Dopo le inquietante dichiarazioni del Ministro Graziano Delrio alla stampa e presso la Commissione Affari Costituzionali, aumentano le preoccupazioni del personale e dei cittadini rispetto alla distruttiva riforma di Comuni e Province.
COMUNICATO STAMPA
PROVINCE: USB A DELRIO, LA RIFORMA È DISTRUTTIVA
Dimenticati i lavoratori. i servizi ed il controllo democratico da parte dei cittadini
Dopo le inquietante dichiarazioni del Ministro Graziano Delrio alla stampa, e ancora di più dopo il suo intervento presso la Commissione Affari Costituzionali, aumentano le preoccupazioni del personale e dei cittadini rispetto alla distruttiva riforma di Comuni e Province.
“I lavoratori, soprattutto quelli delle Province, risultano del tutto dimenticati dalla controriforma Delrio e rischiano seriamente di dover subire una sensibile riduzione delle retribuzioni, in particolare quelle accessorie, o, nei casi peggiori, forzose mobilità od anche la collocazione in esubero”, è l’allarme lanciato da Roberto Betti, della Direzione Nazionale USB Pubblico Impiego.
“Ovviamente il protocollo di cui vagheggia il Ministro nell’audizione. mentre nel disegno di legge la materia è rimessa a un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – incalza Betti – sarà concertato con quelle organizzazioni sindacali ormai filogovernative, che disconoscono persino le richieste dei loro stessi rappresentanti eletti nei vari territori” .
“Stupiscono anche alcune affermazioni del Ministro in ordine ai potenziali risparmi – osserva il rappresentante USB – che potrebbero generarsi solo tagliando le spese per il personale e quelle per l’erogazione di servizi alla cittadinanza , come del resto già praticato con la politica dei tagli lineari. Mentre i famigerati costi della politica verrebbero sì ridotti, ma eliminando del tutto ogni forma di controllo democratico da parte dei cittadini”.
“I lavoratori e la USB si sono già ampiamente espressi contro questa riforma e daranno vita a una manifestazione nazionale, da tenersi a Roma i primi di dicembre, per intimare alla politica di fare un passo indietro e ponendo le basi per riaprire una complessiva discussione sul sistema delle autonomie locali, a partire dall’incauta revisione del titolo V della Costituzione approvata nel 2001”, conclude Betti.
Roma, 31 ottobre 2013
Ufficio Stampa USB