E’ assurdo che l’azienda blocchi importanti servizi definiti nel contratto di servizio, con una gestione dei rifiuti in città che è sempre più allo sbando, mentre l’azienda rimane pure senza guida.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 5 aprile 2013
Rifiuti AMA, Legambiente: Sindaco provi a spiegare ai romani che succede
Legambiente fa propria segnalazione cittadini Acilia e Casalpalocco su servizi malfunzionanti
“Il Sindaco se è in grado deve spiegare ai romani cosa succede all’AMA, è assurdo che l’azienda blocchi importanti servizi definiti nel contratto di servizio, con una gestione dei rifiuti in città che è sempre più allo sbando, mentre l’azienda rimane pure senza guida -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Dopo gli scandali, le parentopoli, i prezziari per le assunzioni, le promozioni ad personam con tanto di indagini della Procura, ora l’azienda che incassa la bellezza di 700 milioni di euro con la tariffa rifiuti, molla la città e i cittadini, interrompe fino a data da destinarsi la manutenzione delle aree verdi e tutte le operazioni di decoro urbano “in ragione dell’incertezza del corrispettivo dovuto da Roma Capitale”, il direttore generale con funzioni di amministratore delegato si dimette. Nemmeno un piccolo condominio si gestisce in questo modo, tanto meno lo si può fare in una delle più grandi aziende di gestione dei rifiuti. E’ uno scandalo inaccettabile, Alemanno la smettesse di fare annunci da campagna elettorale e provasse almeno a tenere la decenza nella gestione della città.”
E proprio sui servizi malfunzionanti o bloccati, Legambiente fa propria la segnalazione dei cittadini e del Comitato di Quartiere Acilia Sud 2000. Nel quartiere, in particolare nelle zone Madonnetta / Acilia / Dragona, da molti mesi i cassonetti per il multimateriale continuano a non essere svuotati con regolarità così come l’indifferenziato. Una situazione che si estende anche a Casalpalocco, dove in diverse vie, come documentato in un dossier, tra cassonetti fatiscenti, rotti o stracolmi, si rischia costantemente ci sia una discarica a cielo aperto.
Ufficio stampa Legambiente Lazio
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