Comuni toscani, ‘allentare patto stabilità’

“Dopo il pronunciamento dell’Unione europea non c’è più motivo per non avere un allentamento del Patto di stabilità soprattutto nel settore degli investimenti”.

COMUNICATO STAMPA

Cosimi: “Dopo pronuncia Ue, non c’è più motivo per non allentare il Patto”.

Il presidente di Anci Toscana a Roma alla giornata di mobilitazione promossa da ANCI sullo sblocco dei pagamenti

Firenze, 21 marzo 2013. “Dopo il pronunciamento dell’Unione europea non c’è più motivo per non avere un allentamento del Patto di stabilità soprattutto nel settore degli investimenti”. E’ il commento a caldo del presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, che questa mattina ha preso parte all’iniziativa organizzata da ANCI a Roma per chiedere lo sblocco dei pagamenti e la revisione dei vincoli del patto di stabilità. “Una giornata – afferma Cosimi – che ha registrato una partecipazione molto intensa da parte di sindaci e amministratori ma anche dei rappresentanti del mondo delle imprese e delle associazioni per ribadire che il Patto di stabilità non può più essere sopportato. Sempre oggi, una delegazione ANCI si incontrata con i presidenti di Camera e Senato che hanno ben capito il livello di sofferenza dei Comuni”.
Ed è stata anche la giornata dell’interlocuzione, partita fin da ieri, con il Governo per ottenere una decretazione sullo sblocco dei pagamenti: “Se così non sarà – ribadisce Cosimi – si arriverà ad una fase più alta dello scontro perchè dopo il via libera dell’Ue non c’è più motivo per non avere un allentamento del Patto soprattutto per quanto riguarda gli investimenti”.

Infine il presidente di Anci Toscana si sofferma sulla proposta di legge promossa dall’ex segretario generale dell’Anci Angelo Rughetti e che mira a sbloccare i pagamenti della Pa: “Importante è la presentazione di una proposta di legge che viene da parlamentari che provengono dall’esperienza Anci sull’utilizzo dei residui passivi fino alla capienza di cassa, che sottolinea come anche in Parlamento sia presente questa volontà e non fa altro che rafforzare la necessità da parte del governo di intervenire in tempi rapidi con una decretazione d’urgenza”.

Tra i Comuni toscani presenti a Roma con i propri rappresentanti c’erano Livorno, Prato, Massa, Figline Valdarno, Capraia e Limite, Gambassi Terme, Castelfiorentino, Certaldo, Fucecchio. Nutrito anche il numero di parlamentari toscani presenti.


Ufficio stampa Anci Toscana

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