stesso Prefetto nei confronti del ministero dell’Interno per la riapertura dei termini della sanatoria, di cui fino a oggi pochissimi stranieri hanno usufruito.
CUB: riaprire la sanatoria per le regolarizzazioni
Milano, 17 ottobre 2012. Dopo la recente chiusura dei termini della sanatoria per la regolarizzazione degli stranieri privi di permesso di soggiorno, Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB, e Youness Rhouma, segretario di CUB-Immigrazione, hanno avuto stamane un incontro in Prefettura, a Milano.
La richiesta avanzata è un intervento da parte dello stesso Prefetto nei confronti del ministero dell’Interno per la riapertura dei termini della sanatoria, di cui fino a oggi pochissimi stranieri hanno usufruito, associata alla possibilità, da parte dello stesso lavoratore, di affrontare direttamente l’iter di regolarizzazione, diversamente da come invece avviene oggi.
Come avviene oggi, infatti, il lavoratore, dopo anni di clandestinità e sfruttamento, è costretto dal proprio datore di lavoro a pagare di persona migliaia di euro, il prezzo per l’emersione dal lavoro nero.
I dati raccolti parlano di 16mila persone regolarizzate solo a Milano, e 134mila su tutto il territorio nazionale, su un totale di 800mila persone ancora da regolarizzare, e la conseguente valutazione della CUB è che l’attuale legge, che avrebbe dovuto risolvere il problema, ha invece fallito su tutta la linea.
Inoltre, un’altra grave disfunzione di questa norma è che il lavoratore da regolarizzare, se non è un lavoratore domestico, deve figurare full time, una situazione di fatto assai lontana da una realtà di precariato.
Infine CUB denuncia la discriminazione, rispetto al lavoratore italiano, relativa alla possibilità di ricorrere alla magistratura del lavoro, di fatto preclusa al migrante che rischia di venire espulso.
Confederazione Unitaria di Base