Appalti Camera Deputati, terminata Cassa Integrazione per 230 lavoratori

Dal 1 gennaio 2012 circa 250 lavoratori dipendenti della Milano 90 srl che lavoravano in un appalto della Camera dei Deputati sono stati posti in cassa integrazione in deroga.

COMUNICATO STAMPA

Il 30 aprile termina la cassa integrazione: circa 230 lavoratori degli appalti
della Camera dei Deputati saranno licenziati dal 1° maggio
I risparmi della “casta” si riducono ai licenziamenti dei lavoratori
che hanno meno di 1000 euro di reddito al mese?

Dal 1 gennaio 2012 circa 250 lavoratori dipendenti della Milano 90 srl che lavoravano in un appalto della Camera dei Deputati sono stati posti in cassa integrazione in deroga.

Tutto ciò è stato il frutto avvelenato di una campagna nazionale contro la così detta “CASTA”, la quale ha pensato bene di non ridurre i propri costi ma di scaricare qualche risparmio sui lavoratori degli appalti.

Va precisato che a fronte delle migliaia di euro di reddito che i membri della casta percepiscono ogni mese, i lavoratori in questione ne percepiscono meno di 1000 assicurando importanti servizi  agli onorevoli Deputati.

L’unione Sindacale di Base è contro questa logica dei “tagli lineari” che dovrebbero assicurare risparmi alle casse pubbliche poiché produce licenziamenti quindi costi umani e sociali insopportabili.

Oggi ci accorgiamo e se ne accorgono anche nella “casta” che questi tagli oltre ad essere irrisori sono odiosi e controproducenti  per i costi sociali che producono, c’è ben altro e più consistente da tagliare, siamo disponibili ad opportuni suggerimenti.

L’Unione Sindacale di Base e i lavoratori pretendono dalla Camera dei Deputati risposte che possano invertire la prospettiva dei licenziamenti dando certezza a 250 famiglie ricordando, ai nuovi e vecchi eletti,che la Repubblica risulta ancora essere “fondata sul LAVORO”.

Roma, 30 aprile 2013

Unione Sindacale di Base

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