“Legge stabilità è attacco a Pubblica Amministrazione e Cittadini”

I  contenuti della legge di stabilità confermano in maniera inequivocabile la vera intenzione del Governo Letta: dare il colpo finale al welfare del nostro Paese e ai lavoratori pubblici.

COMUNICATO STAMPA

 

LEGGE STABILITÀ: USB P.I., IL GOVERNO PROVA A SFERRARE L’ATTACCO FINALE ALLA P.A.

 

UNICA RISPOSTA LO SCIOPERO GENERALE.

 

I  contenuti della legge di stabilità confermano in maniera inequivocabile la vera intenzione del Governo Letta: dare il colpo finale al welfare del nostro Paese e ai lavoratori pubblici.

Ancora pesanti  tagli a Sanità ed Enti locali, ancora blocco del rinnovo dei contratti, ancora giro di vite sul turn-over con una pesante riduzione delle già minime percentuali previste per le nuove assunzioni e  per la stabilizzazione del personale precario.

Non solo. Nella manovra sono previste l’abolizione della “reformatio in peius”, che apre la strada al demansionamento  e alla conseguente riduzione dello stipendio per i dipendenti pubblici, mentre si allarga la platea di coloro che percepiranno il trattamento di fine servizio con differimento pluriennale.

In sostanza, ancora tagli ai servizi pubblici e ancora sacrifici imposti al mondo del lavoro dalle politiche della Troika. Tutto ciò accade mentre i sindacati complici del governo delle larghe intese chiedono l’apertura della contrattazione solo per la parte normativa, che significa applicazione integrale della Riforma Brunetta e zero centesimi in busta paga.

Le lavoratrici e i lavoratori pubblici hanno l’opportunità di rispondere subito e concretamente a tutto questo, partecipando allo sciopero generale del 18 ottobre e alla manifestazione nazionale che partirà a Roma da Piazza della Repubblica.

Per tutte e per tutti l’appuntamento è dunque in quella piazza, dalle ore 10 di venerdì 18 ottobre, dietro lo striscione che rappresenterà i lavoratori pubblici: “RIPRENDIAMOCI IL WELFARE, ROVESCIAMOLI!”

 

Roma, 15 ottobre 2013

 

Ufficio Stampa USB

 

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COMUNICATO STAMPA

 

PRECARI P.A.: DA GOVERNO E PARLAMENTO UNA VERA E PROPRIA AGGRESSIONE  A LAVORATORI E CITTADINI

 

VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBRE 

 

“Con le modifiche apportate al DL101 e l’ennesimo taglio del turn over si sta consumando una vera  e propria aggressione da parte del Governo e della maggioranza che lo sostiene ai danni di chi ormai da anni consente alle pubbliche amministrazioni di funzionare e di svolgere la propria missione”, così Cristiano Fiorentini dell’USB Pubblico Impiego.

“Il quadro è estremamente chiaro  – avverte Fiorentini – se si guarda al coordinato disposto tra legge di stabilità, spending review e DL101 si capisce come si siano create scientemente le condizioni per arrivare a licenziamenti di massa, forse addirittura prima del 2015. A farne le spese saranno prima i precari licenziati e poi i cittadini, che avranno meno servizi e di qualità inferiore”.

Sottolinea il dirigente USB: “Chi, come CGIL CISL e UIL, ha raccontato ai lavoratori precari che si poteva lavorare a modifiche positive del decreto, oggi è smascherato. I sindacati collaborazionisti sono responsabili di quanto sta accadendo al pari dei governi e dei partiti loro amici”.

“Tutti questi provvedimenti rientrano nel piano di smantellamento della Pubblica Amministrazione, che questo Governo sta realizzando su ordine della Troika, e conferma che dentro le compatibilità dettate dall’Europa delle Banche non ci sono margini per i diritti dei lavoratori, tanto meno per i lavoratori precari.  I lavoratori precari del pubblico impiego saranno protagonisti dello sciopero generale del 18 ottobre”, conclude Fiorentini.

 

Roma, 15 ottobre 2013       

Ufficio Stampa USB

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