Venezuela, il cambiamento dal basso

Dallo Stato del Venezuela non ricevono alcun contributo, tutto è autofinanziato. Cecosesola, scrive Raúl Zibechi che è andato a vederla in primavera, è una rivoluzione culturale.

NEWSLETTER DI COMUNE-INFO.

RIBELLARSI FACENDO

Da ferragosto Comune rallenta il suo ritmo quotidiano per un paio di settimane. L’estate non è mai stata così breve, tenete la mente fresca e i corpi e i pensieri liberi

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IL CAMBIAMENTO DAL BASSO 

Dallo Stato del Venezuela non ricevono alcun contributo, tutto è autofinanziato. Cecosesola, scrive Raúl Zibechi che è andato a vederla in primavera, è una rivoluzione culturale. Un’organizzazione in movimento, dicono con più modestia in questa straordinaria cooperativa di cooperative: 20 mila soci, 1.300 lavoratori che percepiscono lo stesso stipendio, una rete di 60 comunità con epicentro a Baquisimeto, una città di due milioni di abitanti. Non ci sono direzioni formali né statuti né dirigenti, tutto viene deciso tra tutti, tra tutti quelli che vogliono costruire adesso il mondo che desiderano. Un’esperienza (non un modello) che ha generato cambiamenti profondi nella società all’insegna di una logica che non insegue l’accumulazione (la crescita, la conquista di potere o di prestigio) ma la fiducia, la condivisione e la resistenza nel tempo. Dalla fine d egli anni Sessanta, Cecosesola dimostra che la politica non è qualcosa che si possa ridurre a quel che accade nel cortile del Palazzo, per questo la gran parte dell’opinione pubblica mondiale ne ignora l’esistenza L’ARTICOLO COMPLETO DI  RAUL ZIBECHI 

LA COLPA E’ DELLE VITTIME

I media ci hanno abituato ad associare i Palestinesi alla violenza e alla morte, anche per questo molti di noi accettano quasi con naturalezza le loro uccisioni. Dietro questo atteggiamento c’è una cultura segnata da secoli di orientalismo e decenni di islamofobia ma c’è anche la ripetizione ossessiva delle immagini funebri che insinua nell’opinione pubblica l’idea di un culto della morte e di un violento disprezzo verso la vita. È una strategia raffinata e perversa che spinge chi fa comunicazione a considerare le vittime solo numeri o corpi straziati privati di ogni umanità. La morte, perfino quella dei bambini, ci tocca invece solo se “conosciamo” la vittima, se sappiamo come giocava a pallone, se dormiva durante le lezioni di matematica e sognava di diventare da grande un astronauta o un pompiere L’ARTICOLO COMPLETO DI SANTIAGO ALBA RICO

UN’ ALTRA SPIAGGIA, UN ALTRO MARE
Si chiama Bagni Sant’Antonio e non è un miracolo, anche se qualche indagine diocesana in questo senso la meriterebbe. C’è la possibilità di bere acqua refrigerata dell’acquedotto risparmiando all’ambiente 13 mila bottigliette di plastica a stagione, il caffé è del commercio equo e le birre sono prodotte da una cooperativa sociale nel carcere di Saluzzo. La doccia è ovviamente riscaldata dai pannelli solari, i detersivi li fa un fornitore storico dei Gas e si fa la raccolta differenziata dell’olio alimentare. Perfino la carta igienica è certificata. Naturalmente i consumatori critici si sentono a casa ma la cosa interessante è che le persone più affezionate sono capitate qui ignare di critica dei consumi e comportamenti sostenibili. Poi sono tornate e raccontano d i come hanno proseguito a casa le abitudini prese sulla sabbia L’ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA SAROLDI 

STORIE DI VIAGGI, TEATRANTI DETENUTI E PERMACULTURA
Prima di partire da Verrua Savoia, provincia di Torino, Irene e Marco hanno mandato l’adesione alla nostra campagna 2014: ciao, siamo due fratelli, 29 e 21 anni, lettori appassionati di Comune anche perché cresciuti in una famiglia che ci ha spronati a pensare criticamente il mondo che abbiamo attorno. Adesso molliamo tutto (Irene ha lavorato tre anni a Bruxelles) e andiamo a fare un giro in America Latina, il continente che ci sembra possa ispirare di più chi cerca alternative. Viaggeremo per un anno. E’ questo il questo il nostro Ribellarsi facendo. Racconteremo tutto sul nostro blog, Storie dell’Altro mondo, se volete però possiamo aggiungerle anche a quelle che pubblica Comune, ci farebbe piacere. Era febbraio. Quello dei fratelli Bertana, attraverso il Sudamerica, è già qualcosa di diverso da un semplice viaggio alla scoperta di un’América molto “altra”, è una straordinaria ribellione della vita che inventa meraviglie e nuove relazioni sociali ogni giorno. Come a Santiago del Cile, dove Irene e Marco hanno incontrato la prigione, il teatro sociale e la permacultura, tenute insieme da una volontà tenace di fare mondi nuovi adesso L’ARTICOLO COMPLETO DI IRENE BERTANA

A CHI CONVIENE VENDERE LE TERRE PUBBLICHE?
In molti territori contadini, associazioni e cittadini lottano per recuperare terre pubbliche abbandonate. Grazie a loro, alcune Regioni hanno cominciato a regolamentare affitti e bandi per la gestione virtuosa del patrimonio pubblico, escludendo l’ipotesi di alienazione. Un giorno si sveglia il governo (ministero delle Politiche Agricole, di concerto con quello di Economia e Finanze) e firma il decreto dal titolo Terrevive, per garantire terre a basso costo con un vincolo d’uso di soli vent’anni. Un piatto ghiotto, quindi, per chi vuole fare speculazione (di natura anche non agricola) su terre vendute sotto costo (bastano vent’anni per il cambio di destinazione d’uso ). I terreni di valore superiore ai 100.000 euro saranno venduti per altro con asta pubblica, sbaragliando ogni possibilità di accesso a giovani agricoltori. Insomma, un bel favore a grandi aziende e speculatori vari L’ARTICOLO COMPLETO 

ALTERNATIVE AL MODELLO DEL CAPITALE
Da molti anni viviamo una nuova fase del capitalismo egemonizzata dal capitale finanziario e dalle transnazionali: il loro controllo ha trasformato in merci i beni della natura. Cento imprese agroalimentari (come Cargill, Monsanto, Dreyfus, Adm, Syngenta, Bunge, ecc.), ad esempio, controllano la maggior parte della produzione mondiale di fertilizzanti, prodotti agrochimici, pesticidi, come pure delle agroindustrie e del mercato degli alimenti. È l’agribusiness, spiegano João Pedro Stédile e Osvaldo León, ovvero monocolture su scala sempre più ampia, con uso intensivo di macchinari e di veleni agricoli e un crescente utilizzo di sementi transgeniche. Ma gli alimenti non possono essere mai considerati una merce: abbiamo la necessità che in tutti i luoghi del m ondo ogni popolo abbia il diritto e il dovere di produrre i propri alimenti, dal basso è possibile avanzare nell’adozione di pratiche di commercio internazionale di cibo tra popoli basate su solidarietà, complementarità e scambio. Questo è il tempo per costruire un nuovo modello di produzione in agricoltura L’ARTICOLO COMPLETO 

CAMMINARE PER DISEGNARE UN MONDO NUOVO
Non possiamo più pensare di cambiare il mondo se non abbiamo il coraggio di perlustrare nuovi cammini. La metafora del cammino è un faro che illumina prima di tutto un agire quotidiano diverso, qui e ora. Allude a coloro che hanno cominciato a prendersi cura della terra, a riabitare le aree interne abbandonate, a unirsi nei Gas, a riscoprire l’economia del dono e dello scambio… Camminare è un modo differente per osservare ciò che ci circonda e il cambiamento che si affaccia lentamente, camminare capovolge la visione del mondo, rende più orizzontale il confronto con l’altro, predispone all’incontro. In ottobre torna la Giornata del camminare L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO PIACENTINI 

LA RIBELLIONE VA A PIEDI
Da Palermo a Baveno (Vb): a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni L’ARTICOLO COMPLETO 

AL VALLE VA IN SCENA LA FASE COSTITUENTE 

La nostra è un’esperienza in continua metamorfosi, dicono gli occupanti mentre sospendono le attività dentro il teatro per consentire alla Sovrintendenza di svolgere i lavori necessari alla messa a norma dello spazio. Raccogliamo l’impegno preso dal teatro di Roma di configurare insieme il progetto di un teatro partecipato gestito in maniera condivisa da un’istituzione formale pubblica e da un’istituzione informale, creata dal basso, partecipata e ispirata ai principi dei beni comuni. La trattativa è appena cominciata ma per il Valle si apre una nuova fase costituente: quella di una istituzione riconosciuta, innovativa e europea che raccoglierà l’esperienza di questi tre anni. La Fondazione proseguirà intanto in autonomia il laboratorio artistico, politico e sociale senza interrompere i processi in atto. L’ARTICOLO COMPLETO 

SPETTACOLO CRUDELE AL TEATRO VALLE
Ore di angoscia per l’esperienza di autogoverno del teatro Valle a Roma. L’ultimatum del governo e del Campidoglio scade domenica 10 agosto. Riconoscono “politicamente” – e come potrebbero non farlo? – un’occupazione di artisti che ha raccolto straordinaria partecipazione, entusiasmo e consensi ovunque, in Italia e fuori dagli angusti confini nazionali. Negano nei fatti la politica fatta dai “comunardi” insieme a cittadini e lavoratori della conoscenza che ha dato vita a una nuova “istituzione” definita “Comune” dallo statuto della fondazione creata per gestire l’autonomia gestionale ed artistica del Valle. Non è escluso lo sgombero, al teatro occupato l’assemblea è permanen te L’ARTICOLO COMPLETO 

RESISTENZE ABITATIVE A BERLINO
Berlino è certamente la capitale europea delle occupazioni per affermare il diritto all’abitare. Come sono nate e come sono cresciute dopo la caduta del Muro ce lo racconta questo articolo. Una storia breve che non può certo dar conto di una realtà straordinaria che attraversa ormai tre decenni e ha una sua caratteristica peculiare proprio nei distinguo tra situazione e situazione. Ogni occupazione, infatti, ha una sua storia da raccontare, una storia di resistenza e di progetti, che la identifica. La grande differenza sta invece nelle diversità di evoluzione del movimento d’occupazione a Ovest e poi a Est. Qui trovate un assaggio e qualche riferimento utile per cominciare ad approfondire la fantastica storia degli Hausbesetzer, gli occupanti di case berlinesi L’ARTICOLO COMPLETO 

ANCHE AD AGOSTO C’È VITA IN BIBLIOTECA
Un gruppo di bambini e ragazzi attende, davanti all’ingresso della biblioteca, la maestra Clementina che anche nei mesi di giugno, luglio e agosto, offre gratuitamente il suo tempo per dare la possibilità ai ragazzi di consultare libri ed enciclopedie, di collegarsi ad internet e fare ricerche, ascoltare musica, collegarsi con Skipe con i compagni che sono in vacanza al mare o in montagna. Si siedono ai tavoli, mettono in ordine libri e quaderni e cominciano a fare i compiti per le vacanze. Lavorano insieme, si consultano, si aiutano, si confrontano. La maestra e Mario, responsabile della biblioteca, sono a disposizione per consigliare, aiutare, indirizzare. E la biblioteca diviene luogo di lettura, riflessione, di concentrazione; e i ragazzi assaporano la lentezza d ell’approfondimento, la bellezza della cura senza approssimazione. Dopo un poco arrivano i lettori incalliti: hanno bisogno di altri libri in prestito perché quelli che hanno preso la settimana scorsa li hanno divorati. Sono ragazzi dagli otto agli undici anni …. CONTINUA QUI

IL MERCANTE D’ARMI MEDIORIENTALE
È stata pubblicata la Relazione annuale governativa sulle esportazioni di sistemi militari. Le notizie pessime sono almeno due. La prima: le informazioni rese note sono di anno in anno sempre di meno (politica e industria delle armi non sopportano chi scrive sui loro affari). La seconda: il record di autorizzazioni e di esportazioni di sistemi militari made in Italy spetta ai paesi del Medio Oriente, ovvero la zona di maggior tensione del mondo  L’ARTICOLO COMPLETO DI GIORGIO BERETTA

 COMICITÀ SENZA CONFINI E GUERRE
Dallo Sri Lanka al Mozambico, dall’India alla Cambogia, gli esilaranti spettacoli e gli stage di formazione di un gruppo di giocolieri, clown e acrobati. Giullari senza frontiere non è solo un progetto di volontariato puro nato per mettere in discussione l’idea tradizionale di cooperazione. Prima di tutto è un grido contro guerre e confini  L’ARTICOLO COMPLETO

 NORMALITÀ DELLA BICI IN CITTÀ
La bici, in Cina, resta un mezzo assolutamente normale, né meno né più degli altri. Può quasi tutto, come i taxi peraltro. Andare in bicicletta di notte senza luci è normale e gli altri se lo aspettano, perché il numero immenso di motorini elettrici lo favorisce (hanno l’abitudine di non accendere le luci per risparmiare energia…). Anche il rispetto automobilistico per le bici è piuttosto alto. E, soprattutto, qui nessuno corre. Ancora per quanto?
 L’ARTICOLO COMPLETO DI ROTAFIXA

 MARZABOTTO E LA STRISCIA DI GAZA
L’estate del 2014 non sarà ricordata come una stagione di spietata normalità nella terra più amata da chi riconosce all’umanità intera il diritto di esistere. Si affaccia, finalmente, una tenue speranza che l’ultimo massacro scatenato dalla furia militare israeliana contro la gente inerme di Gaza abbia imboccato la fase discendente della sua sanguinosa parabola. Possiamo appena cominciare a rileggere criticamente le tappe di un cammino segnato da tanto dolore e sappiamo di doverci interrogare sulle ragioni – nessuna follia – di questo nuovo “taglio dell’erba” deciso con freddezza dal governo di Tel Aviv. L’angoscia maggiore è tuttavia an cora rivolta al futuro: quale sarà stata la consegna di Benyamin Netanyahu per le truppe che si dice stiano per cambiare la direzione di marcia? Lui ha detto che deve “finire il lavoro” e le notizie di nuove stragi proiettano ancora incubi atroci, altri rientri, altre marce, come quella, dalla Versilia a Marzabotto, condotta dal maggiore delle SS Walter Reder: i panzer che tornavano a casa lasciarono dietro di sé una scia di tremila corpi straziati L’ARTICOLO COMPLETO DI PATRIZIA CECCONI

UNA VITA IMMAGINATA PER I BIMBI DI GAZA
Giulia Orecchia, autrice molto nota di progetti e illustrazioni di libri per ragazzi, raccoglie e chiede di raccogliere l’invito del Tamer Institute for Community Education di Ramallah. E’ rivolto agli illustratori e agli autori italiani di letteratura per l’infanzia: donare ai bambini palestinesi illustrazioni, storie, poesie sul tema di UNA VITA IMMAGINATA per aiutarli a superare la disperazione e a immaginare una vita serena e dignitosa. Regalate la fantasia
L’ARTICOLO COMPLETO 

ALTRI ARTICOLI DEL DOSSIER IL GRIDO DI GAZA,
 

FERMATE CHI FA PROFITTO SULL’ACQUA
La Regione Campania privatizza l’acqua. “E’ l’ennesimo tradimento, perpetrato per di più in agosto – scrive Alex Zanotelli – Una decisione incostituzionale e immorale. Intanto, il Comune di Napoli propone la modifica dello Statuto di ABC (Acqua Bene Comune Napoli) per aprirla alla Costituzione di Società di Capitali. La proposta dovrà essere ora votata in Consiglio Comunale. E’ più che naturale sospettare che questa decisione sia stata presa per assecondare il disegno della Regione. Questo è ancora più grave perché il sindaco Luigi De Magistris, per ben due anni ha resistito alle richieste dei comitati di mettere in sicurezza l’ABC”.  L’ARTICOLO COMPLETO DI ALEX ZANOTELLI

LA COCA-COLA FA MALE, VA TASSATA

L’India tassa il consumo di Coca-Cola per tutelare la salute pubblica La decisione di creare una nuova imposta del 5 per cento sulla Coca-Cola è contenuta nelll’ultima legge finanziaria . La motivazione che ha portato a questa decisione è semplicissima questa bevanda fa male alla salute. L’annunciato rincaro ha incontrato il favore dei medici, sempre più preoccupati per l’aumento di casi di diabete e obesità, soprattutto nei bambini. Contrari, ovviamente, i produttori che saranno costretti ad aumentare i prezzi L’ARTICOLO COMPLETO

IL PRESIDENTE DELLA GRANDE REPRESSIONE
Il successo del premier Erdoğan nelle prime elezioni presidenziali votate dalla gente e non dal parlamento turco era scontato. Al di là delle pur rilevanti valutazioni strettamente politiche, quel voto ci conferma, ancora una volta, che una grande ribellione come quella del maggio 2013 a Gezi Park, tanto seguita ovunque e tanto importante per i movimenti antistemici del pianeta, non può generare alcuna eco negli esiti delle urne. Meno che mai, dunque, l’importanza di quel tipo di rivolta può essere giudicata in base agli esiti politici di breve periodo. Certo, Erdoğan non ha oggi alcuna opposizione politica seria ma è assai probabile che la sua autoritaria e sfrenata ambizione politica, emulare il disegno di Kemal Atatűrk, il fondatore della Turchia moderna, troverà più di un tenace ostacolo tra i vandali del futuro, i Çapuling, come ebbe a chiamarli lui con un fortunato neologismo angloturco L’ARTICOLO COMPLETO DI SERENA TARABINI
 

L’INGANNO DEI GREEN BOND
Li chiamano green bond e sono le obbligazioni emesse nei mercati finanziari per permettere di realizzare progetti energetici e infrastrutturali rispettosi dell’ambiente. L’obiettivo è attrarre capitali. Naturalmente cosa si intenda per “verde” non è dato sapersi. Un esempio? La diga di Jirau, un’opera mastodontica sul fiume Madeira, nello stato brasiliano di Rondonia, voluto dalla multinazionale Suez e dal governo progressista di Dilma Rousseff. Quando nel 2016 si concluderanno i lavori di costruzione, l’impatto della diga sulle popolazioni locali e sul fragile ecosistema amazzonico sarà devastante. Oltre cento chilometri di terre fertili verranno inondate. Migliaia di famiglie contadine e indigene saranno costrette ad abbandonare le propri e case.L’ARTICOLO COMPLETO

LA FACCIATA DI UN DUOMO, LA CITTÀ, IL MONDO
Nella facciata di San Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa, non si trova un architrave identico, e gli ocula che la bucano sono tra loro irriducibili. Gli archi ciechi che decorano l’ingresso alle navate hanno accentuazioni diverse, diversi gli intarsi a destra e a sinistra, diverse le lunette. Espressioni di un sentimento geometrico profondo, individuale (dei molti che misero mano alla conclusione dell’opera) e universale insieme. Un’allegoria di quello che è, in fondo, la città di Pisa, così diversa, così uguale. Una celebrazione implicita, involontaria del suo tessuto sociale variopinto, secolare, vivo e forte, anche se appannato dal grigiore di un tempo che vede prevalere, in ogni luogo, il profitto di poch i a discapito del bene di tutti, che vede trionfare la logica del singolo, del campanile, contro il collettivo, la comunità. I tre giorni d’incontro e di svago vissuti a Riva Mancina, non potevano avere collocazione migliore.
L’ARTICOLO COMPLETO

RESISTENZE E RIBBELLIONI. UN FESTIVAL MONDIALE

L’agenda, in agosto, va dimenticata ma la rilevanza di questo appuntamento di fine anno impone una bellissima eccezione. Da La Realidad zapatista arriva l’invito per il primo Festival mondiale delle resistenze e delle ribellioni. Poche parole per tante speranze: il capitalismo non è invincibile, dove quelli che stanno in alto distruggono, quelli che stanno in basso ricostruiscono  L’ARTICOLO COMPLETO

QUELLE VILLETTE SULL’UNGHIA DELLE STRADE
Il tuo respiro misuralo a millenni,
vai con la foglia che spuntò
per prima sulla terra,
vai con gli uccelli che videro
un cielo che non è questo,
soffia sull’ultimo granello
del mondo,
il tuo paese è questa immensità,
non le villette sull’unghia delle strade. (f.a.)

 

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