Consumo di territorio, “No al nuovo “sacco edilizio di Roma”

L’Unione Inquilini aderisce all’appello di Italia Nostra. Improrogabile ottenere una moratoria ai provvedimenti urbanistici in agro romano e nelle residue aree libere nella città consolidata.

 

Roma 11 dicembre 2012
 
 Comunicato stampa:
 
 “No al nuovo “sacco edilizio di Roma, aderiamo all’appello di Italia Nostra”. Dichiarazione di Loredana Mozzilli, responsabile urbanistica Unione Inquilini Roma

unione inquilini logo“La progressiva sottrazione di aree agricole per cementificazione comporta, come ormai tutti sanno, una crescente impermeabilizzazione del suolo che toglie respiro alle città, cancella l’attività agricola, rende vulnerabili i terreni nei confronti dei rischi naturali, e soprattutto NON RISOLVE il problema della carenza di alloggi a basso costo. Si assiste infatti al paradosso che più alloggi si costruiscono più cresce l’invenduto e quindi lo stock di patrimonio abitativo inutilizzato, compiendo un duplice delitto, impoverire la risorsa suolo – che ricordiamo è una risorsa non riproducibile – e non dare la casa a chi ne ha bisogno. A Roma tutto questo avviene da molto e da troppo tempo e la robusta variante urbanistica proposta dalla giunta Alemanno, che sta per essere approvata, aggraverà la situazione, dilaterà a dismisura la sprawl urbano, consumando prezioso suolo agricolo e, beffa finale, non solo non darà la casa ai poveracci di sempre ma anche ai nuovi poveri, agli sfrattati, agli immigrati, alle persone sole ed emarginate. Perché una cosa è certa, i 66.000 nuovi alloggi previsti non vengono realizzati per beneficienza e quindi saranno interdetti alla domanda sociale; anche la cosiddetta quota di housing sociale, che andrà nel migliore dei casi dai 600,00 agli 800,00 euro al mese, non sarà accessibile ai cassintegrati, ai disoccupati, ai pensionati o a chi guadagna poco più di 1000,00 euro al mese. L’abitazione a basso costo o a basso affitto o comunque accessibile, continua a rimanere una “questione” irrisolta. Per ultimo non possiamo non rilevare come nel nostro paese si vada avanti spesso con atteggiamenti schizofrenici, mentre ad esempio il governo, nei suoi ultimi sprazzi di attività, è riuscito a dare vita a un provvedimento contro il consumo di suolo e la salvaguardia del territori agricoli, il Comune di Roma si appresta invece a promuovere un’ulteriore devastazione del proprio territorio agricolo. Perciò riteniamo giusto unirci all’appello di Italia Nostra ribadendo anche noi che è improrogabile ottenere una moratoria ai provvedimenti urbanistici in agro romano e nelle residue aree libere nella città consolidata, che è necessario programmare in via prioritaria il recupero e il riuso, specialmente a fini sociali, delle aree e delle strutture dismesse, anche attraverso la pratica dell’autocostruzione, che non è più rinviabile il censimento degli edifici sfitti vuoti e inutilizzati della città di Roma, come l’Associazione Salviamo il paesaggio ha promosso in molto Comuni di Italia, che è necessario altresì promuovere la riqualificazione energetica a partire dagli edifici pubblici e la messa in sicurezza, anche ai fini antisismici, degli edifici esistenti. Proponiamo che venga organizzata al più presto una mobilitazione.”
 
 Unione Inquilini di Roma
 Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
 e mail: roma@unioneinquilini.it – sito internet: unioneinquilini.it
 

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