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Inquinamento acustico aeroporto Ciampino, bambini soffrono di patologie causate dal runore

Sono agghiaccianti i risultati dello studio S.Am.Ba. del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Chiesta l’iimediata riduzione dei voli e stop ad accordo di programma.

 

 

LEGAMBIENTE LAZIO
COMITATO RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE AEROPORTO CIAMPINO
Comunicato Stampa

Rumore Aeroporto Roma Ciampino: i bambini di Ciampino e Marino esposti all’inquinamento acustico degli aerei soffrono difetti di discriminazione uditiva e di capacità di apprendimento

legambiente logoIl rumore ambientale e aeroportuale misurato all’esterno delle scuole di Ciampino e Marino causa difetti nella discriminazione uditiva dei bambini, un deficit che si conferma e si rafforza quando l’esposizione al rumore persiste nell’abitazione del bambino, e nei casi dove si stima un più elevato livello di rumore i bambini mostrano anche difetti delle capacità di apprendimento. Sono questi gli agghiaccianti risultati del nuovo studio S.Am.Ba. (Salute e Ambiente nei Bambini), pubblicato poche settimane fa, che Legambiente Lazio e il Comitato perla riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino hanno deciso di rendere noto, in occasione della discussione sul nuovo Contratto di programma.

Durato diversi anni, lo studio ha riguardato 700 bambini tra i 9 e gli 11 anni di tutte le classi IV e V di 14 scuole elementari dei Comuni di Ciampino e Marino, seguiti sia durante l’attività scolastica che nelle loro case da una equipe di medici e ricercatori che hanno collaborato all’indagine sistematica e capillare del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, svolta con il Dipartimento di Prevenzione ASL Roma H, il Dipartimento Tutela Materno Infantile e della Genitorialità ASL RMB, INAIL Centro Ricerche – Monteporzio Catone e ARPA Lazio.

I bambini che frequentano scuole in cui la rumorosità ambientale era più alta, tra i 65 e i 75 decibel (dB), confrontati con quelli che frequentano scuole in cui la rumorosità era inferiore ai 60 dB mostrano un rischio maggiore dell’80% di alterazione della capacità di discriminazione uditiva (OR 1.80, IC 95% 1.17-2.78); questa associazione si rafforza fino al 296% in più quando si considera il rumore aeroportuale all’abitazione del bambino (OR 2.96, IC 95% 1.17-7.46). I bambini residenti in abitazioni esposte a livelli di rumore aeroportuale alto all’indirizzo della propria abitazione hanno un rischio maggiore fino al 296% in più di presentare disturbi della capacità cognitiva (OR 2.96, IC 95% 1.17-7.46) e fino al 395% in più di alterazioni della capacità di discriminazione uditiva (OR 3.95, IC 95% 1.44-10.85). L’effetto del rumore aeroportuale sulla performance cognitiva dei bambini, sul fastidio percepito (annoyance) e sul livello della pressione sanguigna è stato analizzato con modelli di regressione logistica e lineare, tenendo conto di alcuni fattori potenzialmente confondenti quali sesso, l’età, il livello socio-economico, il peso e l’altezza. Nel campione in studio il 40% dei bambini frequentava una scuola esposta a livelli di rumorosità pari a 65-75 dB, mentre il 4,3% dei bambini vive in abitazioni con livelli di rumorosità di 65-75dB. Nessuna associazione è stata evidenziata tra rumore aeroportuale memoria e attenzione sostenuta. Nessuna associazione è emersa tra esposizione a rumore (ambientale e aeroportuale) e aumento dei livelli di pressione sistolica e diastolica, al contrario si osserva una forte associazione tra esposizione a rumore e fastidio percepito.

“Quello che emerge dallo studio epidemiologico SAMBA è estremamente allarmante per la salute psicofisica dei bambini che vivono in prossimità dell’aeroporto di Ciampino -afferma Pierluigi Adami, portavoce del Comitato aeroporto di Ciampino-. Quei bambini rischiano sino a tre volte più degli altri bambini di vedere ridotte le loro capacità cognitive e corrono un rischio sino a quattro volte superiore di subire menomazioni della loro capacita di discriminazione uditiva. Si tratta di una ingiustizia inaccettabile, di una vera follia, alla quale sono esposti i figli di centinaia di famiglie a cui il Ministro dei trasporti e l’ENAC devono porre immediatamente fine. Chiediamo alle istituzioni locali di promuovere subito iniziative pubbliche, con la presenza dei medici e ricercatori che hanno realizzato lo studio SAMBA, al fine di informare i cittadini sui rischi che corrono i nostri figli e sulle misure che si intendono adottare. Chiediamo inoltre alla Magistratura di valutare i risultati di questo nuovo studio e di fare la sua parte.”

Le 14 scuole che hanno partecipato allo studio SAMBA sono otto nel territorio di Ciampino e sei nel territorio di Marino. Le classi in studio sono in tutto 35 (24 IV e 11 V). Per ciascuna scuola la ASL Roma H ha effettuato misurazioni della rumorosità ambientale (Leq) tra le 9.00 e le 13.00. L’indirizzo della casa di ciascun bambino è stato georeferenziato e associato, mediante un sistema GIS, ad una fascia di impronta acustica aeroportuale (Leq 24h <60, 60-65, 65-75 dB) stimata da ARPA Lazio applicando l’Integrated Noise Model. Un team di operatori opportunamente addestrati ha somministrato alle classi, durante l’orario scolastico e alla presenza delle maestre, una batteria di test per la valutazione dell’apprendimento, della comprensione di un testo, della memoria, del livello di attenzione sostenuta e della capacità di discriminazione uditiva. Per “discriminazione uditiva”, in letteratura, ci si riferisce alla capacità del cervello di organizzare e dare un senso ai suoni della lingua; ne consegue che bambini con questi difetti potrebbero avere difficoltà a capire e sviluppare competenze linguistiche. Per “disturbi cognitivi”, in letteratura, ci si riferisce a difetti nella capacità di memoria, attenzione, percezione, riconoscimento e comprensione delle informazioni del mondo esterno e nella capacità di dare risposte adeguate e di farsi capire con parole e azioni, orientamento nello spazio e nel tempo.

Oggi le rilevazioni dell’Arpa Lazio spiegano bene quale sia la situazione attuale dal punto di vista del rumore aeroportuale. D’altronde, nell’aeroporto di Roma- Ciampino, dal 2002 ad oggi, con l’avvento dei vettori low-cost, il flusso di aeromobili è aumentato costantemente, passando dai 29.259 movimenti del 2002, tra atterraggi e decolli, ai 54.714 odierni, con picchi di circa 65.000 aeromobili registrati nel 2006-2007. Il percorso al decollo degli aeromobili si sviluppa dunque, principalmente, verso sud con una ampia virata verso ovest, interessando gli abitati di Ciampino e Marino; il percorso di atterraggio interessa invece il territorio del Comune di Roma.

“Chiediamo la riduzione immediata dei voli e il ritorno alla legalità dell’aeroporto di Roma Ciampino -ha affermato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. I problemi del contratto di programma per i prossimi cinque anni e del piano di sviluppo 2012-2044 del sistema aeroportuale di Roma non riguardano solo lo scandalo delle tariffe. Il Governo deve rimettere mano alla programmazione, la Regione e tutte le istituzioni devono prendere atto degli impatti attuali nel sistema aeroportuale per definire nuove strategie, piuttosto che inutili speculazioni come a Roma-Fiumicino o strane trasformazioni in city airport a Roma-Ciampino con una ipotesi di incremento dei movimenti dello scalo. Potenziare Fiumicino non significa raddoppiarne il sedime speculando su aree agricole vincolate, così come Ciampino andrebbe almeno fortemente ridimensionato come prevede la zonizzazione acustica approvata per poi essere chiuso e per il terzo scalo qualcuno dovrebbe spiegare se in questo quadro sia effettivamente necessario e quale sarebbe l’impatto.”

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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