Mentre tutti parlano di trasparenza e di partecipazione, il Parco di Veio non trova di meglio che definire procedure complicate, assurde e vessatorie per presentare le osservazioni al Piano di Assetto dell’area protetta.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 6 febbraio 2013
Parco di Veio, Legambiente: inaccettabile vessare cittadini e associazioni per proposte costruttive sul piano di assetto del parco
Mentre tutti parlano di trasparenza e di partecipazione, il Parco di Veio non trova di meglio che definire procedure complicate, assurde e vessatorie per presentare le osservazioni al Piano di Assetto dell’area protetta. Scade il 7 febbraio la possibilità di inviare contributi, osservazioni, proposte da valutare nella redazione del piano che l’ente gestore dell’area protetta sta preparando, ma i suggerimenti da parte dei cittadini vanno inviati riempiendo un modulo di ben cinque pagine che si distingue per astrusità e inutilità. A riguardo, il modulo richiede addirittura l’identificazione della singola particella catastale a nome del proponente dopo aver attentamente compilato il documento in ogni sua parte. Ogni singola osservazione costerà, inoltre, ben 50 euro per “diritti di segreteria” da pagarsi con un apposito bollettino.
“ Siamo alla follia, mentre in Regione si sono spolpati tutto, i cittadini devono sempre mettere mano al portafoglio, nel caso del piano d’assetto del Parco di Veio addirittura per poter accedere ad un diritto che per definizione è gratuito, cioè esprimere la propria opinione -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Il Parco sta discutendo del piano di assetto dalla sua istituzione nel lontano 1997, sono passati ben 16 anni, e ora piuttosto che raccogliere le idee di tutti coloro che vogliono proporre cose interessanti e costruttive, produce moduli e moduletti, procedure complicate e richiede pure spese assurde. Legambiente ha redatto 50 osservazioni e dovrebbe pagare ben 2.500 Euro per presentarle, cosa che non abbiamo alcuna intenzione di fare, invieremo i nostri documenti al Parco e alla Regione Lazio e ci auguriamo davvero che siano accettate come quelle di tutti gli altri che le presenteranno anche senza formulari e pagamenti. Il Parco di Veio ha la precisa missione di avvicinare residenti e amanti della natura, rendere le persone parte attiva e propositiva dell’ambiente nel quale vivono, lo faccia anche in questo caso.”
L’Ufficio stampa Legambiente Lazio