Anci Toscana: consegnati gli emendamenti alla legge di stabilità ai senatori

Il presidente Cosimi ha consegnato agli eletti nella regione gli emendamenti elaborati dall’Associazione, affinché li presentino prima che la legge di stabilità sia approvata.

 

3/12/12

COMUNICATO STAMPA

Anci Toscana: consegnati gli emendamenti alla legge di stabilità ai senatori 

anci toscana - logoFirenze, 3 dicembre 2012. L’iniziativa parte da Roma, decisa dall’Ufficio di Presidenza nazionale dell’ANCI che ha deciso di giocarsi il tutto per tutto pur di vedere le ragioni degli enti locali tutelate dalla legge che dovrebbe veder la luce il prossimo 7 dicembre al Senato. Così, mentre il presidente nazionale Graziano Delrio ribadisce la volontà dei sindaci di dimettersi in massa per protestare contro i tagli contenuti nella legge di stabilità, se il testo che uscirà dalla commissione Bilancio del Senato non conterrà le modifiche presentate dall’ANCI, ai presidenti regionali è stato affidato il compito di incontrare i senatori eletti nelle proprie regioni perché questi condividano gli emendamenti in aula.

Così il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, presidente di Anci Toscana e coordinatore nazionale delle Anci regionali, ha consegnato ai 18 senatori eletti nella regione (Vannino Chiti, Silvia Della Monica, Marco Filippi, Vittoria Franco, Manuela Granaiola, Massimo Livi Bacci, Andrea Marcucci, Achille Massoni e Marco Perduca per il pd; Paolo Amato, Massimo Baldini, Sandro Bondi, Altero Matteoli, Franco Mugnai, Gaetano Quagliarello e Achille Totaro per il pdl; Achille Serra per il gruppo misto e Francesco Pardi per l’Idv) gli emendamenti elaborati dall’Associazione nazionale dei Comuni e che, secondo questa, sono necessari per “proteggere il sistema degli enti locali – come ha scritto nella lettera inviata ai senatori Cosimi – e utili affinché la legge in approvazione garantisca davvero la stabilità del Paese e non diventi miccia per l’esplodere di tensioni sociali”.

La legge, denuncia l’Associazione dei Comuni, ha già subito modifiche alla Camera su Iva ed Irpef, quindi del tutto legittimo che i sindaci richiedano, dopo manifestazioni di piazza, incontri ed elaborazioni di proposte, che anche la loro voce, che poi è, ripetono, quella dei cittadini, sia ascoltata. “Noi sindaci e amministratori – ha dichiarato Cosimi – chiediamo che il Senato sia il luogo in cui trovino spazio quei cambiamenti che proteggono il sistema degli enti locali”.

Se le modifiche non saranno approvate, i sindaci toscani sono dunque pronti a rimettere il proprio mandato, come i loro colleghi in tutto il resto del Paese, aprendo così una vera e propria voragine istituzionale, “semplicemente la logica conseguenza dell’atteggiamento di chiusura che il Governo ha dimostrato nei nostri confronti”, chiosa Cosimi, “come se fossimo dalle due parti opposte di una barricata, quando invece dovremmo lavorare con la previsione costituzionale della leale collaborazione e secondo logiche di sussidiarietà per garantire la crescita, il benessere e i diritti dei nostri cittadini. Così, invece, togliamo loro tutto”.


Ufficio stampa Anci Toscana

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