Profughi in agitazione contro decisione su “buona uscita”

“Ti dò 500 euro di buona uscita? No grazie! I richiedenti asilo e profughi sul piede di guerra contro la decisione del Ministero dell’Interno”.

COMUNICATO STAMPA

Ti dò 500 euro di buona uscita? No grazie!

I richiedenti asilo e profughi sul piede di guerra

contro la decisione del Ministero dell’Interno”

 

La decisione del Ministro dell’interno, tramite circolare dello stesso ministero, di un contributo di 500 euro, chiamato “misure per favorire percorsi di uscita” è una scelta miope e fuori da ogni logica di tutela dei richiedenti e dei profughi”. Questo il grido d’indignazione di Soumahoro Aboubakar, Responsabile Nazionale Immigrazione dell’Unione Sindacale di Base (USB), riguardo alla circolare di chiusura del Piano di Emergenza Umanitaria Nord-Africa.

Sono giorni di terrore per i richiedenti asilo e profughi su tutto il territorio nazionale. Perché si sperava che l’incubo da loro vissuto in contesto di conflitto come la Libia, la Tunisia, la Costa d’Avorio, ed il Mali fosse giunto a termine una volta arrivati in Italia. Invece il calvario per loro continua nell’indifferenza e nella disorganizzazione politica dell’Italia sul tema dei rifugiati. Una situazione di disagio e di abbandono, che probabilmente, ha portato un giovane ivoriano a darsi fuoco nei giorni scorsi all’aeroporto di Fiumicino sostiene Soumahoro

Rimandiamo al mittente i 500 euro, perché la vita della persona fuggita dalle guerre non viene tutelata ne salvaguardata invitandola a questopercorso indegno di uscita. Per questo metteremo in campo, insieme ai rifugiati e ai profughi, iniziative clamorose contro questa misura Continua Soumahoro

Organizziamo queste lotte anche per gli operatori precari e mal pagati delle strutture di accoglienza, che in molti casi oltre ad essere sfruttati dalla maggior parte delle cooperative che gestiscono il mare magnum miliardario dei fondi stanziati mesi orsono, ora rischiano il licenziamento, la cassa integrazione in deroga e di ritrovarsi abbandonati per strada come gli ospiti dei centri” conclude il sindacalista USB.

 

Roma, 27.02.2013

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