Le forze politiche che sostengono il governo hanno di fatto abbandonato al loro destino milioni di persone alle prese con morosità incolpevoli e insolvenze dovute alla perdita del lavoro e alla riduzione del potere d’acquisto, che coinvolge i ceti sociali sempre più vasti.
COMUNICATO STAMPA
CASA: MONTI E IL TOPOLINO
E’ proprio il caso di dirlo: la montagna ha partorito il topolino, ossia il governo Monti ha affrontato l’emergenza abitativa di questo paese licenziando un provvedimento di proroga degli sfratti per sei mesi che non serve a nulla e cancellando misure importanti per difendere gli inquilini degli enti previdenziali, delle fondazioni, delle casse, dei fondi e delle assicurazioni.
Le forze politiche che sostengono il governo hanno di fatto abbandonato al loro destino milioni di persone alle prese con morosità incolpevoli e insolvenze dovute alla perdita del lavoro e alla riduzione del potere d’acquisto, che coinvolge i ceti sociali sempre più vasti.
Il Pd, il Pdl e l’Udc hanno sedotto e poi abbandonato con il cerino acceso in mano decine di migliaia di famiglie che a gennaio dovranno contrastare crisi e ufficiali giudiziari, sfratti e pignoramenti.
Di contro miliardi di euro sono arrivati per finanziare grandi opere inutili, tra cui il Tav, e imprese private. Non c’è che dire l’emergenza alloggiativa non ha governi amici da molto tempo e così prevale uno sviluppo urbano e territoriale che continua a consumare suolo a vantaggio della rendita e a dismettere patrimonio ed aree pubbliche per risanare casse esaurite da malaffare e corruzione. Gli inquilini diventano così dei bancomat dai quali attingere denaro fresco, così come i proprietari di prima casa taglieggiati con l’Imu. Non c’è che dire una politica della casa lungimirante.
Riteniamo che facciano bene coloro che attraverso pratiche di riappropriazione occupano edifici invenduti e vuoti. In questo modo li sottraggono alla speculazione. Nello stesso modo sosteniamo chi si organizza in picchetti di tutela contro gli sfratti e i pignoramenti che si frappongono alla forza pubblica e agli ufficiali giudiziari e impediscono l’esecuzione delle misure coercitive.
Contro ogni complicità e concertazione, gennaio 2013 deve divenire il mese della rabbia e del diritto alla casa. Ci impegniamo fin da subito a convocare come AS.I.A./USB un’assemblea cittadina dell’inquilinato resistente l’undici gennaio per sostenere la manifestazione cittadina del 19 gennaio proposta dai movimenti per il diritto all’abitare e da altre realtà sociali e territoriali della capitale.
Roma, 22 dicembre 2012
Per l’AS.I.A. – USB
Angelo Fascetti