Vigili del Fuoco, dimezzata presenza in area industriale Monfalcone

Dal 1° novembre è stato dimezzato il numero dei Vigili del Fuoco presenti nel Distaccamento di Monfalcone (Gorizia), in un area caratterizzata dalla presenza di un importante polo industriale e logistico.

 

COMUNICATO STAMPA

 

VIGILI DEL FUOCO: USB, CON VV.F DIMEZZATI A RISCHIO L’AREA INDUSTRIALE DI MONFALCONE

NO ALLA DISTRUZIONE DEL SOCCORSO TECNICO URGENTE

 

Dal 1 novembre è stato dimezzato il numero dei Vigili del Fuoco presenti nel Distaccamento di Monfalcone (Gorizia), in un area caratterizzata dalla presenza di un importante polo industriale e logistico, sviluppato alle spalle del porto commerciale con la presenza di numerose aziende direttamente collegate alle attività dello scalo, che si occupano di trasporti, cantieristica navale, ma anche di industrie chimiche, della carta e carpenteria pesante.

Si tratta di una zona che si estende per circa sessanta ettari, dove è inoltre situata la più grande centrale di elettrica del Friuli Venezia Giulia, con quattro gruppi policombustibili e oltre 900 megawatt di capacità produttiva, e dove vivono e lavorano migliaia di cittadini.

L’USB P.I. Vigili del Fuoco, che da anni si batte contro lo smantellamento e la precarizzazione del soccorso tecnico urgente e contro la chiusura delle sedi distaccate, è da subito intervenuta per denunciare il grave depotenziamento dell’area di Monfalcone.

È di ieri l’incontro fra l’USB ed il Sindaco di Monfalcone, Silvia Altran,  la quale, condividendo la preoccupazione per il dimezzamento in atto, si è impegnata a scrivere al Ministro degli Interni Alfano ed al Sottosegretario Bocci, anche col supporto delle ditte del mandamento monfalconese (Fincantieri, Ente Porto, cartiera, ecc.). Inoltre il Sindaco ha annunciato la convocazione a breve di una riunione di Giunta  sul problema dei VV.F. in regione.

L’USB P.I. Vigili del Fuoco continuerà a monitorare la situazione, impegnandosi a contrastare, a Monfalcone come in tutta Italia, gli effetti dei tagli al Corpo nazionale, contro la distruzione della macchina del soccorso e per un sistema di Protezione Civile pensato per le reali necessità della popolazione.

 

Roma, 5 novembre 2013

Ufficio Stampa USB

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