Pressenza International Press Agency

Proliferazione nucleare, conferenza società civile e inter-governativa a Oslo

Nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, un numero sempre maggiore di paesi punta ad assicurarsi la bomba. 

 

Pressenza International Press Agency 

Forum Speakers and Obama

 

La conferenza della società civile e quella inter-governativa a Oslo, in Norvegia, illustreranno le conseguenze umanitarie di una guerra nucleare

L’ultima volta che una bomba nucleare è esplosa su una popolazione indifesa è stato il 9 agosto 1945 a Nagasaki, in Giappone, uccidendo sul colpo 80.000 persone e lasciandone moltissime altre in preda alle terribili conseguenze della contaminazione radioattiva. A quell’epoca i governi e la società civile non sono riusciti ad affrontare le conseguenze umanitarie e lo stesso vale adesso, 68 anni dopo. Le bombe attuali sono più grandi e devastanti di quella del 1945.

Nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, un numero sempre maggiore di paesi punta ad assicurarsi la bomba e non rimane più quasi nessuno dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki a poter riportare questo racconto dell’orrore come un’esperienza vissuta in prima persona. Al fine di far capire alle nazioni l’urgenza di un negoziato per arrivare a un trattato di messa al bando delle armi nucleari, la società civile e il governo norvegese stanno collaborando nell’organizzazione di eventi per mostrare con chiarezza a tutte le nazioni le conseguenze anche di una singola bomba atomica e come il mondo non sarebbe in grado di rispondere alle esigenze umanitarie.

Come agenzia stampa specializzata in notizie sul disarmo nucleare, daremo una copertura prioritaria ai quattro giorni di eventi in Norvegia (http://www.pressenza.com/-/special-reports/oslo2013/ ).

 

2 e 3 marzo 2013

Forum ICAN della società civile: oratori visionari, una chiara roadmap, la possibilità di fare la storia

Se anche una sola delle attuali 19.000 armi nucleari esplodesse, in modo intenzionale o per un incidente, non solo rimarrebbero uccise sul colpo migliaia di persone, ma, come ha concluso il Comitato Internazionale della Croce Rossa, i primi a rispondere non sarebbero in grado di prestare i soccorsi di emergenza tanto necessari. Questo rende l’esistenza e lo spiegamento di armi nucleari una delle sfide umanitarie più gravi del nostro tempo.

Per dimostrare che un trattato per mettere al bando le armi nucleari è possibile e urgente, il 2 e 3 marzo 2013 ICAN organizzerò il Forum della Società Civile http://www.goodbyenuk.es/

 

4 e 5 marzo 2013

Conferenza internazionale sugli impatti umanitari dell’esplosione delle armi nucleari

Nel suo discorso del 5 aprile 2008 a Praga il presidente degli Stati Uniti Obama ha detto: “Una bomba nucleare esplosa in una città – sia essa New York o Mosca, Islamabad o Bombay, Tokyo o Tel Aviv, Parigi o Praga – potrebbe uccidere centinaia di migliaia di persone. A prescindere dal luogo, le conseguenze sarebbero infinite, ripercuotendosi sulla nostra sicurezza globale, sulla nostra società, sulla nostra economia e sulla nostra stessa sopravvivenza (http://www.regjeringen.no/en/dep/ud/selected-topics/humanitarian-efforts/cluster_munitions/media_brief.html?id=714276)

 

Forum

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *