“Mettiamoci in ascolto”

“Il comportamento del governo e degli altri poteri che contano è inqualificabile, spesso criminale. Il malcontento della popolazione è evidente. E allora perché non reagisce? Le proteste sono isolate e inconsistenti”.

 NEWSLETTER DI COMUNE-INFO.

RIBELLARSI FACENDO

 

METTIAMOCI IN ASCOLTO
Il comportamento del governo e degli altri poteri che contano è inqualificabile, spesso criminale. Il malcontento della popolazione è evidente. E allora perché non reagisce? Le proteste sono isolate e inconsistenti. Si percepisce un senso di disorientamento e apatia. Gustavo Esteva parla del Messico ma, in misura e con accenti diversi, il discorso vale per ogni continente. Poi però Esteva si domanda: ma cosa dovrebbe fare la gente, per “reagire”? Firmare petizioni, tirare pomodori, organizzare marce? Non sarà, invece, che ha capito da tempo che non serve avanzare richieste alle istituzioni e alla classe politica? Per difendere l’acqua, la terra e la propria sopravvivenza è inutile attendere miracoli che piovano dall’alto. Prima che lì si possano produrre veri cambiamenti, la gente morirebbe di fame, di malattie curabili o disperazione. Per questo milioni di persone si organizzano lottando ogni giorno negli ambiti locali. Sono invisibili ai media, non parlano di “riforme strutturali” ma sanno cosa è in gioco, per cosa si lotta e perché. Non solo ottengono risultati ma cominciano a creare il mondo nuovo. La loro resistenza ancora non si muove a una scala sufficiente per fermare l’orrore ma quel salto verrà dalla lotta stessa. È già in cammino. Sta arrivando, bisogna saperlo ascoltare L’ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO ESTEVA
 

UN TRENO, UNA VALLE…
Fino a una decina di anni fa parlare di val di Susa significava evocare pendii montani ricchi di storia, monasteri celebri, belle gite e ascensioni alpine e soprattutto sci. Da una decina di anni a questa parte, invece, val di Susa è diventata sinonimo di No-tav. La lotta intrapresa dagli abitanti della valle ha acquisito una risonanza non solo nazionale. Come ci sono riusciti? Perché nonostante la guerra dei media e la militarizzazione della valle, i No-tav sono legati al territorio, ma nelle loro parole non compare mai l’equazione terra-sangue. Al contrario, «valsusini si diventa», è il frutto di un processo, un’adesione a un’idea, in cui si reinventa il significa to di comunità L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO AIME
 

AUTOPRODUZIONI POST INDUSTRIALI
“Abbiamo aperto solo una strada”, dicono con umiltà quelli di Ri-Maflow, fabbrica recuperata. La loro meravigliosa ribellione fuorimercato in questi giorni ha messo insieme autogestione, conversione ecologica e sociale (mercato dell’usato, bar, ostello per rifugiati, laboratori artigianali, riutilizzo di pc e vecchi elettrodomestici, palestra, eventi culturali) e… passate di pomodoro L’ARTICOLO COMPLETO DI GIGI MALABARBA
 

GUARDIANE DELLA VITA
Il 12 ottobre dell’anno scorso, 300 donne di sette diverse comunità indigene dell’Amazzonia ecuadoriana iniziarono una marcia di 219 km per raggiungere la capitale. Quando arrivarono, parecchi giorni più tardi, con i loro bambini in braccio il presidente Correa si rifiutò di riceverle. Le donne intendevano chiedergli conto delle politiche estrattive (petrolio e miniere) che devastano con l’inquinamento le loro terre. Il 28 novembre, una delegazione di queste donne inascoltate si presentò a Quito durante l’asta che metteva in vendita 6 milioni di acri del loro territorio a scopo di trivellazione e chiese conto ai petrolieri delle loro azioni. Il presidente Correa t rovò la faccenda così insopportabile da vendicarsi chiudendo la Fundación Pacha Mama, una dell’ong ambientaliste più rispettate e note dell’Ecuador. Felipe Jácome, fotografo documentarista, è andato a chiedere alle donne della marcia chi sono e perché fanno quel che fanno. La mostra “Amazonas: Guardiane della Vita”, di cui vi presentiamo tre immagini, contiene le risposte ARTICOLO E ALCUNE FOTO
 

ZAPPATORI E ZAPPATRICI SENZA PADRONI
“Un invito per contadini, vignaioli, allevatori, orticoltori di campagna e di città… per quanti abbiano a cuore anche un vaso sul balcone, …per quanti della Terra vivono e ritengono che il cibo non sia una merce e la Terra non sia un supermercato, …chiamiamo a raccolta perché dalla lotta per la Terra nasca una prospettiva di una liberazione che non metta al centro gli egoismi di mercato… Zappatori/trici senza padroni vi invitiamo a partecipare il 21/22 marzo 2015 a un grande e condiviso momento di incontro e di scambio al Leoncavallo s.p.a per ragionare insieme di biodiversità, di libera circolazione dei semi, delle genti e dei saperi. Coltiviamo, recuperiamo semenza, resistiamo nei nostri territori” ( il manifesto completo “Semi di resistenza / Prima, durante e oltre l’Expo di Milano” E’ QUI
 

DODICI TESI PER UNA SCUOLA CONVIVIALE
Abbiamo bisogno di ripensare la scuola come una comunità che apprende insieme, aperta a saperi tradizionalmente esclusi, in cui si impara a gestire i conflitti e dove ogni giorno si incontrano contadini, operai, casalinghe, migranti. Una scuola non eurocentrica, che si rifiuta di essere una delle tante agenzie pubblicitarie del capitalismo. Una scuola, per dirla con Ivan Illich, conviviale, un grande laboratorio di critica sociale L’ARTICOLO COMPLETO DI ANTONIO VIGILANTE

AMORE TRA LE SBARRE
Abbiamo ricevuto questo messaggio dal carcere di Padova. Parlare di detenuti e di amore sembra l’ultima cosa a cui pensano in questo momento grandi media e politica. Un buon motivo per occuparsene. “Ciao Comune, sicuramente saprate che ho lanciato una petizione AmoreTraLeSbarre. Da tanti anni lotto per l’abolizione dell’ergastolo, ma ultimamente ho paura che non lo aboliranno mai. Allora ho pensato di dedicarmi a una lotta forse ancora più difficile perché prima di morire murato vivo, ho il desiderio di stare in intimità con la mia compagna che mi aspetta inutilmente da ventitré anni. E che se purtroppo non cambieranno le leggi, avranno di me solo il mio cadavere. Che altr o posso fare se non lottare per attirare l’attenzione? E il mio cuore vi dice grazie di lottare con me. Un abbraccio fra le sbarre. Carmelo Masumeci” (CONTINUA QUI)

DEGROWTH, QUI E ORA
In questi giorni a Lipsia è in corso la Quarta Conferenza Internazionale sulla decrescita. Per chi ha voglia di osservare e sostenere il cambiamento lento e profondo LA NOTIZIA COMPLETA

IL RISIKO NUCLEARE DELLA NATO
I leader che si riuniscono al vertice della Nato in Galles si trovano, ancora una volta, di fronte alla necessità di dover decidere cosa fare delle armi nucleari custodite nelle basi Nato sparse per l’Europa. Alcuni commentatori hanno sostenuto recentemente che l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina orientale dimostri che tali armi sono necessarie oggi più che mai. I fatti, invece, mostrano che è vero il contrario L’ARTICOLO COMPLETO
 

PETROLIO NEI FIUMI
Le tartarughe di Veracruz sono solo le ultime vittime, con migliaia di uccelli, conigli e pesci. Le estrazioni del petrolio e il profitto delle multinazionali, in Messico come in altri angoli del mondo, uccidono ogni giorno pezzi di pianeta. Secondo le autorità la compagnia petrolifera Pemex non vuole riconoscere l’entità dello sversamento per non dover pagare danni. Inizialmente si era cercato di contenere il tutto, ma le pesanti pioggie degli scorsi giorni hanno portato alle esondazioni dell’acqua inquinata dal fiume e a una maggiore diffusione delle sostanze tossiche nell’ambiente, che hanno già devastato le foreste nelle vicinanze L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIA RITA D’ORSOGNA

RADIO ON THE ROAD
Winston’s Road è un road radio show, nato nel 2013, e in onda su Radio Strike (Ferrara). “Abbiamo unito la passione per la musica con quella del viaggio in diverse città e regioni legato a tematiche ambientali, ecosostenibili e solidali”, dicono i promotori, Donna e Albert Winston (all’anagrafe Chiara e Alberto). Insomma uno bel progetto radiofonico scaturito dall’amore per la terra e dalla passione per il viaggio che prosegue tutt’oggi in modo indipendente e autofinanziato. Chilometri di strada per conoscere e raccontare iniziative, progetti e realtà che contribuiscono a ripensare ogni giorno i territori L’ARTICOLO COMPLETO
 

SCUOLA DI RESISTENZA
Non è stato facile ma l’Anpi è riuscita nell’impresa: firmare un protocollo di intesa con il ministero dell’istruzione per introdurre nelle scuole più storia recente, più conoscenze sulla Resistenza e sulla Costituzione. Con l’accordo firmato in luglio sarà possibile promuovere studi e ricerche con particolare riguardo al movimento di liberazione, sarà possibile progettare strumenti didattici, attività di scambio, seminari. L’’Anpi natutalmente si è impegnata a mettere a disposizione delle iniziative il proprio patrimonio storico e culturale attraverso il lavoro degli associati delle sedi territoriali < span class=”text_exposed_show”>L’ARTICOLO COMPLETO

LIBRI IN COMUNE
Sono 103 gli istituti in tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa partita dall’Itis Majorana di Brindisi. I testi per le prime e le seconde classi sono scritti dai docenti, stampati o fruibili online LA NOTIZIA COMPLETA
 

 

 

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