La pacifista Marinella Correggia “colpevole” di aver disturbato la conferenza indetta da terzi, il dimissionario, per promuovere gli aiuti armati ai “rivoltosi” siriani (meglio chiamarli mercenari e terroristi, al soldo del Qatar, e dall’Arabia Saudita).
Basta guerra in Siria – Il coraggio di una donna contro gli assassini USA EU Qatar Italy Saudi Arabia Turkey
La censura mediatica è imperante.. Ormai non ho più alcun dubbio. Esistono filmati e foto, come la soprastante, in cui si osserva la faccia stralunata di Kerry che guarda il cartello esposto da Marinella Correggia, il pomeriggio del 28 febbraio a Villa Madama. Poi c’è la testimonianza di parecchie persone che hanno riferito della calca di tutti i giornalisti attorno alla “pacifista” Marinella Correggia (tra l’altro anch’essa giornalista) colpevole di aver disturbato la conferenza indetta da terzi, il dimissionario, per promuovere gli aiuti armati ai “rivoltosi” siriani (meglio chiamarli mercenari e terroristi, al soldo del Qatar, e dall’Arabia Saudita).
Aho! Ci fosse stato uno straccio di giornale “libero” a riportare la notizia. In un paese dove se fai una scorreggia in pubblico ti dedicano una pagina sul Corriere con tanto di foto e di commenti degli esperti, una protesta a favore della pace, davanti a ministri stranieri ed al segretario di stato USA, passa inosservata, anzi volutamente ignorata… Nemmeno un trafiletto piccolo piccolo… “La pace torni in Siria” – Scrive Soso, un siriano che vive a Roma – “…La giornata è cominciata decisamente bene, dopo aver ricevuto la notizia della giornalista Marinella Correggia. E si è conclusa ancora meglio vedendo Marinella sventolare, eroicamente, uno striscione che non ammette equivoci sul fatto che gli Usa, l’Unione Europea, l’Italia, il Qatar e l’Arabia Saudita siano i finanziatori dei terroristi in Siria. Di fronte ad un imperatore forte dei suoi servi smacchiatori di giaguari, Marinella ha trovato il coraggio di urlare una verità tanto evidente quanto taciuta….”
Paolo D’Arpini – Cercatore Spirituale Laico