Sfratti Milano, con la forza per sfrattare malati, donne e bambini

Sfratti da alloggi privati: vergognosa esibizione di forza stamattina a Baggio per sfrattare malati donne e bambini.

Da Unione Inquilini Milano

Comunicato stampa

I fatti:un palazzo nell’estrema periferia di Milano, con gravi problemi
manutentivi e di sicurezza degli impianti, che la proprietà sta tentando di
svuotare a suon di sfratti per scadenza contrattuale e per morosità.
Un presidio antisfratto tenutosi in data 17 giugno 2013 su iniziativa di
abitanti ed associazioni del quartiere con l’appoggio dei sindacati Unione
Inquilini ed ASIA, che riesce ad impedire l’ esecuzione di 2 sfratti, uno
contro un anziano con gravi problemi di salute ed un altro contro una famiglia
a basso reddito e tre minori
L’ Ufficiale Giudiziario che se ne va senza fissare una nuova data per l’
accesso dello sfratto.
Questo l’ antefatto di quanto accaduto stamattina, quando senza alcun
preavviso e mentre gli sfrattandi erano fuori casa l’ ufficiale Giudiziario si
è ripresentato in via Sella nuova accompagnato da numerose forza di polizia in
assetto antisommossa per eseguire i 2 sfratti. Solo dopo circa un’ora e,
bisogna dirlo, più per disponibilità della proprietà che dell’Ufficiale
Giudiziario e delle Forze dell’Ordine, lo sfratto contro la famiglia con minori
è stato rinviato a settembre mentre l’ altro contro l’anziano è stato eseguito.
Riteniamo estremamente grave che in una città dove la questione sfratti e più
in generale la questione casa stanno scoppiando, con oltre 20000 domande in
graduatoria per la casa popolare, 220 pratiche di assegnazione, in gran parte
sfratti eseguiti, giacenti all’ALER in mancanza di alloggi disponibili per
l’assegnazione, con le comunità alloggio strapiene di mamme con minori
sfrattati, si prema sull’accelleratore degli sfratti, eseguendoli senza
preavviso e con un dispiego di forza Pubblica degno di miglior causa, finora
usato solo in caso di sgomberi di alloggi pubblici occupati abusivamente.
Negli ultimi mesi la gestione sempre più carente dell’emergenza sfratti da
parte del Comune, in parte frutto di cause oggettive(l’enorme crescita degli
sfratti per morosità e per mancato pagamento dei mutui in conseguenza della
crisi, la mancanza di soldi per il riattamento degli alloggi pubblici vuoti,
circa 5000), in parte frutto di sottovalutazione del problema, ed il
conseguente drammatico crollo delle tutele per le famiglie sfrattate, hanno
portato anche a Milano, come già accade in molte altre città, ad un crescendo
di iniziative di protesta contro l’esecuzione degli sfratti. Speriamo che chi
gestisce l’ordine pubblico a Milano, Prefettura in testa, presso la quale
mercoledì si riunirà il primo tavolo di confronto sul problema sfratti dopo
vari anni, non pensi di affrontare le tensioni sociali ad esso connesso come se
fosse una questione di ordine pubblico, ma decida finalmente di predisporre
meccanismi di graduazione delle esecuzioni che consentano il passaggio da casa
a casa per tutti i soggetti meritevoli di tutela sociale, evitando loro
situazioni drammatiche ed anche forti costi per l’ amministrazione comunale(le
famiglia in comunità costano varie migliaia di euro al mese alcune ospitate, a
seguito di sfratto anche da 7-8 mesi). Da parte nostra proseguiremo la nostra
azione di organizzazione delle famiglie sfrattate e di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica senza lasciarci troppo impressionare da comportamenti
muscolari e nella speranza che chi ne ha la responsabilità istituzionale
(Governo, Regione, Comune, Questura, Prefettura, Ufficiali Giudiziari) si
decida finalmente ad affrontare con decisione un problema che coinvolge tra
Milano e Provincia oltre 10000 famiglie.

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