“Se i palestinesi fossero umani”

“Riconoscere ai Palestinesi un “desiderio di vendetta” significherebbe ammetterne l’umanità. Israele non può farlo. La sua reazione all’aggressione nemica può invece essere “sproporzionata” proprio perché umana”.

 

Newsletter di Comune-info.

 MONDI DIVERSI GIÀ ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

 

LA GUERRA IN CORSO DEVE FINIRE
L’Europa è bombardata dalle agenzie di rating e dalle politiche di austerity. Abbiamo bisogno di resistere, ma anche di creare e condividere luoghi di riflessione e di impegno. Il cambiamento siamo noi L’ARTICOLO COMPLETO DI LUIGI CIOTTI

SE I PALESTINESI FOSSERO UMANI
Riconoscere ai Palestinesi un “desiderio di vendetta” significherebbe ammetterne l’umanità. Israele non può farlo. La sua reazione all’aggressione nemica può invece essere “sproporzionata” proprio perché umana. Non si tratta solo di razzismo ma di calcolo politico: aprire il conflitto alla categoria della storia vuol dire mettere in discussione l’indipendenza e il carattere “ebraico” di uno Stato che, per definizione, è autogeno, s’è generato da sé. Ogni attacco palestinese è pertanto sempre il primo, apre tutte le risposte e si basa sul male, sull’antisemitismo dei suo i autori. Ammettere responsabilità precedenti, iniziali, potrebbe far diventare un’indagine di polizia un’indagine storica molto pericolosa. La maggior parte dei giornalisti e dei semplici cittadini occidentali considera normale che gli Israeliani abbiano un nome, un volto, dei sentimenti: sono “dei nostri”, sono esseri umani. I Palestinesi non devono averli, è quel che Israele più teme. Dovremmo far brillare al sole l’umanità dei Palestinesi, per senso della decenza ed empatia ma anche per precise ragioni politiche. Come forse aveva intuito Vittorio Arrigoni IL SAGGIO COMPLETO DI SANTIAGO ALBA RICO
 

IMPARARE A SPERARE
L’8 luglio è stato l’anniversario della nascita di Ernst Bloch, il grande filosofo della speranza, dell’utopia e della liberazione umana qui e ora. Scrive Bloch: “L’importante è imparare a sperare… L’utopia non è fuga nell’irreale, è scavo per la messa in luce delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione” L’ARTICOLO COMPLETO

GRAMELLINI E IL GREMBIULISMO
Massimo Gramellini se la prende con i pedagogisti che a Torino hanno deciso di eliminare dalle scuole materne i grembiuli. Per Gramellini, se vogliamo che i bambini sviluppino la creatività, dobbiamo cominciare col negarla. Come molti pensa che educare significa trasformare qualcuno in una persona-ideale, pensata da noi. In realtà, l’educazione accade quando, qui ed ora, delle persone fanno insieme delle cose significative; quando sono felici, vive, pienamente in rapporto con sé stesse e con gli altri IL COMMENTO COMPLETO

IL PILOTA AUTOMATICO DELLE PRIVATIZZAZIONI
Non importa il contesto, le conseguenze sulla vita dei cittadini e neanche l’impatto positivo ridicolo sui conti pubblici: dal governo Renzi all’amministrazione di Roma, il mantra resta privatizzare e vendere L’ARTICOLO COMPLETO
 

UN PARCHEGGIO CHIAMATO MONDO
Qualche settimana fa, grazie a una straordinaria e soffocante galleria fotografica che ha hatto il giro del mondo (il link lo ritrovate nell’articolo qui segnalato) abbiamo saputo che le auto presenti nel mondo sono 10 miliardi, più della popolazione della terra, e che negli ultimi due anni si è moltiplicato il numero di veicoli che restano invenduti e parcheggiati in molto angoli del pianeta. Oggi sappiamo anche che il numero di autoveicoli circolanti nel mondo ha superato per la prima volta il miliardo. Tonnellate di ferro, alluminio, gomma, plastica, e poi rame, cromo, vetro, vernici, che circolano senza sosta nelle strade del mondo (che costruiamo e sistemiamo ogni giorno consumando suol o). Quelle auto in un anno bevono 2.500 milioni di tonnellate di benzina e gasolio e immettono nell’atmosfera fino a 30 miliardi di tonnellate di gas serra. Naturalmente le multinazionali automobilistiche continuano a produrre nuovi modelli, a venderli e a fare profitti senza pagare i costi ambientali e sociali. Qualcuno ha ancora il coraggio di celebrare lo sviluppo? L’ARTICOLO COMPLETO
 

CIBO, CROCIATE E RIBELLIONI
Siamo votati alla classica fatica di Sisifo se, nel tentativo di raggiungere un discreto benessere, ci limitassimo a scegliere l’insalata più bio, il prodotto meno inquinante, solo vegetale e a bassa impronta ecologica, e dimenticassimo che il benessere riguarda scelte ben più profonde, quelle che attengono l’essere, non l’avere. Per questo abbiamo bisogno di guardare il tema della sofferenza inflitta agli animali senza fare crociate ma affiancandolo al problema delle guerre che si moltiplicano per l’accaparramento delle risorse e allo sterminio di interi popoli messo in atto per garantire il benessere di pochi L’ARTICOLO COMPLETO
 

OFFICINE ZERO HA BISOGNO DI UNA MANO
“Di fronte alla drammatica crisi sociale e occupazionale che viviamo in Italia e in Europa, sono necessarie risposte inedite e coraggiose. OZ-Officine Zero, fabbrica occupata a pochi passi dalla Stazione Tiburtina a Roma, rappresenta un prezioso esempio di attivazione diretta di lavoratori, precari e disoccupati, per rilanciare l’economia su nuove basi: la cooperazione, il mutualismo e la sostenibilità ambientale”. Comincia così l’appello, che OZ-Officine Zero presenta in queste ore in un’assemblea aperta alla quale sono stati invitati a partecipare cittadini, rappresentanti delle istituzioni, della società civile, del mondo della cultura e dell’ass ociazionismo. Scopo dell’appello, la tutela e la difesa di un progetto di conversione ecologica della produzione che procede ormai da più di un anno grazie agli sforzi degli ex lavoratori della RSI in cassa integrazione, precari, studenti, lavoratori autonomi, che hanno messo in comune tempi, saperi e relazioni per recupero di uno spazio in dismissione a due passi dalla stazione Tiburtina. Nel corso dell’assemblea è stata lanciata una campagna di raccolta fondi a sostegno del progetto di Officine Zero in vista dell’imminente messa all’asta dell’intero spazio L’APPELLO COMPLETO
 

OGM E BOVINI AGLI ORMONI: IL CIBO T-TIP
Nessun settore ha fatto pressioni sulla Commissione europea per dar forma al T-Tip (il trattato di liberalizzazione tra Ue e Usa, pensato per ridurre sovranità, diritti e tutele ambientali) quanto quello dell’agrobusiness, per aprire i confini europei a Ogm, polli al cloro e carne di bovini cresciuti con gli ormoni. Lo dice uno studio del Ceo (Corporate Europe Observatory), organo di ricerca sul lobbismo delle multinazionali europee L’ARTICOLO COMPLETO
 

IL BUS DEL TÈ, PER COLTIVARE RELAZIONI
Giuseppe viaggia attraverso l’America del nord a bordo della sua Edna Lu e offre una tazza di tè verde a chiunque mette in comune un po’ di tempo per conversare e scambiare saperi. La sua ribellione, aiutare le persone a rallentare e a sperimentare convivialità, ha ispirato tante persone in tutto il mondo, dal Canada all’Australia, che ogni giorno continuano a mettere a bollire l’acqua gratuitamente per dei perfetti sconosciuti LA NOTIZIA COMPLETA
 

IN BICI PER I FANTASMI DI PORTOPALO
Pedalata e incontri per non dimenticare i migranti naufragati nel ’96. Il progetto prevede la raccolta firme per una petizione (tra i primi firmatari Giovanni Maria Bellu, Luigi Ciotti, Carlo Lucarelli, Dario Fo, Filippo Miraglia) alle istituzioni europee, per il recupero della nave F-174, affondata a Natale del 1996. Uno dei più gravi naufragi nel Mediterraneo dal secondo dopoguerra ad oggi, eppure nessuna iniziativa è stata mai intrapresa per il recupero del relitto e dei 283 corpi LA NOTIZIA COMPLETA
 

CANTIERI DI UTILITÀ COMUNE
Orti, officine di risciò, empori solidali, biblioteche: i volontari di Case Zanardi a Bologna sperimentano una città diversa L’ARTICOLO COMPLETO
 

LA MIA BICI È UN’ORCHESTRA
Bicycle orchestra, workshop di autocostruzione collettiva di bici sonore. Suoniamo strade diverse LA NOTIZIA COMPLETA
 

RIBELLARSI DOMANDANDO
Chiedermi quotidianamente se ciò che faccio produca effettivi cambiamenti sociali e personali ed intraprendere inversioni di rotta talvolta profonde e repentine è la mia forma di ribellione e la mia costante ricerca di libertà in quest’epoca neo-feudale. Ultimamente qualcuno – o meglio una moltitudine – mi ha nuovamente confermato che la direzione è giusta ed a loro va la mia gratitudine” L’ADESIONE DI CATERINA AMICUCCI A RIBELLARSI FACENDO
 

 

Per seguire gli aggiornamenti di Comune-info ogni giorno su facebook clicca «Mi piace» qui

Inoltre dopo aver cliccato “Mi piace”  mettete la spunta su “Ricevi le notifiche” per poter rivevere la notifica dei  nostri post sulla Vostra pagina Fb.

Seguici anche su twitter.

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *