Bologna, referendum scuola pubblica ‘sia rispettata volontà cittadini’

“La maggioranza dei cittadini ha optato in modo netto per lo spostamento delle risorse ora destinate alle scuole paritarie private a favore delle scuole Comunali e Statali”.

Il Nuovo Comitato articolo 33 rinnova prima di tutto il suo ringraziamento a tutti i cittadini bolognesi che hanno espresso il loro voto domenica scorsa su un tema cruciale per il paese come quello del futuro della scuola pubblica, in particolare ai 50.517 che hanno votato l’opzione A per riaffermare la sua centralità.
Il Comitato chiederà già oggi un incontro con tutti i gruppi consiliari per fare in modo che il pronunciamento del Consiglio sull’oggetto del referendum previsto, ai sensi dello Statuto del Comune, entro il 26 agosto accolga l’espressione della volontà popolare esercitata il 26 maggio: la maggioranza dei cittadini ha optato in modo netto per lo spostamento delle risorse ora destinate alle scuole paritarie private a favore delle scuole Comunali e Statali.
Il Comitato chiede al Consiglio un impegno preciso affinché sia garantito a tutte le bambine e a tutti i bambini bolognesi il diritto ad accedere alla scuola dell’infanzia gestita dallo Stato o dal Comune.
La nostra Costituzione affida alla Repubblica costituita dallo Stato, dalle Regioni, dai Comuni, e a nessun altro, il compito di garantire a tutti senza alcuna discriminazione di sesso, religione, condizioni economiche e sociali, il diritto ad un’istruzione di qualità, laica, gratuita e pluralista.
Anche le iscrizioni per l’anno 2013/14 confermano la presenza di centinaia di bambini in lista d’attesa . La risposta dell’amministrazione oltre ad essere insufficiente nel numero dei posti si concretizza in un aumento del numero dei bambini per classe e in 108 posti affidati a Cooperative che non sono in grado di assicurare il carattere scolastico dell’offerta essendo dotate di personale precario che non ha i compiti di chi è assunto con un contratto di docente.
Il Comitato esprime profonda preoccupazione di fronte alla situazione che si è venuta a creare nelle sezioni di scuola d’infanzia costituite fra dicembre e gennaio che vedono una presenza di immigrati vicina in alcuni casi al 90%.
Infine il Comitato appoggia e sostiene la lotta delle maestre e dei genitori contro il passaggio della gestione delle scuole comunali d’infanzia ad un’azienda per i servizi alla persona che è cosa ben diversa da un Ente pubblico come il Comune o lo Stato e aderisce a tutte le loro iniziative a partire dai presidi previsti il 6 e 10 giugno.

Nuovo Comitato articolo 33
Bologna 5 maggio 2013

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