I 20 anni di Intersos

Un cammino lungo 20 anni, in soccorso di milioni di persone nelle principali aree di crisi del pianeta. INTERSOS, organizzazione umanitaria, celebra il suo ventennale.

 

 

COMUNICATO STAMPA

1992-2012: VENTI ANNI DI INTERSOS 

Un cammino lungo 20 anni, in soccorso di milioni di persone nelle principali aree di crisi del pianeta. INTERSOS, organizzazione umanitaria, celebra il suo ventennale. E’ nata il 25 novembre 1992 per portare aiuto e dare risposte immediate nelle situazioni di emergenza a chi è in pericolo di vita e in estremo bisogno, vittime di calamità naturali e conflitti armati.

Il primo passo è stato mosso in Somalia, sconvolta dalla guerra civile e dalla carestia, per proseguire in oltre 30 paesi grazie alla passione, al coraggio e all’umanità di oltre 2.000 operatrici e operatori umanitari italiani e internazionali e altri circa 10.000 degli stessi paesi di intervento.
Con 960 programmi, particolarmente in Africa, Asia e Medio Oriente, l’organizzazione ha portato soccorso a sfollati e rifugiati, organizzando campi di accoglienza, proteggendo e assistendo le persone più vulnerabili, ricostruendo case, centri sanitari, scuole, sminando e bonificando terreni ed edifici, accompagnando il ritorno in sicurezza e la ripresa della normalità della vita, favorendo processi di riconciliazione, di dialogo culturale e di pace. La sfida di arrivare in prima linea nelle regioni più remote e talvolta ad alto rischio, ha raccolto alcuni importanti successi, riconoscimenti e legami con le comunità raggiunte, insieme a difficoltà logistiche e contrattempi, passando per momenti drammatici come il rapimento di tre operatori umanitari in Cecenia nel 1996.

‘Oggi siamo presenti in 16 paesi e continuiamo ad alleviare le sofferenze più gravi prodotte spesso dalla mano dell’uomo’, spiega Marco Rotelli, segretario generale di INTERSOS, ‘vorremmo poter diventare presto inutili, vedere le crisi risolversi rapidamente, ma non è così, come dimostra la Somalia dove ancora, dopo venti anni, siamo costretti a fronteggiare povertà, malnutrizione, scontri armati, emergenze sanitarie e assenza di diritti: il nostro lavoro non può fermarsi’.

Le situazioni di grave emergenza infatti non cessano di moltiplicarsi. Ai conflitti armati interni ed internazionali, che colpiscono prevalentemente i civili, si sommano con sempre maggior frequenza ed intensità le catastrofi naturali. Anche il progressivo aumento dei conflitti causati dalla competizione per le scarse risorse, in particolare l’acqua, associati ai mutamenti climatici e ai processi di desertificazione, creano flussi migratori con impatti devastanti sulle popolazioni afflitte e un ampliamento dei bisogni umanitari, soprattutto in Africa.

‘Siamo consapevoli che debbano essere rafforzati l’iniziativa politica e l’impegno internazionale per prevenire le crisi; spesso gli interventi sono tardivi, a conflitto ormai iniziato e difficilmente arrestabile’, continua Rotelli; ‘alle organizzazioni umanitarie spetta allora di attenuarne gli effetti più disastrosi, non solo assistendo chi è costretto a fuggire dalle proprie case, ma affiancandoli e sostenendoli nel loro ritorno e nel reinserimento sociale e produttivo, combattendo discriminazioni, assicurando protezione ai più vulnerabili, in particolare donne e bambini, e aiutando la ripresa del dialogo e del cammino di pacificazione’.

In vent’anni di attività INTERSOS ha acquisito una dimensione internazionale rilevante e riconosciuta, anche grazie ad un’attiva collaborazione con alcune Agenzie delle Nazioni Unite quali in particolare l’Unhcr, con la Commissione Europea e con il Ministero degli Affari Esteri italiano, sempre conservando l’indispensabile autonomia ed indipendenza nelle decisioni, in coerenza con i principi umanitari.

‘Guardando gli anni trascorsi’ commenta il presidente Nino Sergi ‘grande è il sentimento di gratitudine verso coloro che hanno voluto e fondato nel 1992 INTERSOS, verso le migliaia di operatori e operatrici, italiani, internazionali e soprattutto dei paesi in cui siamo intervenuti, verso le istituzioni italiane, europee e internazionali e i tanti sostenitori che hanno permesso, con i loro contributi finanziari, la realizzazione degli interventi umanitari. L’impegno a fianco delle popolazioni in pericolo continuerà, garantendo sempre maggiore qualità, efficacia, trasparenza, insieme a profonda solidarietà e umanità’.

Dove abbiamo portato il nostro aiuto: Africa: Angola, Burundi, Ciad, Eritrea, Kenya Mali, Mauritania, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Somalia, Sudan, Sud Sudan. America: Haiti, Honduras Nicaragua. Asia e Medio Oriente: Afghanistan, Bangladesh, Cecenia, Giordania, Indonesia, India, Libano, Pakistan, Sri Lanka, Yemen. Europa: Albania, Bosnia, Italia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia.

Per informazioni:
Ufficio Stampa INTERSOS

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