Via Marco Simone

Roma, una voragine aperta indigna i cittadini

Una strada chiusa da un anno a causa di una voragine ancora aperta. I cittadini della zona hanno indetto per sabato 2 marzo 2013, alle 10.30, una manifestazione per la riapertura e la messa in sicurezza di via Marco Simone.

 

Sabato protesta spontanea dei cittadini contro la voragine in via Marco Simone
Strada chiusa da quasi un anno per rimpallo di responsabilità

Roma, 28 febbraio 2013

Era il 28 aprile 2012 quando in via Marco Simone, nel tratto compreso tra via Valle dell’Aniene e via Cineto Romano, si apriva una profonda voragine. La strada, che si trova al confine tra Roma e Guidonia, è uno snodo nevralgico per il collegamento tra Nomentana e Tiburtina. Sono passati 10 mesi e la strada è ancora chiusa al traffico, con pesantissime ripercussioni e disagi per i residenti e i pendolari.

La prolungata chiusura è avvenuta a seguito della scoperta di un grave dissesto al di sotto del manto stradale, che necessita di imponenti lavori strutturali di ripristino. Ma il ritardo, come denunciano i comitati locali, è dovuto in gran parte anche all’inaccettabile rimpallo di responsabilità che si è verificato prima tra le amministrazioni confinanti di Roma e Guidonia, poi all’interno dei diversi uffici capitolini (sia centrali che decentrati).

Stufi di questa situazione, i cittadini della zona hanno indetto per sabato 2 marzo 2013, alle 10.30, una manifestazione in via Valle dell’Aniene (incrocio via Marco Simone) “contro l’abbandono del Comune di Roma, per la riapertura e la messa in sicurezza di via Marco Simone e la realizzazione della bretellina della Nomentana bis”.

 

Via Marco Simone

Voragini.it sostiene la battaglia dei residenti e li aiuta a diffondere questo appuntamento.

IL SITO www.VORAGINI.IT

È nato per documentare i sempre più frequenti eventi di apertura di Sinkhole (voragini e sprofondamenti di origine antropica) che si verificano a Roma e nelle altre città italiane. L’obiettivo è far conoscere la gravità del fenomeno, per convincere le istituzioni a prenderne coscienza e ad adottare le dovute misure di studio e manutenzione del sottosuolo urbano, per prevenire dissesti che possono provocare danni e vittime.

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