C’è un vero e proprio accanimento contro i lavoratori del San Raffaele di Milano, l’ospedale al centro di inchieste per malaffare, tangenti, sprechi e finanziamenti ai partiti, le cui conseguenze vengono fatte ricadere su operatori incolpevoli.
COMUNICATO STAMPA
SAN RAFFAELE: LEONARDI A SALVINI, ALTRO CHE POCHI ESAGITATI
SONO CENTINAIA DI LAVORATORI A CUI VA DATA RISPOSTA
Dichiara Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo Confedera USB: “I ‘pochi esagitati di ultrasinistra’ di cui parla Salvini, sono in realtà migliaia di lavoratori del San Raffaele, che nel recente referendum del gennaio scorso hanno respinto al 55%, con quasi tremila voti, l’ipotesi di accordo siglato dai sindacati concertativi in cui si attaccavano pesantemente diritti e salario”.
“Quegli ‘esagitati’ – prosegue Leonardi – sono lavoratori che si sono visti recapitare le lettere di licenziamento con effetto immediato. Anziché parlare a sproposito, Salvini, che è alla guida di un partito che dirige la Regione Lombardia, farebbe bene a dare una risposta ai lavoratori attraverso la pubblicizzazione dell’Ospedale San Raffaele”, conclude il dirigente Sindacale
Roma, 16 aprile 2013
Ufficio Stampa USB
******
COMUNICATO STAMPA
SAN RAFFAELE: DUE FERITI. 13 SUL TETTO
USB, I LAVORATORI NON VANNO LASCIATI SOLI
C’è un vero e proprio accanimento contro i lavoratori del San Raffaele di Milano, l’ospedale al centro di inchieste per malaffare, tangenti, sprechi e finanziamenti ai partiti, le cui conseguenze vengono fatte ricadere su operatori incolpevoli.
Stamattina la polizia ha caricato il presidio che le lavoratrici e i lavoratori avevano messo in campo davanti all’accettazione dell’ospedale, già dalla giornata di ieri, per denunciare l’arrivo delle prime lettere di licenziamento sui 240 annunciati.
Una carica di almeno quindici minuti, che ha provocato due contusi, attualmente trattenuti al Pronto Soccorso, uno dei quali per problemi cardiaci.
La protesta intanto prosegue sul tetto dell’ospedale, dove sono saliti 13 lavoratori, fra cui i delegati dell’USB.
L’Unione Sindacale di Base esprime piena solidarietà ai lavoratori, colpiti prima da licenziamenti con effetto immediato ed ora dalle botte. Fra i primi ad essere licenziati ci sono coloro che hanno dato vita alle lotte.
È necessario ricordare che nei mesi scorsi, in un referendum partecipatissimo, la grande maggioranza dei dipendenti dell’ospedale aveva respinto l’ipotesi, sposata da gran parte delle organizzazioni sindacali, ma non dalla USB e dalle RSU, di scambiare i licenziamenti con riduzioni di salario e diritti.
L’USB chiede alla neo eletta Regione Lombardia di entrare in campo, per impedire che le colpe degli amministratori ricadano sui lavoratori e sull’utenza, ed invita tutte le forze sindacali e sociali a manifestare accanto a chi sta difendendo il proprio posto di lavoro e la salute dei cittadini.
Milano, 16 aprile 2013
Ufficio Stampa USB