Fiano Romano, lettera aperta sindaco a Napolitano per diritto all’acqua

Il Sindaco Ferilli al Presidente Napolitano: “Non sono tranquillo. E non sarò sereno finché tutta Fiano Romano non potrà vivere come il resto del Paese, ovvero, nel pieno godimento di un diritto essenziale: l’Acqua”.

 

 

 

Al Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano

e  p.c ai miei cittadini

 

Mi riservo il diritto di rimanere preoccupato

 

Caro Presidente,

sta per chiudersi un altro anno e ogni volta, ognuno di noi, si avvicina a questo evento carico di speranze, desideri, buoni propositi.

Prima di augurare un Felice Anno nuovo, come di consuetudine ai miei cittadini, desidero fermarmi un attimo e scrivere questa lettera, confidando nella Sua capacità di “sentire” il Suo Popolo.

Desidero fermare il tempo per pochi secondi e rivedere questi ultimi mesi che hanno segnato la vita di Fiano Romano, di questa Amministrazione, di questo Comune, fatto di gente sana, desiderosa di vivere bene.

Non sono tranquillo. E non sarò sereno finché tutta Fiano Romano non potrà vivere come il resto del Paese, ovvero, nel pieno godimento di un diritto essenziale: L’ACQUA.

Solo allora, soltanto allora, potrò dire “Buon Natale e Felice Anno nuovo”, perché, pur non essendo un disagio di tutti, desidero e voglio vivere in un Paese che oltre a farsi carico del disagio dei molti, si faccia carico soprattutto del singolo, o dei pochi.

L’acqua è essenziale per la vita. Non stiamo parlando di un bene accessorio, stiamo parlando di un bene primario, assoluto, INTOCCABILE.

Da un anno, vivo come Sindaco, e da sempre come cittadino, la quotidianità di Fiano Romano. Mi sono ritrovato sulle spalle un problema annoso, un problema che non ha mai trovato soluzione, un problema sul quale nessuno degli interlocutori “competenti” interpellati abbia saputo dare finora risposte certe e soluzioni immediate.

Assemblee pubbliche, lettere di protesta ai politici, appelli a Provincia e Regione, lettere ai dirigenti ACEA, una denuncia alla Procura della Repubblica, articoli sui giornali, una lettera al Prefetto di Roma, la Conferenzadei Sindaci: ho messo in campo tutti gli strumenti democratici e legittimi in mio possesso e diritto, rimanendo inascoltato e abbandonato alla mercè degli eventi.

MA ORA BASTA.

Voglio sapere come dare sollievo ai miei cittadini, voglio sapere il perché di questa “malattia”,  perché di questo ormai si può parlare, una malattia cronica, e mi rifiuto di credere che non ci sia una cura!

Non voglio fare paragoni con situazioni simili in altri continenti, Signor Presidente. Ma è inaccettabile che un paese alle porte della Capitale, un paese che ha una zona industriale e tutti i servizi necessari per una vita di qualità, si ritrovi con intere famiglie disperate, sull’orlo di una crisi, perché sono SENZ’ACQUA oramai da mesi.  

Prima era la siccità, poi l’elevato consumo (mi rifiuto di commentare questa ipotesi) ma adesso, con una temperatura di 10° in pieno autunno, cos’è Signor Presidente?

Come Amministrazione, abbiamo raggiunto gli accordi tanto attesi in passato: sono state attivate procedure straordinarie per accelerare i tempi, lo abbiamo fatto in questo 2012 con Acea spa, erogatrice del servizio idrico (adduzione al Peschiera, implementazione rete idrica, ufficio fisso Acea) ma fino a quando questi accordi non avranno pieno compimento, fino ad allora VOGLIO L’ACQUA PER I MIEI CITTADINI!

Si aspetta il gesto eclatante dell’incatenamento di un Sindaco sotto ai Palazzi del potere? Devo pensare questo? Sa cosa vuol dire? Vuol dire la piena e legittima sconfitta del nostro Governo, della nostra storia, della politica e del Bene Comune; vuol dire che sempre e solo allo show, allo spettacolo, alle dimostrazioni eclatanti è affidata la Cosa Pubblica.

IO NON CI STO SIGNOR PRESIDENTE.  IO NON CI VOGLIO STARE.

Non serve un rabdomante a Fiano Romano, serve QUALCUNO che abbia la decenza di occuparsi del problema.

SIGNOR PRESIDENTE, LA PREGO, MI AIUTI.

Solo allora e soltanto allora, sarà un BUON NATALE e potrò augurare a tutti un FELICE ANNO NUOVO, come d’altronde, farà Lei a noi tutti.

Fino ad allora, mi permetta di riservarmi il diritto di rimanere preoccupato.


Ottorino Ferilli

Sindaco di Fiano Romano

(Provincia di Roma)

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Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne www.comune.fianoromano.rm.it 

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