Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, scenda in campo a fianco dei 700 lavoratori della Coop campana senza se e senza ma. Presidio giovedì 31 gennaio alle ore 11.00 sotto il Comune di Napoli.
COMUNICATO STAMPA
UNICOOP TIRRENO: USB, DE MAGISTRIS SCENDA IN CAMPO
I LAVORATORI DELLA COOP GIOVEDI’ 31 IN PRESIDIO SOTTO IL COMUNE DI NAPOLI
Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, scenda in campo a fianco dei 700 lavoratori della Coop campana senza se e senza ma, la buona occupazione è troppo preziosa per il territorio campano e il Sindaco non può restare spettatore dello scempio occupazionale che Unicoop Tirreno cerca di perpetrare ai danni dei cittadini di Napoli e provincia.
Mentre le organizzazioni sindacali complici, dopo essersi sedute al tavolo improponibile con l’imprenditore casertano Catone, organizzano assemblee per spiegare ai lavoratori il “Piano Industriale” della nuova società, che porterebbe devastanti contrazioni in termini di diritti e di salario e che non darebbe alcuna garanzia per il futuro occupazionale, USB chiama i lavoratori a presidiare il Comune di Napoli affinché De Magistris scenda in campo dalla parte dei lavoratori campani, dei suoi concittadini, delle centinaia di donne e di uomini che hanno rappresentato per anni un presidio di legalità nell’occupazione campana.
USB, interpretando i bisogni di queste donne e questi uomini, non permetterà che la cooperazione abbandoni il territorio, l’unico piano industriale che siamo disposti a valutare è quello cooperativo, e per questo sin da ora invitiamo ANCC, associazione di categoria della distribuzione cooperativa, ad aprire un tavolo che porti quanto prima alla soluzione della vertenza. A partire dal presidio di GIOVEDI’ 31 GENNAIO alle ore 11.00 sotto il Comune di Napoli, USB continuerà a dare voce a questi lavoratori che gridano parole di dignità e legalità.
Napoli, 26 gennaio 2013
**********
COMUNICATO STAMPA
UNICOOP TIRRENO: USB, IL CDA RASSEGNI LE DIMISSIONI
IN CAMPANIA A RISCHIO 700 POSTI DI LAVORO E IL RISPARMIO DEI SOCI
L’USB ribadisce enorme preoccupazione in merito alla vendita dei punti vendita Unicoop Tirreno della Campania all’imprenditore casertano Catone, vicenda su cui ha già lanciato l’allarme dallo scorso 19 novembre.
L’incontro che si è tenuto ieri ad Afragola tra Unicoop Tirreno, alcuni rappresentanti del Gruppo Catone e i sindacati confederali ha infatti delineato un futuro fatto di contrazioni di diritti e di salario per i quasi 700 lavoratori campani. L’USB ritiene inammissibile sedere a tavoli che svendono i lavoratori sull’altare del profitto e continuerà ad appoggiare la vertenza con l’unico obiettivo di far sopravvivere il movimento cooperativo in un territorio complesso come quello campano.
Secondo l’USB, non è accettabile che la Cooperativa porti a termine questa discutibile operazione sulla pelle dei suoi dipendenti e nonostante il parere contrario di oltre 2.000 soci campani, i quali hanno sottoscritto una raccolta firme proposta dai delegati USB. Questa scelta, unitamente a molte altre vicende degli ultimi mesi, fra cui la “precettazione” dei lavoratori di Livorno in sciopero, offusca l’immagine del sistema cooperativistico italiano, nato più di 150 anni fa, rischiando di danneggiare il futuro di tanti dipendenti ed il risparmio dei soci. L’unico atto di responsabilità del CdA Unicoop Tirreno sarebbe dunque quello di rassegnare le dimissioni.
Roma, 25 gennaio 2013
Ufficio Stampa USB