Beagle Green Hill, nuovo giudizio su sequestro cani

LAV e Legambiente manifestano a Roma per sostenere l’operato della Procura di Brescia, per trasformare il sequestro probatorio dei beagle in vigore in un più forte sequestro preventivo. Roma, giovedì 28 febbraio 2013 – ore 8:30.

 

LAV e Legambiente 27 febbraio 2013 

BEAGLE GREEN HILL, NUOVO GIUDIZIO A ROMA SUL SEQUESTRO PREVENTIVO DEI CANI 

GIOVEDI’ 28 FEBBRAIO SAREMO DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE A SOSTENERE L’ACCOGLIMENTO DEL RICORSO DELLA PROCURA DI BRESCIA PER TRASFORMARE IL SEQUESTRO PROBATORIO IN VIGORE IN UN PIU’ FORTE SEQUESTRO PREVENTIVO

La battaglia giudiziaria contro Green Hill continua con nuove delicate fasi processuali per le quali i custodi giudiziari LAV e Legambiente ed i loro legali sono al lavoro senza sosta. Giovedì prossimo 28 febbraio la Suprema Corte di Cassazione sarà chiamata ad esprimersi sul ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Brescia contro l’annullamento del sequestro preventivo da parte del Tribunale del Riesame di Brescia.

Per questo intendiamo essere presenti non solo simbolicamente ma anche materialmente, seppur l’udienza sarà svolta a porte chiuse, fuori la Cassazione per esprimere il nostro pieno supporto all’operato della Procura e a tutti i motivi che hanno portato al ricorso, che confidiamo il Collegio accolga in toto.

 

Appuntamento GIOVEDI’ 28 FEBBRAIO ore 8:30 – 14:00

di fronte alla Corte di Cassazione – Piazza Cavour – Roma

 

Dopo la positiva notizia della rinuncia, pochi giorni fa, da parte di Green Hill al ricorso in Cassazione contro il sequestro probatorio degli oltre 2600 beagle affidati – l’allevamento di cani per la vivisezione di Montichiari – la decisione di giovedì prossimo da parte della Suprema Corte di Cassazione è una nuova importante tappa giudiziaria in cui auspichiamo che tutto il lavoro sin’ora svolto da parte della Procura, anche in collaborazione con le due associazioni denuncianti, sia riconosciuto dalla Cassazione e valorizzato anche in vista di un rinvio a giudizio dei responsabili e dell’inizio del processo. 

I mesi che sono trascorsi dai primi affidamenti sono stati importantissimi per quanto sta via via emergendo dalla semplice osservazione dei cani sotto sequestro, in particolare di quelli adulti destinati alla riproduzione: infatti, dagli accertamenti in corso sui cani in custodia alle due associazioni, si è potuto constatare che una altissima percentuale delle fattrici utilizzate da Green Hill ha mostrato segni di proestro una volta al mese, e addirittura, in alcuni casi ogni 15 giorni, anziché ogni sei mesi come avviene normalmente.  

Si sta indagando sul perché di questa grave anomalia, che influisce negativamente sulle condizioni di salute di questi poveri cani, in particolare si sta tentando di verificare se ciò sia da mettere in relazione con la somministrazione illegittima di farmaci volti appunto a provocare una situazione di continua capacità riproduttiva. 

Questa indagine non solo fa emergere gravissime responsabilità penali sugli autori, ma anche consiglia una attenzione investigativa che deve continuare sino a che non si otterrà una risposta chiara e precisa su quello che avveniva a Green Hill. 

 

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BEAGLE GREEN HILL, TRIBUNALE DI BRESCIA BOCCIA NUOVO RICORSO DI GREEN HILL CONTRO IL SEQUESTRO PROBATORIO DEI CANI
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“Una positiva nuova tappa della vicenda giudiziaria. Sonni tranquilli e coccole per gli oltre 2600 beagle custoditi da famiglie”: questo il commento di LAV e Legambiente alla notizia della bocciatura da parte del GIP di Brescia del nuovo ricorso di Green Hill contro il sequestro probatorio dei cani.

Green Hill aveva sì rinunciato la scorsa settimana al precedente esame della Suprema Corte di Cassazione, ma solo per tentare una nuova strada con la richiesta di dissequestro presentata al Tribunale di Brescia. E oggi hanno ottenuto una nuova sonora sconfitta. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha infatti bocciato il nuovo tentativo della proprietà dell’allevamento dei cani per la sperimentazione animale di Montichiari.

LAV e Legambiente, custodi giudiziari e denuncianti, esprimono soddisfazione per questa decisione e auspicano che domani la Suprema Corte accolga il ricorso della Procura della Repubblica di Brescia per la conferma del sequestro preventivo dei cani rendendo così ancora più forte giuridicamente la strada verso la condanna dei colpevoli di maltrattamenti e uccisioni.

27 febbraio 2013

 

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