Enti previdenziali, alloggi all’asta, ‘no a politica dei due pesi e due misure’

“Tra il 25 novembre e il 13 dicembre l’INAIL mette all’asta 71 appartamenti, prima conferiti alla SCIP e ritornati in suo possesso dopo il fallimento nel 2009 della cartolarizzazione”.

14 novembre 2013

COMUNICATO

ENTI PREVIDENZIALI PUBBLICI, DUE PESI E DUE MISURE: “L’INAIL METTE ALL’ASTA
GLI APPARTAMENTI INOPTATI MA RIMANGONO FERME LE VENDITE DIRETTE AGLI INQUILINI
E RESTA SENZA SOLUZIONE IL PROBLEMA DELLE FAMIGLIE COSIDDETTE “SENZA TITOLO”,
GLI ALLOGGI LIBERI VADANO AGLI SFRATTATI NON ALL’ASTA ”.
Dichiarazione di Walter De Cesaris – segretario nazionale Unione Inquilini

“Quando si dice che la legge viene applicata a senso unico! Tra il 25 novembre
e il 13 dicembre l’INAIL mette all’asta 71 appartamenti, prima conferiti alla
SCIP e ritornati in suo possesso dopo il fallimento nel 2009 della
cartolarizzazione. Una parte di questi appartamenti sono occupati e, con la
vendita all’asta, le famiglie saranno sfrattate. Si legge nel sito che ciò
avviene in ottemperanza all’art. 43 bis della legge 27 febbraio 2009, n. 14,
che prevede, si legge nel comunicato dell’Ente, “l’obbligo di vendita nel
rispetto delle procedure utilizzate nel periodo delle cartolarizzazioni”.
Peccato che rimanga inevasa un’altra parte di quel medesimo articolo che
prevede il prosieguo della vendita diretta agli inquilini, che invece avevano
optato per l’acquisto, sempre con le medesime tutele e garanzie previste
durante il periodo delle cartolarizzazioni. Insomma, la legge e “l’obbligo a
vendere” va bene per le aste e, casomai, far fare dei lucrosi affari a qualcuno
che compra all’incanto, ma non va bene per gli inquilini che abitano quegli
appartamenti da decenni! Denunciamo come questa apparente distrazione nasconda
una nuova operazione di finanziarizzazione, attraverso il conferimento a fondi
immobiliari, che mette in discussione diritti acquisiti e aggrava una
condizione abitativa già devastata dallo slavina degli sfratti che sconvolge le
nostre città. In tal senso gli alloggi liberi degli enti previdenziali
dovrebbero essere messi nella disponibilità dei comuni per affrontare la
questione sfratti e garantire il passaggio da casa a casa. Sono infatti oltre
10 mila gli appartamenti dell’INPS, ritornati in possesso dell’ente dal 2009 e
che giacciono in uno stato di degrado, con contratti scaduti e non rinnovati e
una gestione fallimentare. Ci sono, inoltre, mille famiglie, senza titolo
ufficiale, che risiedono da anni in quegli appartamenti e aspettano una
regolarizzazione promessa e che non arriva, con il rischio pendente di sgomberi
forzati, più volte tentati e non riusciti, grazie ai picchetti anti sfratto;
per non parlare degli alloggi liberi e inutilizzati Intanto, la situazione
economica e sociale delle famiglie è peggiorata in maniera gravissima, le
disponibilità delle banche a concedere i mutui si è fortemente ridotta, i
risparmi che erano stati smobilitati sono stati spesso utilizzati per far
fronte alla crisi. Questo comportamento di due pesi e due misure è socialmente
inaccettabile. Ciò è tanto più odioso in quanto è calendarizzata per lunedì 18
novembre la discussione presso la Camera dei Deputati su mozioni parlamentari,
incentrate proprio sul patrimonio degli enti previdenziali, compresi quelli
pubblici. In particolare, quella presentata dal PD, primo firmatario l’on.
Morassut, prevede la ripresa del processo di vendita diretta agli inquilini,
con le tutele della legge, la regolarizzazione dei “senza titolo” e il blocco
delle aste. Il governo deve far sentire la sua voce: non è possibile che gli
enti previdenziali pubblici applichino le leggi per parti separate, a seconda
delle convenienze e degli interessi in campo. Chiediamo la sospensione delle
aste, che gli alloggi liberi siano resi disponibili ai comuni per affrontare la
questione sfratti e garantire il passaggio da casa a casa, nonchè il pieno
rispetto della legge, con la ripresa del processo di vendita diretta agli
inquilini, con le tutele, le garanzie già previste e la regolarizzazione delle
famiglie senza titolo che risiedono da anni in quelle abitazioni.”

 

Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
e mail: unioneinquilini@libero.it – sito internet: www.unioneinquilini.it

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