Manovrare gare d’appalto pubbliche è un fatto gravissimo e tanto più lo è nel settore dei rifiuti così delicato e cruciale e sempre più nel mirino di infiltrazioni criminali nel Lazio.
Roma, 11 dicembre 2013
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Arresti a Frosinone per corruzione negli appalti dei rifiuti, Legambiente: “Fatto gravissimo, vigilare per evitare conseguenze su settore delicato”
Manovrare gare d’appalto pubbliche è un fatto gravissimo e tanto più lo è nel settore dei rifiuti così delicato e cruciale e sempre più nel mirino di infiltrazioni criminali nel Lazio.
“Quanto accaduto dimostra la vulnerabilità del settore dei rifiuti, dove gli appetiti in campo sono forti -dichiara Francesco Raffa, coordinatore provinciale Legambiente Frosinone-. Staremo sulla vicenda con attenzione e cercheremo di capire quali saranno i risvolti. Non vogliamo che quanto accaduto possa avere ripercussioni negative su un servizio che già di per sé non ha prodotto risultati, a nostro avviso, soddisfacenti.”
Questa mattina la Gdf in seguito alle indagini della procura di Monza ha arrestato 26 persone di cui 12 agli arresti domiciliari accusati di percepire delle tangenti per manovrare le gare. Un giro d’affari, quello degli appalti, che arrivava ad oltre 260 milioni di euro. Arrestato anche il vicesindaco di Frosinone, con delega all’Ambiente e ai Trasporti.
“Con l’emergenza rifiuti e veleni nella Valle del Sacco, c’è chi dirottava gli appalti sulla gestione e lo smaltimento dell’immondizia, è un fatto incredibile e vergognoso -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Le conseguenze sulla cittadinanza di una simile condotta illecita non possono essere sottovalutate. Ai cittadini deve essere garantito un servizio efficiente e una corretta gestione del ciclo dei rifiuti nel pieno della legalità. La scelta di chi gestisce i processi nel settore dei rifiuti è fondamentale e deve essere trasparente e oculata. Nella nostra regione il ciclo dei rifiuti sta registrando un giro illecito d’affari preoccupante, occorre scongiurare pericoli di infiltrazioni criminali.”
Al centro dell’indagine, secondo le notizie stampa emerse, vi sarebbe la società ‘Sangalli Giancarlo’, impegnata nella gestione del settore dei rifiuti e dei servizi ambientali: il titolare sarebbe stato messo agli arresti domiciliari mentre i figli sarebbero in stato di detenzione.
L’Ufficio stampa Legambiente Lazio