“Napolitano è presidente di garanzia, Cosa garantisce e a chi?”

Far fallire il Colpo di Stato dei vertici della Repubblica Pontificia è nell’interesse delle masse popolari. Il campo delle masse popolari si rafforzerà se blocca il tentativo di rafforzarsi compiuto dal campo della borghesia imperialista e del clero.

Comunicato CC 18/2013 – 21 aprile 2013

 

 

Napolitano è presidente di garanzia.

Cosa garantisce e a chi?

 

Basta riflettere sul passato e guardare lo stato presente del nostro paese per capire cosa i Partiti di regime cercano di garantire con l’accordo che conferma Napolitano alla presidenza della Repubblica Pontificia.

 

La conferma di Napolitano garantisce l’omertà sulle stragi della Repubblica Pontificia e la protezione ai personaggi mandanti ed esecutori che anche ai termini delle leggi vigenti potrebbero essere chiamati a rispondere di delitti e crimini.

La conferma di Napolitano garantisce che la borghesia imperialista e il clero continueranno a spogliare le masse popolari oltre la misura a cui sono già arrivati.

La conferma di Napolitano garantisce che l’economia reale (la produzione di beni e servizi fatta nelle aziende capitaliste lavorando nelle quali i proletari ricevono il loro reddito) continuerà ad essere spremuta a beneficio dei proprietari e amministratori del capitale finanziario, la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti.

La conferma di Napolitano garantisce che il corso attuale delle cose continuerà e che si aggraverà la catastrofe in cui la borghesia e il clero hanno precipitato le masse popolari.

 

È interesse delle masse popolari far fallire il Colpo di Stato su cui i vertici della Repubblica Pontificia hanno trovato un accordo sia pure provvisorio tra i loro contrapposti interessi e hanno stipulato una tregua dei loro laceranti conflitti.

Con il Colpo di Stato i vertici della Repubblica Pontificia consolidano, sia pure provvisoriamente, le loro istituzioni, prendono fiato, prolungano il loro dominio, si garantiscono per continuare la spoliazione delle masse popolari.

È possibile far fallire il Colpo di Stato. I vertici della Repubblica Pontificia non sono in grado di proseguirlo se vi è un vasto movimento di protesta delle masse popolari.

Non vi è dubbio che le masse popolari si mobiliteranno a protestare se i personaggi e gli organismi che tra esse godono di qualche prestigio e autorità le chiameranno a protestare.

Nel chiamare le masse popolari alla protesta e nell’intendersi tra loro per mobilitare su larga scala l’indignazione delle masse popolari si verificano quei personaggi e organismi. Qui si misurano la capacità e la volontà di Beppe Grillo e del M5S e l’efficacia della loro linea di ingresso nelle istituzioni della Repubblica Pontificia. Qui si misurano i reali intendimenti e il coraggio del Comitato No Debito di Giorgio Cremaschi, dei sindacati alternativi e di base (USB, Federazione Cobas, CUB, ecc.), della FIOM di Landini, degli altri organismi della sinistra sindacale, delle nuove aggregazioni (ALBA, Cambiare si Può, i vari Forum, Arancioni di Luigi De Magistris e Repubblica Romana di Sandro Medici, ecc.) e dei vecchi partiti (PRC, ecc.) della sinistra borghese che ancora godono di una qualche autorità e seguito tra le masse popolari e si proclamano “amici del popolo”.

 

Tutti i comunisti, gli operai avanzati e gli altri membri avanzati delle masse popolari devono appoggiare gli appelli alla protesta che quegli autorevoli personaggi e organismi lanceranno, devono anzi sollecitarli con tutti i mezzi alla loro portata a lanciarli.

 

Far fallire il Colpo di Stato dei vertici della Repubblica Pontificia rafforzerà il movimento per la costituzione del Governo di Blocco Popolare, la moltiplicazione e il rafforzamento delle Organizzazioni Operaie e Popolari per prendere in mano in misura crescente la produzione di beni e servizi e la gestione della vita sociale fino a costituire un proprio governo d’emergenza. Colpire il campo della borghesia imperialista e del clero per rafforzare il campo delle masse popolari fino a realizzare l’unica effettiva alternativa alla Repubblica Pontificia, l’instaurazione del socialismo.

 

Il Colpo di Stato dei vertici della Repubblica Pontificia non deve passare!

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