Treno Verde, ‘Trofeo Tartaruga’, mezzo più veloce la bicicletta

Nel caotico e pericoloso traffico romano chi sceglie di spostarsi in bicicletta lo fa a suo rischio e pericolo, vista le pochissime piste ciclabili a disposizione.

 

 Trofeo Tartaruga, slalom nel traffico ma la bici è il mezzo più veloce

 

Legambiente: “Servono scelte e risorse per rendere sicuro l’uso di questo mezzo. L’obiettivo del PGTU di arrivare al 4% di mobilità ciclabile è troppo arretrato, spostarsi in bici è ancora impresa per pochi in città, chiediamo nuovi percorsi e piste ciclabili lungo le arterie più importanti”.


arrivo trofeo tartaruga

 

Nel caotico e pericoloso traffico romano chi sceglie di spostarsi in bicicletta lo fa a suo rischio e pericolo, vista le pochissime piste ciclabili a disposizione. Nonostante ciò la bici è riuscita comunque a tagliare per prima il traguardo del “Trofeo Tartaruga”, aggiudicandosi così la medaglia d’oro del premio ideato da Legambiente che mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città. Un trofeo che è in realtà l’occasione per rinnovare l’appello di Legambiente agli amministratori locali affinché venga messa in atto una seria strategia sul tema della mobilità sostenibile in città con più servizi e maggiore offerta di trasporto pubblico per cittadini e pendolari. Questo anche alla luce dei dati elaborati dall’associazione ambientalista che vedono Roma ancora indietro nella classifica dell’offerta di trasporto pubblico, di isole pedonali, piste ciclabili e sicurezza stradale.

 

Il Trofeo Tartaruga si è tenuto questa mattina in occasione della tappa a Roma del Treno Verde, la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane, in sosta al binario 1 della stazione Termini fino a venerdì 7 marzo. Il percorso prevedeva la partenza (avvenuta alle ore 10.55) da Viale Marconi, all’incrocio Piazza Fermi con arrivo al binario 1 della stazione Termini dov’è in sosta in convoglio ambientalista. Un percorso di circa 10 km, intervallato da due tappe: la prima all’edicola della stazione Roma Trastevere, dove i partecipanti hanno dovuto acquistare un giornale, e la seconda all’ufficio postale di Largo Argentina per ritirare un  conto corrente.Matteo Nardi, giornalista di “Eco delle città” è riuscito a tagliare per il primo il traguardo in sella alla sua bici, impiegando 40 minuti per raggiungere il binario 1 della stazione Termini; a seguire Alan Terraciano, volontario di Legambiente Lazio, che si è spostato in scooter impiegando 46 minuti. Ultimi, con un tempo di 49 minuti Guido Improta, assessore ai Trasporti e Mobilità del comune di Roma e Danilo Broggi amministratore delegato di Atac S.p.A, che hanno viaggiato con i mezzi pubblici. Squalificata l’auto con a bordo Nazario Basili, giornalista del Tgr Lazio, che non si è fermato – causa mancanza di parcheggio libero -alla tappa prevista all’ufficio postale di Largo Argentina.

 

La bici vince ancora una volta, sugli spostamenti brevi è la migliore soluzione, servono allora scelte e risorse per rendere sicuro l’uso di questo mezzo – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio–. L’obiettivo del PGTU di arrivare al 4% di mobilità ciclabile è troppo arretrato, spostarsi in bici è ancora impresa per pochi in città, servono subito nuovi percorsi e piste ciclabili lungo le arterie più importanti. Abbiamo deciso di partire da viale Marconi per affrontare il tema dell’inquinamento atmosferico del traffico nell’area, va rilanciato il progetto di moderna linea tramviaria del quale si parlava diversi anni fa, che potrebbe cambiare volto a quella parte di città. Servono anche investimenti certi sui mezzi pubblici, Comune e Regione definiscano in modo chiaro le risorse per il TPL per i prossimi anni”.

 

Al suono della sveglia, per spostarsi e raggiungere il luogo di lavoro o la scuola, la maggior parte delle persone sceglie di muoversi con la propria auto privata, con evidenti disagi sia in termini di aumento del traffico che di inquinamento. Auto che invadono, così come testimoniato dagli stessi partecipanti alla gara, anche le corsie preferenziali. Chi si sposta in bici, invece, lo fa a suo rischio: praticamente assenti lungo i circa dieci chilometri di percorso piste ciclabili e segnaletica adeguata. Stando ai dati di Ecosistema Urbano di Legambiente a Roma ci sono soltanto 1,08 metri equivalenti di pista ciclabile per cento abitanti, rispetto ad una media delle grandi città di 4,23 m_eq/100. Bassi anche i dati sull’estensione pro capite della superfice stradale pedonalizzata in città: 0,18 metri quadrati per abitante rispetto ad una media italiana di 0,68 mq/ab. Per l’Agenzia della Mobilità di Roma, almeno il 60% degli spostamenti dall’Area metropolitana al centro della città oggi avviene ancora con il mezzo privato: 2,8 milioni di veicoli potenzialmente circolanti, inclusi moto e motorini, con un tasso di motorizzazione che nel 2011 era di 978 veicoli ogni mille abitanti, contro i 398 di Londra e i 415 di Parigi.

 

La necessità di un drastico cambio di rotta nella politica della mobilità urbana nella città di Roma è evidenziata anche dagli altri dati raccolti da Legambiente nella ventesima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano”. La capitale spicca nella classifica relativa al tasso di motorizzazione auto posizionandosi tra le peggiori della penisola: con 67 auto circolanti ogni 100 abitanti Roma è penultima in Italia; migliore soltanto di Catania con 73 auto. Anche sul tasso di motorizzazione moto la situazione non è delle migliori con 15 motocicli ogni 100 abitanti. Vita non facile per i pedoni, se si valuta anche il tasso di incidentalità stradale che vede a Roma 0,7 vittime ogni 10mila abitanti rispetto alla media tra le grandi città di 0,5 (dati Istat 2011).

 

Proprio per i ciclisti urbani oggi, alle 18.00, il Treno Verde in collaborazione con ZioBici organizza un aperi-bici a bordo delle carrozze del convoglio ambientalista.

 

 

 

Il Treno Verde è una campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane,

con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

 

Partner: Ecolamp, Renovo, Weber – Saint Gobain

 

Si ringraziano il Museo A come Ambiente di Torino per le installazioni interattive e l’ Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma (Corso di Interior and Industrial Design / AAnt Factory) per aver progettato la mostra del Treno Verde 2014.

 

Ufficio stampa Treno Verde

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