La Guardia di Finanza sta eseguendo formalmente il sequestro preventivo di 326 alloggi siti in Roma richiesto dal PM ed autorizzato dal GIP del Tribunale di Roma.
COMUNICATO STAMPA
TRUFFA SUGLI AFFITTI: ASIA-USB ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL SEQUESTRO DEGLI ALLOGGI, E’ UN PRIMO ATTO DI GIUSTIZIA. ORA BISOGNA BATTERE IL ‘SISTEMA’ TRUFFALDINO DI USO DEI FONDI PUBBLICI CHE HA PENALIZZATO MIGLIAIA DI INQUILINI E HA IMPEDITO DI AFFRONTARE IL DRAMMA DELLA CASA A ROMA E NEL LAZIO
In data odierna la Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Roma attraverso l’ufficio del PM dott. Dall’Olio, sta eseguendo formalmente il sequestro preventivo di 326 alloggi siti in Roma (a partire da quelli di Via Angelo Sante Bastiani n. 18/20 PdZ Spinaceto Due e altri) richiesto dal PM ed autorizzato dal GIP del Tribunale di Roma.
La richiesta di sequestro degli alloggi era stata fatta nella denuncia penale presentata da ASIA-Usb attraverso l’avv. Vincenzo Perticaro nel marzo del 2012, tale istanza era stata fatta per tutelare i diritti degli inquilini che erano costretti a pagare canoni secondo i valori del mercato.
In tale atto, si contestava l’uso distorto di danaro pubblico relativo al piano di più di 2000 alloggi a Roma (Pisana, Vignaccia, Ponte Galeria, Spinaceto, ecc.), che erano stati costruiti su terreni comunali (in edilizia economica e popolare L. 167/62) in alcuni casi con finanziamenti regionali al 100% cosi come previsto dalla Legge 865/71.
Tale legge era finalizzata a tutelare l’emergenza abitativa, ma in realtà, i costruttori che ne hanno beneficiato avevano stabilito con apposite convenzioni canoni a prezzo di mercato, invece di applicare canoni calmierati per persone in emergenza abitativa.
Gli inquilini, vittime del sistema, infatti, erano costretti a pagare canoni sproporzionati ed esosi rispetto a quelli che invece avrebbero dovuto essere applicati ai loro contratti di affitto e previsti dalla legge.
La denuncia, che vede insieme per l’ennesima volta ASIA-USB e l’avv. Perticaro, raggiunge un importantissimo risultato, quello di far venire alla luce un ‘sistema’ – ancora vigente – sull’uso distorto di fondi pubblici messo in atto da consorzi e cooperative e contemporaneamente dona maggiore fiducia agli inquilini che ogni giorno sono vittime di soprusi ed ingiustizie.
Ora chiediamo che venga messo alla luce l’intero ‘sistema’ e ripristinato un meccanismo trasparente di finanziamento pubblico della politica della casa a Roma e nel Lazio.
Questa importante azione della Procura di Roma, che ridà un senso al termine giustizia, è di sostegno anche per quelle famiglie di “inquilini resistenti” che sono impegnate nella battaglia quotidiana contro l’arroganza delle proprietà, in particolare degli Enti previdenziali e dei fondi immobiliari e assicurativi, che dimentichi dei contributi pubblici ottenuti per l’acquisto del loro patrimonio immobiliare continuano ad agire con una serie di prepotenze ed angherie a danno del loro inquilinato.
Roma 28 novembre 2012
Per l’AS.I.A. – USB
Angelo Fascetti