Meriam Yehya Ibrahim giunta a Roma

Arrivo a Roma, questa mattina, di Meriam Yehya Ibrahim, la donna sudanese di religione cristiana che il 15 maggio era stata condannata all’impiccagione per apostasia e a 100 frustate per adulterio.

 

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COMUNICATO STAMPA

MERIAM YEHYA IBRAHIM GIUNTA A ROMA: SODDISFAZIONE DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA

Amnesty International Italia ha espresso grande soddisfazione per l’arrivo a Roma, questa mattina, di Meriam Yehya Ibrahim, la donna sudanese di religione cristiana che il 15 maggio era stata condannata all’impiccagione per apostasia e a 100 frustate per adulterio.

L’organizzazione per i diritti umani ha espresso apprezzamento per l’azione di tutte le parti, governative e non governative, che hanno reso possibile questo felice esito.

Dopo la duplice condanna, Amnesty International aveva inviato alle autorita’ sudanesi oltre un milione di firme per chiedere il rilascio immediato e incondizionato di Meriam Yehya Ibrahim: 21.000 di queste erano state consegnate direttamente all’ambasciatrice del Sudan in Italia.

Per evitare ulteriori casi come quello di Meriam, e’ necessario per Amnesty International che le autorita’ del Sudan aboliscano gli articoli 126 e 146 del codice penale del 1991, che prevedono e puniscono rispettivamente i “reati” di apostasia e adulterio.

L’organizzazione per i diritti umani auspica inoltre che venga abolita la pena della fustigazione e che sia istituita una moratoria sulle esecuzioni, in vista dell’abolizione della pena di morte in Sudan.

Roma, 24 luglio 2014

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