Roma, dispiegamento esagerato forze dell’ordine al Pigneto

Un elicottero ronza sul Pigneto. Il triangolo Via Casilina – Circonvallazione Casilina e via Campobasso/Avellino sono inaccessibili. Neanche l’ambulanza può passare per raggiungere un malato.


CS-Pigneto 26022014 – Maxi blitz della Finanza al Pigneto: stesso copione da film già visto…

Un elicottero ronza sul Pigneto. Il triangolo Via Casilina – Circonvallazione Casilina e via Campobasso/Avellino sono inaccessibili. Neanche l’ambulanza può passare per raggiungere un malato. E’ ferma dietro una delle 4 camionette della Guardia di Finanza che bloccano il quartiere. Non si può comunicare. Mentre rovistano nei materassi degli inquilini di via Campobasso 18, un senegalese e un bengalese sono stati fermati.

Un’operazione spropositata condotta dalla Guardia di Finanza, agenti in borghese, volanti dei carabinieri, cani antidroga, vigili del fuoco muniti di seghe per aprire le porte, giornalisti a seguito. Un dispositivo pianificato che sta di nuovo illudendo e beffando gli abitanti del Pigneto che vogliono risposte ai problemi di vivibilità denunciati da tempo. La notizia sui media sta già “allietando” l’opinione pubblica.

Da anni il quartiere grida il suo malessere, da anni scendiamo in piazza per dire che il Pigneto non vuole è spacciato e con un gioco di parole rivendichiamo una vivibilità più sana del quartiere, consegnato al profitto lecito e illecito dalle politiche securitarie, emergenziali, proibizioniste (sull’uso di sostanze) e liberiste (sulle licenze dei locali e sugli affitti delle case). Uno dei luoghi divertimentificio, spaccio ad ogni angolo e connesso sfascio notturno, immondizia e urina sulle finestre, nonché violenza…

Da anni gli abitati del quartiere rivendicano una riqualificazione ragionata e non militarizzata, uno sviluppo sostenibile, partendo sull’uso dei soldi pubblici previsti, come i 400.000€ per rifare l’isola pedonale, fino ad una regolamentazione e diversificazione degli esercizi ed una raccolta dei rifiuti idonea.

Insieme alla passerella delle istituzioni le uniche risposte sono state una costosa e inutile installazione di telecamere e la militarizzazione delle vie che non hanno impedito ne ridotto il flusso di eroina, cocaina e quantaltro, violenze e morti ammazzati o di overdose.

Oggi si ripete lo stesso copione da film già visto: dispiegamento esagerato di forze dell’ordine, in pieno giorno, colpendo le vie abitate dai venditori di borsette, per lo più senegalesi. Un ragazzo (o due) pescati con un po d’erba a casa e tanti verbali per qualche scatola di merce contraffatta scesa dagli appartamenti di via Campobasso 18, sottratta a chi la vende per le strade del centro per guadagnare trenta euro al giorno quando va veramente bene.

Lavoratori e ultimi anelli, in ogni caso deboli…con loro e’ facile imporre leggi e legalità ma da questa sera il Pigneto sarà più sicuro e più vivibile? Non ci saranno spacciatori di morte? Non troveremo domani mattina un tappeto di monnezza e urina?

Chiediamoci quanto ci è costata questa maxi operazione, alzare un elicottero per tre ore, tanti agenti e mezzi che potevano essere destinati ad altre priorità….

Sempre a via Campobasso, ma al numero 16, sono cominciati i lavori (autorizzati?) di restauro della palazzina, proprietà di uno che i soldi li fa con gli affitti in nero a gli immigrati. Un copione anche questo più volte visto a Roma, spolpare per anni venti immigrati in un appartamento per poi sgomberarli con la connivenza dell’aministrazione per rimettere a profitto le stesse case con ben più facoltose tasche. Sono i retroscena della così detta gentrification.

Ma queste sono altre storie, altre illegalità da non evidenziare…per ora bisogna mettere a frutto questa nuova brillante operazione delle Forze dell’Ordine, i giornali aspettano.

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