Bolla immobiliare. risultati indagine Nonisma

“L’indagine di Nomisma sugli affitti in Italia e l’aggiornamento del rapporto sfratti da parte del ministero dell’interno confermano come la bolla immobiliare non è affatto scomparsa”

 

LA BOLLA IMMOBILIARE COME UN VULCANO ATTIVO: AL MOMENTO NON ERUTTA MA NON E’ SPENTO. GLI AFFITTI SONO FERMI MA NON ARRETRANO MENTRE GLI SFRATTI CORRONO.

Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini.

“L’indagine di Nomisma sugli affitti in Italia e l’aggiornamento del rapporto
sfratti da parte del ministero dell’interno confermano come, pur nelle
differenti condizioni determinate dalla crisi economica, la bolla immobiliare
non è affatto scomparsa.
Di fronte alle cifre da capogiro del crollo del mercato immobiliare (dal punto
di vista del numero delle compravendite) e della vertiginosa caduta del potere
di acquisto delle famiglie, non corrisponde affatto una analoga diminuzione dei
prezzi, in particolare dei canoni di affitto. Una recentissima indagine di
Nomisma conferma, infatti, che i prezzi degli affitti sono calati in media di
appena il 4,5% sul territorio nazionale e, in particolare nelle grandi città,
più che di riduzione si può parlare di una stabilizzazione (Roma – 0,5%, Napoli
– 1,4%, Milano – 2,3%).
Pertanto, si può ben affermare, partendo dai dati reali, che in relazione alla
crisi, la bolla immobiliare non è scomparsa.
Questo spiega in maniera chiarissima il perché, invece, continuano a crescere
gli sfratti, in particolare quelli per morosità.
E’, infatti dal rapporto integrale sull’andamento degli sfratti nel 2012 a
cura del Ministero dell’Interno che trova ampia conferma quanto denunciato dall’
Unione Inquilini in questi mesi, in particolare per quanto riguardo l’incidenza
degli sfratti rispetto alle famiglie residenti.
La media degli sfratti emessi nel 2012 rispetto alle famiglie residenti in
Italia si attesta a uno sfratto ogni 375 famiglie di fronte a uno sfratto ogni
394 famiglie nel 2012.
Va tenuto, presente, inoltre che il dato delle famiglie residenti comprende
sia quelle in affitto ( e tra quelle in affitto anche quelle in case popolari e
comunali) che quelle con casa di proprietà.
I dati reali, rispetto alle famiglie in affitto privato, parlano di uno
sfratto ogni 75 famiglie nel 2012 a fronte di uno sfratto ogni 79 famiglie nel
2011.
Come già anticipato da una analisi effettuata dall’Unione Inquilini, si
confermano dati sconvolgenti dalle medie e piccole città: Prato è la città che
ha la maggiore incidenza di sfratti rispetto alle famiglie residenti (1 ogni
35), seguita da Novara (1 ogni 40), Pavia (1 ogni 41) e Rimini (1 ogni 43), che
ha un numero di sfratti in rapporto alla popolazione residente maggiore di
Roma, che pure è la maglia nera per gli sfratti tra le grandi aree urbane (1
ogni 44).
Se questo accade al tempo della più grave recessione dal dopoguerra, verrebbe
da chiedersi quale sarebbe l’impatto sul livello degli affitti in caso di
risalita del mercato!
Occorrono misure innovative e coraggiose: un piano straordinario per
incrementare di 700 mila unità le abitazioni sociali in Italia attraverso l’
utilizzo del demanio militare e civile, una politica di incentivi fiscali per
chi abbassa i canoni di locazione fino all’azzeramento delle tasse in cambio
della riduzione a metà degli affitti applicati, la penalizzazione fiscale delle
case tenute vuote, il superamento del libero mercato dei canoni; l’eliminazione
di ogni vantaggio fiscale e in termini di IMU per i costruttori che hanno
immobili invenduti.”

Roma 19 novembre 2013

Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
e mail: unioneinquilini@libero.it – sito internet: unioneinquilini.it

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