Bologna, referendum scuola pubblica, niente accorpamento con politiche

“L’accorpamento con le elezioni politiche del referendum consultivo cittadino a Bologna non s’ha da fare. Lo ha dichiarato ufficialmente oggi il sindaco Virginio Merola”.

 

ALLA PROVA DEI FATTI

Lo avarticolo 33 - logoevano chiesto tantissimi cittadini, personalità del calibro di Urbinati, Hack, Landini e tanti altri. Lo avevano dichiarato possibile e anzi opportuno giuristi autorevoli. Altre città, come Milano, lo hanno anche fatto recentemente. Ma l’accorpamento con le elezioni politiche del referendum consultivo cittadino a Bologna non s’ha da fare. Lo ha dichiarato ufficialmente oggi il sindaco Virginio Merola, non mancando di attaccare il Comitato referendario, e quindi i 13mila firmatari e tanti altri cittadini consapevoli, con l’accusa di “spacciare falsità”, di “spudoratezza” e “ossessioni ideologiche”.

Prendiamo atto che il sindaco, colui a cui spetta l’indizione del referendum e la scelta della data, non intende in alcun modo accorpare e garantire così in un sol colpo una consultazione partecipata e il risparmio delle risorse collettive. Se ne assume la responsabilità di fronte ai cittadini i cui diritti di partecipazione dovrebbe tutelare e promuovere. Anche il consiglio comunale, su cui il primo cittadino scaricava la responsabilità di una mancata modifica statutaria, si è espresso votando a maggioranza contro l’adeguamento dello Statuto con le norme gerarchicamente superiori. Favorevoli solo 8 consiglieri su 32. Ogni alibi sulla volontà politica di Palazzo d’Accursio perciò cade.

Ma il primo cittadino insiste a parole sulla propria intenzione di garantire la massima partecipazione. Ha scelto la data del 26 maggio. Intendeva quantomeno che la consultazione, non accorpata, si svolgerà in più giornate come avviene nelle altre consultazioni elettorali? Non riusciremmo a spiegarci una scelta differente, visto che gli stessi precedenti analoghi (referendum consultivo cittadino bolognese non accorpato, ad esempio quello sulle farmacie comunali) si sono svolti in tre giornate. Sarà altrettanto per questo referendum su un tema così importante, o il sindaco “della partecipazione” risponderà picche anche su questo? Vedremo ancora una volta alla prova dei fatti quanto la partecipazione gli stia realmente a cuore.

Per il Nuovo Comitato Art. 33,
la portavoce Francesca De Benedetti

 

**********

 

Il Comitato Articolo 33 chiede al Sindaco di Bologna, di esercitare il suo dovere di indizione e di accorpare la consultazione referendaria alle elezioni politiche in modo da favorire la massimapartecipazione dei propri cittadini.

 

 

Appello al Sindaco e alla città di Bologna

Election Day: costruire democrazia nella partecipazione

Gentile Signor Sindaco
Ci rivolgiamo a Lei quale primo cittadino, eletto da una città che dal giorno della sua Liberazione è
divenuta esempio nel mondo per la sua capacità di costruire democrazia nella partecipazione,
innovazione amministrativa e buon governo.
La città di Dozza, Zanardi e Dossetti, la città che aveva dato asili e scuole d’infanzia ad ogni
bambino nato e vissuto fra le sue mura. La città che aveva inventato e diffuso nel paese il tempo
pieno. La città di chi aveva capito prima di altri che solo una scuola pubblica di qualità e aperta a
tutti può assumersi credibilmente “il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana”
Oggi, come in passato, culture di governo straordinariamente miopi usano la scuola pubblica per
fare semplicemente “cassa”.
Oggi a Bologna, per la prima volta, trecento bambini che chiedevano di iscriversi alla scuola
d’infanzia sono rimasti senza scuola pubblica.
Oggi, paradossalmente, il Comune di Bologna continua ad erogare ogni anno più di un milione di
euro a favore delle scuole d’infanzia paritarie private, risorse pubbliche che vanno ad aggiungersi a
quelle di fonte statale e regionale.
Il 5 dicembre, 13.000 cittadine e cittadini bolognesi hanno consegnato le loro firme alla Segreteria
Generale al fine di convocare un referendum comunale consultivo.
Di fatto un referendum di indirizzo: in quale direzione muoversi e quali priorità per
l’Amministrazione della città riguardo al futuro della scuole d’infanzia? La parola ai cittadini, il
responso nelle urne referendarie: cosa meglio di questo per decidere se continuare così o
tracciare nuove rotte?
Il 24 e 25 febbraio 2013 si terranno elezioni politiche nazionali anticipate. In tutto il mondo si coglie
l’opportunità di ascoltare i propri cittadini, su temi specifici, associando referendum locali a elezioni
politiche. A Milano come a New York, a Oslo come a Ginevra. Un modo intelligente e onesto per
comprendere, risparmiando risorse e garantendo la massima partecipazione democratica, gli
orientamenti di chi è governato.
Ecco, questo chiediamo al Sindaco di Bologna, di esercitare il suo dovere di indizione e di
accorpare la consultazione referendaria alle elezioni politiche in modo da favorire la massima
partecipazione dei propri cittadini: il responso non potrà che essere d’aiuto nell’indirizzare e
orientare le scelte che l’Amministrazione comunale sarà chiamata a prendere nel tempo che verrà.
Niente di più ma, sarebbe bello, anche niente di meno.

Bologna, 6 dicembre 2013

Appello promosso da “Nuovo Comitato Art.33” – http://referendum.articolo33.org/

seguono le prime adesioni:

Nadia Urbinati, docente di Scienze politiche alla Columbia University – New York
Angelo Guglielmi, giornalista, ex Assessore alla Cultura di Bologna
Ivano Marescotti, attore
Loriano Macchiavelli, scrittore
Ifigenia Kanarà, pubbliche relazioni e comunicazione per la Cultura
Katia Graziosi, presidente UDI Bologna
Stefano Bonaga, docente di filosofia UNIBO
Fernanda Minuz, docente
Michel Charbonnier, pastore Chiesa evangelica metodista Bologna
Girolamo De Michele, scrittore
Lea Melandri scrittrice
Giacomo Russo Spena, giornalista
Wu Ming, collettivo di scrittori
Mila Spicola, insegnante giornalista
Domenico Starnone, scrittore,
Marina Boscaino insegnante e giornalista
Luciana Castellina, giornalista scrittrice
Maurizio Landini, segretario nazionale FIOM
Domenico Pantaleo, segretario nazionale FLCGIL
Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS scuola
Raffaella Morsia, segretaria regionale FLCGIL
Bruno Papignani, segretario regionale FIOM
Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale USB
Lella Costa, attrice
Daniele Segre, regista e documentarista
Marinella Manicardi attrice
Luisa La Malfa, docente e saggista
Simonetta Salacone, responsabile nazionale scuola SEL
Giulia Rodano responsabile nazionale scuola IDV
Vito Meloni responsabile nazionale scuola PRC
Antonia Sani, docente – Coordinatrice Ass. ne “Per la Scuola della Repubblica”
Carlo Salmaso, docente – “Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova”
Silvana Ronco, presidente Ass.ne “31 Ottobre per una scuola laica e pluralista”
Corrado Mauceri, “Comitato Firenze Per la scuola della Repubblica”
Marcello Vigli, Ass.ne “Per la scuola della Repubblica” – Roma
Beatrice Damiani, Marta Gatti “gruppo Rete scuole” – Milano
Roberta Roberti”, La scuola siamo noi”- coord. scuole di Parma
Francesco Mele, Associazione “ScuolaFutura” – Carpi
Coordinamento, Buona Scuola di Carpi.
Carlo Salmaso, “Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova”
Carla Spaziani, “Coordinamento delle scuole secondarie di Roma”
Cesare Pianciola, Coordinamento per la laicità della scuola – Torino
Maurizio Tiriticco, ispettore emerito MIUR
Alessandra Sarchi, scrittrice e storica dell’arte
Margherita Hack, astrofisica
Danilo Mainardi, etologo
Carlo Flamigni, Comitato nazionale di Bioetica
Patrizia Brunori, psicologa psicoterapeuta
Giuseppe Bagni, presidente nazionale CIDI (coordinamento insegnanti democratici italiani)
Gigliola Corduas, presidente FNISM (federazione nazionale insegnanti scuola media)
Anna Grazia Stammati, Presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica)
Flavia Madaschi, AGEDO Bologna
Marianella Sclavi, Ascolto Attivo sas
Francesco Cori: Coordinamento Precari scuola Roma
Angela Nava presidente CGD (Coordinamento genitori democratici
Marina Mizzau, docente di Psicologia UNIBO e scrittrice
Giovanna Cosenza, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi UNIBO
Antonella Picchio, docente di Economia politica UNIMORE
Maria Laura Lanzillo, docente di Storia delle dottrine politiche UNIBO
Sergio Brasini, docente di Statistica economica UNIBO
Raffaella Baldelli, docente di Malattie infettive degli animali domestici UNIBO
Monica Dall’Asta, docente di Cinema UNIBO
Federico Bertoni, docente di Teoria della letteratura UNIBO
Dario Melossi, docente di Criminologia UNIBO
Maria Rosaria Marella, docente di Diritto privato UNIPG Perugia
Massimo Patarini, docente di Diritto penale UNIBO
Marco Balboni, docente di Diritto internazionale UNIBO
Antonio Genovese, docente di Pedagogia UNIBO
Mauro Maggiorani, docente di Storia UNIBO
Giovanni Cimbalo, docente di Diritto ecclesiastico UNIBO
Francesco Margiotta Broglio, docente di Diritto ecclesiastico, UNIFI Firenze
Nicola Colaianni, docente di Diritto ecclesiastico UNIBA Bari
Nicola Tranfaglia, docente di Storia della mafia UNITO Torino
Gianni Ferrara, docente di Diritto Costituzionale – Roma
Clotilde Pontecorvo, docente di Psicologia dell’Educazione – Università di Roma
Andrea Ginzburg, docente di Economia Politica – Università di Modena e Reggio Emilia
Andrea Lassandari, docente di Diritto del lavoro UNIBO
Gustavo Gozzi, docente di Storia delle dottrine politiche UNIBO
Patrizia Violi, docente di Semiotica UNIBO
Alessandro Gamberini, avvocato
Laura Grassi, avvocato
Enrica Selvatici, avvocato
Claudia Tibolla avvocato
Raffaele Cercano, segretario nazionale UAAR
Valerio Pòcar, docente Sociologia del Diritto, presidente d’onore UAAR
Rino Tripodi, direttore responsabile di “LucidaMente – La Squilla on line”
Maria Mantello, Associazione Nazionale del Libero Pensiero Giordano Bruno
Luisa Marchini, Ass. ne Salviamo la Costituzione
Pupa Garribba, corrispondente per l’Italia del mensile Cahiers Bernard Lazare di Parigi
Mauro Palma, Consiglio d’Europa
Fondazione critica liberale di Roma
Giovanni Vetritto, capo segreteria del Ministro per la coesione territoriale.

email:  nuovocomitatoarticolo33@gmail.com

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *