Settimana Internazionale degli Animali, no il 5Xmille a chi pratica vivisezione

Inizia la Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio 2013 e si protrarrà fino al 28 aprile, con eventi in tutto il mondo. In Italia, nel corso degli ultimi anni si è visto un grande aumento dell’opposizione alla vivisezione da parte del pubblico generale.

[COMUNICATO STAMPA]
SETTIMANA INTERNAZIONALE PER GLI ANIMALI DI LABORATORIO
20-28 APRILE 2013, PARTECIPIAMO IN DUE SEMPLICI MODI:
1. EVITANDO DI DARE IL 5 PER MILLE ALLA VIVISEZIONE
2. DIVULGANDO QUESTA INIZIATIVA TRA I NOSTRI CONOSCENTI
20 aprile 2013

 

Inizia oggi la Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio 2013 e si protrarrà fino al 28 aprile, con eventi in tutto il mondo. In Italia, nel corso degli ultimi anni si è visto un grande aumento dell’opposizione alla vivisezione da parte del pubblico generale.

“Le singole persone possono fare la propria parte per contrastare la vivisezione, e anche quest’anno vogliamo focalizzare l’attenzione, dato anche il periodo, sul 5 per mille delle nostre tasse, per informare su come fare per evitare che esso vada a sostenere la vivisezione” afferma la redazione di AgireOra Network, che, attraverso il suo progetto NoVivisezione.org, da molti anni fa informazione sul tema della sperimentazione animale, per contrastarla sia dal punto di vista etico che da quello scientifico.

“Il 5 per mille dallo a chi vuoi, ma non alla vivisezione”

Così si intitola l’iniziativa che informa le persone sulla destinazione del 5 per mille delle tasse. Molti non lo sanno, ma le associazioni come AIRC, AISM, Telethon, la Fondazione san Raffaele dal Monte Tabor, tutte che finanziano la vivisezione, e perfino il tristemente famoso Istituto Mario Negri, guadagnano milioni di euro dalle donazioni del 5 per mille, sia dalle donazione esplicite, che da quelle “senza preferenza”.

E’ dunque sufficiente fare attenzione a non elargire il proprio 5 per mille ad associazioni per la ricerca medica, a meno che non si sia certi che esse non finanzino esperimenti su animali. Lo stesso vale per le università: tutte le facoltà bio-mediche fanno sperimentazione su animali.

Anche dare il proprio contributo al settore sanità, ricerca scientifica, volontariato senza indicare una preferenza specifica, significa purtroppo finanziare la vivisezione, perché questi contributi vengono distribuiti in maniera proporzionale tra i vari beneficiari: dato che le associazioni che finanziano la vivisezione sono ai primi posti, significa che ricevono anche gran parte dei soldi derivanti dalle preferenze generiche!

Il numero di animali usati nella ricerca di base, quella appunto portata avanti dalle associazioni per la ricerca medica e dalle università, è in grande aumento: ormai quasi la metà del numero totale di animali usati nella sperimentazione in Italia viene usato proprio in questo settore. Gia’ dal 2000 al 2003 c’e’ stato un aumento di ben il 40% in questo settore, nel triennio successivo c’è stato un nuovo aumento non da poco, del 22%, nell’ultimo triennio non vi è stata alcuna flessione, ma un ulteriore aumento del 4%.

“Questa sperimentazione su animali non è affatto obbligatoria per legge, è una scelta dei singoli ricercatori” precisano i promotori dell’iniziativa, “ed inoltre è pagata coi soldi dei cittadini – tasse o donazioni alle associazioni. E’ quindi doveroso informare le persone sulla destinazione dei loro soldi, vista questa mancanza di evoluzione nell’uso di metodi scientifici all’avanguardia senza animali. Questa stagnazione culturale e scientifica è veramente imperdonabile, e le persone devono sapere a chi stanno regalando il proprio denaro.”

Cosa può fare ciascuno di noi?

Oltre a non donare il nostro 5 per mille alla vivisezione, possiamo fare in modo che molte altre persone vengano a conoscenza di questo problema. Tutti hanno il diritto di sapere come vengono impiegati i soldi donati, in particolare perché la maggior parte delle persone è contraria alla sperimentazione animale, perché sa che si tratta di una pratica inutile dal punto di vista scientifico e assolutamente condannabile dal punto di vista etico.

E’ giusto e importante dunque informare gli altri. A questo scopo, è stata approntata una pagina web sull’iniziativa “No al 5 per mille alla vivisezione” in cui sono raccolti, nella sezione “Cosa puoi fare tu”, tanti suggerimenti per attivarsi: dalla diffusione del volantino carteceo della campagna, alla locandina da apporre sui finestrini della propria auto, alla diffusione on-line del video, della mini-locandina informativa (via mail o su Facebook), dell’audio-intervista che spiega la campagna. Tante idee per contribuire all’iniziativa, anche impiegando solo pochi minuti.

La pagina di riferimento dell’iniziativa è:
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1368

Comunicato di:
AgireOra Network
http://www.agireora.orginfo@agireora.org“>info@agireora.org

AgireOra Network e’ un “contenitore” di iniziative su varie tematiche animaliste o ad esse legate, iniziative promosse da varie entita’ che aderiscono al Network o che sono “consulenti” scientifici o legislativi all’interno del Network.

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