Roma, mobilitazione a difesa del Centro Culturale “La Città del Sole”

Per l’ennesima volta (la nona!) la sede del Centro Culturale La Città del Sole è stata oggetto di violenza e intimidazione. Assemblea pubblica a Roma, Martedì 5 febbraio alle ore 17,30.

 

Il G.A.MA.DI., su sollecitazione del proprio presidente, Miriam Pellegrini Ferri, è disponibile a mobilitarsi per solidarietà con il Centro Culturale La Città del Sole e frattanto segnala a tutti i propri iscritti e simpatizzanti le violenze e intimidazioni che state subendo, perché possano intervenire ed attivarsi per fare quanto nelle loro possibilità.

Mobilitiamoci a difesa del Centro Culturale \”La Città del Sole\”, per una politica nuova di fruizione degli spazi pubblici

Per lennesima volta la nona! la sede del Centro Culturale La Città del Sole è stata oggetto di violenza e intimidazione: è stata nuovamente sfondata una delle porte di accesso interne alledificio; sono state rubate attrezzature, libri e documenti; è stato messo tutto a soqquadro e devastato; è stata sparsa dovunque la polvere contenuta negli estintori con gravi danneggiamenti e con il risultato di rendere inagibile lintero spazio.

Lindifferenza e lassenteismo del Comune non sono più espressione di insensibilità e incapacità ma oggettivo e complice favoreggiamento del disegno e degli atti criminosi ai nostri danni. È intollerabile che non soltanto la Giunta ma anche le direzioni amministrative continuino ad ignorare gli eventi criminosi che vengono consumati anche con danneggiamenti gravi allimmobile di sua proprietà per aver consapevolmente omesso il dovuto servizio di vigilanza. Ed è inqualificabile il costante atteggiamento assenteista dei consiglieri comunali puntualmente informati dei fatti e continuamente sollecitati ad intervenire che hanno tradito il mandato popolare per farsi ruffiani dellamministrazione e complici dei suoi reati omissivi.

La magistratura, invece di indagare sulle omissioni del Comune che sono allorigine della situazione attuale e costringerlo a tutelare la sicurezza del bene pubblico, delle attività, dei beni e delle persone, ha incaricato delle indagini addirittura la polizia municipale (!!!) e sta perseguendo nientemeno! presunti illeciti annonari nelledificio.

Cè ben altro da indagare su quanto sta accadendo intorno allex Asilo Filangieri.

Ormai è chiaro che i furti sono soltanto laspetto occasionale di questi fatti criminali: il vero intento è intimidatorio ed è finalizzato a costringerci a cessare la nostra attività e a farci abbandonare quei locali. Questo accanimento criminale nei nostri confronti si verifica nel momento in cui si sta cercando di risolvere in modo tartufesco la situazione allex Asilo Filangieri e il nuovo regolamento di assegnazione degli spazi comunali permette di attribuire i nostri locali ad altri. Questa prospettiva reazionaria prende corpo nel momento in cui in città, all\’opposto, una sana e fresca ondata di occupazione di spazi pubblici pone con forza la voglia di partecipazione e di protagonismo di massa e l\’esigenza di strumenti e luoghi di crescita civile, sociale e culturale.

Per circa tre anni il Centro Culturale La Città del Sole senza un solo euro di sostegno da parte di nessuno e, anzi, dovendo resistere a difficoltà e boicottaggi da parte della vecchia come della nuova giunta comunale è stato uno spazio franco, unisola di libertà e democrazia a disposizione di tutti. Un numero incalcolabile di associazioni, organismi, collettivi e semplici cittadini hanno avuto la possibilità di utilizzare liberamente lo spazio; migliaia di eventi i più diversi sono stati realizzati; collaborazioni e sinergie tra soggetti e iniziative diverse hanno avuto modo di avviare percorsi comuni. Molto prima e molto diversamente dalla vuota demagogia sui beni comuni e sulla democrazia partecipativa è stato definito molto concretamente un modo assolutamente aperto di fruizione e gestione collettiva di uno spazio, senza censure o autorizzazioni falsamente democratiche di sorta.

Le omissioni e lindifferenza del comune e gli atti di intimidazione che ne sono la conseguenza minacciano lesistenza di questo spazio di libertà.

Continueremo a resistere, a contrastare i farabutti che si fanno strumento di questi disegni, a denunziare allopinione pubblica i reati omissivi del Comune e la sua oggettiva complicità con quanto sta accadendo, ma pensiamo che sia giunto il momento di una mobilitazione che dia una risposta più chiaramente politica.

Chiediamo a tutti coloro che hanno utilizzato lo spazio associazioni, collettivi, organismi, singoli operatori culturali e sociali e a quanti hanno partecipato alle innumerevoli attività e iniziative realizzate di schierarsi attivamente a difesa del Centro Culturale La Città del Sole.

Già numerosi amici del Centro hanno espresso solidarietà e determinazione a mobilitarsi. Un gruppo di giovani si è mobilitato per rimettere subito la sede in condizione di riprendere a svolgere il suo ruolo e tutte le attività programmate. Grazie a questo generoso intervento già venerdì potremo far svolgere regolarmente liniziativa programmata sullappropriazione delle terre in Africa.

Chiediamo a tutti di partecipare martedì prossimo, 5 febbraio, alle ore 17,30, ad una assemblea in cui discutere e decidere insieme le azioni di lotta, modalità ancora più avanzate per una gestione condivisa dello spazio, per definire

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *