A Firenze questa mattina si è svolto il convegno sulla legge 215 per la rappresentanza di genere. “La legge 215 è un primo passo, va portata avanti con determinazione”.
COMUNICATO STAMPA
La legge 215 è un primo passo, va portata avanti con determinazione
A Firenze questa mattina il convegno sulla legge 215 per la rappresentanza di genere. Presente anche il sottosegretario Sesa Amici
Firenze, 13 settembre 2013. Non solo “promuovere” ma “garantire” il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Questo il salto di qualità che la politica deve fare per iniziare ad abbattere gli ostacoli che disseminano la strada delle pari opportunità nel nostro Paese, come ha sottolineato il Ministro delle Pari Opportunità Beatrice Lorenzin, nel messaggio di saluto letto da Maria Federica Giuliani, Presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Firenze in apertura dei lavori del convegno “Rappresentanza di genere: la composizione degli organi dei comuni” che si è tenuto stamani venerdì 13 settembre nella Sala delle Miniature di Palazzo Vecchio a Firenze, ed organizzato da ANCI nazionale ed Anci Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze.
L’incontro rientra nel percorso che l’Associazione dei Comuni ha intrapreso per illustrare nel dettaglio la nuova legge 215/2012 in materia, ha spiegato il Coordinatore della Conferenza Nazionale ANCI dei Consigli comunali Simone Guglielmo: “Stiamo organizzando numerosi convegni come quello di oggi su tutto il territorio nazionale, per capire quali sono le criticità della legge, quali modifiche si possono o devono apportare per renderla più efficace”. L’impegno di ANCI è stato sottolineato da Alessia De Paulis, delegata Pari Opportunità ANCI, consigliera comunale di Teramo, che ha ricordato come l’Associazione dei Comuni, “prima di questa legge ha promosso quattro edizioni di una campagna di democrazia paritaria, antesignana della legge 215, in cui si chiedeva a tutti i candidati sindaco di firmare un patto in cui si impegnavano a formare giunte per 2/3 composte da donne. E il risultato è stato decisamente positivo, su quasi tutto il territorio nazionale”. Leggi come la 215 servono perché, ha specificato De Paulis “nonostante il rapporto paritario tra uomini e donne in politica dovrebbe essere un dato acquisito e quasi scontato, purtroppo non è ancora così, e, anzi, se le donne non sono impegnate in politica, nessuno si occupa delle tematiche femminili. Per questo la 215 è una legge di straordinaria importanza”. Ma anche una legge che rischia di non essere compresa, nel suo valore e nelle sue funzioni, come ha sottolineato Cristina Giachi, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, che ha evidenziato come, tra i rischi, ci sia quello che “La legge certifichi uno stato di minorità, sancendo un limite culturale del Paese, invece che essere utile strumento per la sua crescita”. Per questo è necessario che la politica si doti di strumenti adatti a leggere le differenze di genere e non guardi alla rappresentanza come ad un punto d’approdo ma un mezzo. Così si è espressa, nel corso dell’intervento più atteso della mattinata, Sesa Amici, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe ai Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo, (firmataria della legge n. 215/2012 insieme al Ministro Lorenzin). Il sottosegretario ha espresso un giudizio positivo sull’operato di ANCI per questa campagna di informazioni sull’utilizzo della legge 215 ed ha ricordato come oggi, “dopo una legge sulla rappresentanza elettiva – giusta e necessaria per legare il consenso non al concetto di scambio, ma ad un progetto politico – ci si impegni a ricostruire un progetto complessivo per l’affermazione piena dei diritti di cittadinanza politica delle donne. Progetto su cui”, ha concluso il Sottosegretario, “Noi donne per prime dobbiamo essere tenaci e determinanti.”
Tra gli altri interventi, quelli di Maria Luisa Chiofalo, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pisa; Wanda Pezzi, consigliera di Parità della Regione Toscana e Simona Lembi, presidente del Consiglio Comunale di Bologna. (gb)
Ufficio stampa Anci Toscana