Sud Sudan, si aggrava situazione umanitaria

La sera del 15 dicembre, nella capitale del Sud Sudan, Juba, hanno avuto inizio scontri armati, che si sono poi estesi ad altre città del paese e sono tutt’ora in corso.


SCONTRI ARMATI IN SUD SUDAN: SI AGGRAVA LA SITUAZIONE UMANITARIA
COMUNICATO STAMPA

Scontri armati in Sud Sudan: si aggrava la situazione umanitaria

La sera del 15 dicembre, nella capitale del Sud Sudan, Juba, hanno avuto inizio scontri armati, che si sono poi estesi ad altre città del paese e sono tutt’ora in corso.

La base di INTERSOS a Bor, capoluogo dello Stato del Jonglei, uno dei principali teatri delle violenze, è stata saccheggiata da persone armate, che hanno derubato l’organizzazione anche dei veicoli e del carburante.

Il personale di INTERSOS è al sicuro, ma in queste condizioni è estremamente difficile per gli operatori poter svolgere il proprio lavoro e portare assistenza alla popolazione in stato di bisogno.
Nelle violenze, infatti, è rimasta coinvolta anche la popolazione civile, la cui già grave condizione umanitaria si sta deteriorando ulteriormente.

In Sud Sudan, INTERSOS assiste oltre 330.000 persone, 15.000 nel solo stato del Jonglei: distribuisce beni di prima necessità, teli di plastica, taniche per l’acqua, coperte, sapone, zanzariere, acqua potabile e garantisce attività di educazione e protezione.

In questo momento, l’insicurezza nell’area impone un’interruzione temporanea di molte attività e ciò aggrava la condizione della popolazione che beneficia del sostegno degli operatori.

INTERSOS chiede alle parti in conflitto di evitare assolutamente ogni coinvolgimento di civili negli scontri e di garantire alle organizzazioni umanitarie di raggiungere in sicurezza le comunità in stato di bisogno.

Roma, 19 dicembre 2013

Ufficio stampa INTERSOS

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