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Roma, Rifiuti, Legambiente: basta toto-discarica, subito porta a porta

Rifiuti, Legambiente: basta toto-discarica, subito porta a porta. AMA/Multiservizi: revoca appalti legati a indagini e promozioni a sindacalisti. E per differenziata sbagliata a Roma ipotesi organico con cassonetto stradale.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 18 ottobre 2012

legambiente logo“Basta toto-discarica. Dopo Corcolle e Riano, ora l’accoppiata vincente sarebbe Monti dell’Ortaccio per il sito provvisorio e Bracciano per quello definitivo. Poi chi sarà il prossimo? -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Non si possono superare decenni di smaltimento di rifiuti indifferenziati a Malagrotta proponendo nuove “buche” a caso. Dopo che ieri i sub dei Carabinieri avrebbero perlustrato Monti dell’Ortaccio e questo la dice lunga sulla quantità di acqua presente nell’area, ora spunta anche Bracciano, che è un’assoluta buffonata se parliamo del sito di Cupinoro dove c’è una discarica che ha in itinere un già molto discutibile ampliamento per 450mila metri cubi. L’unica necessaria strada per smetterla di destinare centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti alle discariche, contravvenendo a molteplici norme di legge, è quella di un concreto programma per la differenziata porta a porta, la riduzione e il riuso. Lo diciamo da mesi, le norme nazionali e comunitarie impongono scelte nuove e diverse, come ha definito anche lo stesso piano rifiuti della Regione Lazio. Per questo a Roma è sbagliata l’ipotesi di raccolta dell’organico con cassonetto stradale, non lo fa con queste modalità nessuna città, si deve passare al porta a porta in tutta la città.”

“ Basta parentopoli, corruzione, i cittadini non possono più sopportare uno scandalo al giorno. E il Sindaco Alemanno che dice? Mai nulla, rimanda a dei vedremo, capiremo. E cosa altro c’è da capire? -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Visto che il Sindaco non lo fa, allora siamo noi cittadini a chiedere alcune cose precise. Intanto, dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi della Roma Multiservizi e dell’AMA per presunte irregolarità chiediamo alle Aziende di sospendere in auto-tutela quegli appalti, per evitare nuovi costi ai romani. Poi chiediamo che sia azzerato il vertice della Multiservizi, dove è tornato in carica il pluri indagato Panzironi. Terza richiesta, che siano azzerate ancora in autotutela le nomine dei sindacalisti AMA. Ci sembrano le normali richiesta minime per la dignità di aziende così importanti per la Capitale.”

Ufficio stampa Legambiente Lazio

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