“Il maestro Nunzio”

“Nunzio D’Erme è stato portato in carcere per la sua storia, che è anche la storia di molti di noi. Chiunque aspiri a trasformare Roma, una città che sta affogando nella paura di cambiare, deve chiedere che sia liberato subito”.

 

 NEWSLETTER DI COMUNE-INFO.

“RACCONTARE LA SOCIETÀ CHE CAMBIA”: ULTIMI GIORNI PER ISCRIVERSI
Un ciclo di seminari sulla comunicazione sociale, ovvero su cosa (e come) raccontare, promosso da Comune-info a Roma in ottobre. LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA

 

IL MAESTRO NUNZIO
Nunzio D’Erme è stato portato in carcere per la sua storia, che è anche la storia di molti di noi. Perché ha avuto l’umiltà e l’intelligenza di saper ascoltare la gente e perché, di conseguenza, viene considerato dalla gente, cioè da molte migliaia di persone, un importante e autorevole punto di riferimento per provare a cambiare il mondo. Chiunque aspiri a trasformare Roma, una città che sta affogando nella paura di cambiare, deve chiedere che sia liberato subito L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO CALABRIA
 

ECCO PERCHÉ NUNZIO È IN CARCERE
 

 RIBELLARSI FACENDO

 

IL TEATRO DI COMUNITÀ
Hector Aristizabal è uno psicoterapeuta e artista di teatro di fama internazionale, fondatore e direttore artistico di Imaginaction.org, un’associazione con base a Los Angeles e con progetti in tutto il mondo. ImaginAction utilizza il potere trasformativo dell’arte per favorire la ricomposizione delle relazioni sociali, per sostenere processi di riconciliazione di comunità e per essere capaci, a livello individuale e collettivo, di pensare il cambiamento. L’arte e il teatro sociale, dunque, non solo per rinnovare gli immaginari, ma anche per riconoscere e sperimentare modi differenti di vivere. Chi partecipa a vari progetti di comunità di ImaginAction sperimenta diverse metodol ogie (il Teatro dell’Oppresso, il Playback theatre, il Theatre of Witness, il council circle), condivide l’abitazione, riflette sul lavoro svolto e sulle dinamiche di gruppo. Comune ha incontrato Hector Aristizabal QUI È LEGGIBILE LA CONVERSAZIONE COMPLETA
 

 

SCUOLA, ALBERI E AUTOAPPRENDIMENTO
Teatro, ceramica, disegno, pittura, falegnameria, passeggiate nel bosco, facilitatori allo studio, gruppi di studio, un lungo tavolo in legno nero per mensa, il cibo bio… Kiskanu è stata una realtà scolastica libertaria che ha operato per sette anni (2004-2011) nel territorio di Verona. A quella scuola è stato dedicato questo documentario di Andrea Sola. Il video è stato segnalato alla redazione di Comune da Maria de Biase, preside di un istituto di a San Giovanni a Piro (Sa), nota per aver trasformato con insegnanti, genitori e ragazzi la scuola in uno strepitoso laboratorio di autoproduzione e di riciclo, dove coltivare orti sinergici e fare merenda con pane e olio sono azioni q uotidiane. Scrive Maria: “Dura un’ora, mettetevi comodi e godetevelo. Tante suggestioni, molte riflessioni. Potrebbe essere considerato un mini-corso di formazione per tutti noi insegnanti, genitori, educatori. Potremmo “importare” nelle nostre scuole tanto di questa esperienza. Basta avere la voglia di mettersi in gioco”. Qui il video, di seguito un articolo di Educazione democratica sulla Kiskanu

LA SCUOLA CAMBIATA DAI BAMBINI

  CARO PREMIER, LASCI IN PACE LA SCUOLA

 

NON OPPRIMERE I FIGLI CON L’IDEA DI SCUOLA
“Al rendimento scolastico dei nostri figli, siamo soliti dare un’importanza che è del tutto infondata … Vogliamo, da loro, il successo … Se vanno male a scuola, o semplicemente non così bene come noi pretendiamo, subito innalziamo fra loro e noi la bandiera del malcontento costante … In verità la scuola dovrebbe essere fin dal principio, per un ragazzo, la prima battaglia da affrontare da solo, senza di noi … Se il meglio del loro ingegno vogliono spenderlo non nella scuola, ma in altra cosa che li appassioni, raccolta di coleotteri o studio della lingua turca, sono fatti loro e non abbiamo nessun diritto di rimproverarli … Quello che a noi sembra oz io è in realtà fantasticheria e riflessione, che, domani, daranno frutti … Noi siamo là per consolarli, se un insuccesso li ha addolorati Siamo anche là per fargli abbassare la cresta, se un successo li ha insuperbiti … Quello che deve starci a cuore, nell’educazione, è che nei nostri figli non venga mai meno l’amore per la vita …” QUI IL TESTO COMPLETO SCRITTO DA NATALIA GINZBORG NEL 1960; LO PUBBLICHIAMO SU SUGGERIMENTO DI ROSARIA GASPARRO, MAESTRA, CHE HA ACCOLTO L’INVITO “FACCIAMO COMUNE INSIEME”; “È UN TESTO ANCORA ATTUALE”, SCRIVE ROSARIA

  ABBIAMO PERSO IL SILENZIO

 

SABBIE BITUMINOSE IN ARRIVO IN SARDEGNA
Sono migliaia di tonnellate di greggio ad alto concentrato di zolfo. E trasportano potenzialmente cambiamento climatico e inquinamento. Dopo l’opposizione dei movimenti ambientalisti nordamericani, nel tentativo di bloccare la produzione e l’esportazione del greggio tra i più inquinanti del pianeta, i petrolieri provano la carta europea. E la porta di entrata, manco a dirlo, è l’Italia. Chiudere i battenti, in questo caso, sarebbe un contributo alle lotte dei nativi americani, dei movimenti ecologisti e un fermo stop all’esportazione di combustibili fossili, fonte di profitti certi per le aziende petrolifere e di un impatto insostenibile sul futuro della terra L’ARTICOLO COMPLETO DI ALBERTO ZORATTI

 

DOBBIAMO ESSERE GENEROSI CON CHI LAVORA NEI CAMPI
“Non si tratta di dismettere la civiltà industriale, ma di metterla al servizio del mondo agricolo. Non so se lavorare la terra servirà a salvare il mondo, ma ho fiducia in chi fa il formaggio, mi piacciono i filari delle viti, gli alberi di arance, le balle di fieno. E provo simpatia anche per le terre vuote, per i paesaggi inoperosi. Mi piacciono i sassi, le crete, mi piacciono i cardi e i fiori che spuntano ai bordi delle strade. La nuova agricoltura significa anche che lo sfruttamento della terra non deve essere forsennato …. Amo gli orti e chi porta agli amici i prodotti degli orti. In televisione oltre all’andamento della borsa si dovrebbe parlare dello stato del racco lto …. ” L’ARICOLO COMPLETO DI FRANCO ARMINIO

 

SOGNO DI PALESTINA: CAMMINA, CAMMINA (IV)
I libri di storia e Hassan Mustafà. Con due di loro, avremmo perso la guerra, disse Moshe Dayan. Come il Milone greco dalla forza leggendaria, Mustafà ha salvato le case di Battir dall’occupazione israeliana. La somiglianza con il Moretto, massacrato a Mathausen. Episodi di storia cosiddetta minore, tessere essenziali del mosaico della Storia dei popoli. Intellettuali rurali. I padrini inglesi del sionismo. Pattugliare i giardini come forma di resistenza civile. Contrastare la fuga degli abitanti terrorizzati dall’avanzata di Israele. Il magnifico bluff che fermò l’invincibile esercito israeliano. Il secondo livello, quello diplomatico. Battir non a ccetta ordini, appartiene alla sua comunità. La rinascita di Battir. Fate sposare le ragazze dopo la laurea. Ouneh, il concetto che lega la comunità dandole forza [NOTE, CONTRAPPUNTI E MELODIE. LE IMPRESSIONI DI UN VIAGGIO IN SETTEMBRE]

 

DIECI MOTIVI PER FARE CONSERVE IN CASA
1) Riduce l’impatto ambientale …
2) Favorisce baratti e doni …
3) Crea nuovi legami sociali …
4) Permette di avere cibo buono e sano …
5) ……. 6) ……. L’ARTICOLO COMPLETO
 

 IL TEMPO DELL’AUTOPRODUZIONE

 

LE MERAVIGLIE EATALY VISTE DA CHI CI LAVORA
L’informazione è una forma di depravazione culturale. L’affermazione così tranchant è di Carmelo Bene, una delle malelingue più apocalittiche del secondo Novecento italiano, secolo di cui Bene è stato e resta tra i più originali e luminosi interpreti. Quell’affermazione, però, è sostanzialmente vera. Forse oggi in modo anche più evidente che in passato. Eppure, proprio negli anni in cui sbocciava l’immensa arte di Carmelo Bene, nell’era di Carosello e dell’utilitaria Fiat, in Italia nasceva l’inchiesta operaia, uno degli antidoti più efficaci contro la depravazione c ulturale di chi pretende di raccontare al mondo, magari in modo oggettivo, la verità dei fatti. Trascorsi cinquant’anni, ben più miseramente ma con simile simmetria, potremmo analizzare le prose di quanto è stato scritto, soprattutto in fase di lancio, sul “più grande mercato al mondo dedicato ai cibi e alle bevande di alta qualità”, Eataly. Ed ecco spuntare – a scuotere la tranquillità delle tinte pastello della grande famiglia di Oscar Farinetti, patron di Eataly e vero modello disneyano del nuovo mercato del lavoro che, trasognante, vagheggia il fast premier italiano – nientemeno che il fantasma dell’inchiesta operaia di Raniero Panzieri e Vittorio Rieser. Ben scavato, vecchia talpa! L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

GRILLO, GIÙ LE MANI DAL NO ELEONORA!
Se proprio vogliono strumentalizzare e tentare di appropriarsi di una lotta, Grillo e i suoi s’informino meglio, dicono i nostri amici di Arrèxini. E’ accaduto nei giorni scorsi con lo stop al megaprogetto di trivellazione di una società della famiglia Moratti. Una bella vittoria del comitato dei cittadini sardi di Arborea, i quali hanno appartenenze politiche e simpatie plurali ma sono orgogliosi e affezionati alla loro autonomia. Non devono aver gioito quando è comparso il post di Beppe Grillo che esulta ascrivendo al Movimento 5 stelle un successo che è di tutto il paese di Arborea. Una gaffe notevole per chi scaglia anatemi contro le scorrette zze e le menzogne dei soliti noti dello scenario politico, un imperdonabile errore per chi ha mostrato atteggiamenti ondivaghi nei confronti dei petrolieri proprietari dell’Inter L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

SONO GIÀ 30 LE APP PER IL GIOCO D’AZZARDO DEI BAMBINI
Da pochissime che erano solo alcuni mesi fa alle trenta ‘censite’ oggi: sono le app, colorate e solo apparentemente innocenti, per far giocare i bambini su tablet e smartphone ma che con grafiche accattivanti, leve simil slot machine e premi che consistono nell’accedere a livelli superiori, inducono anche i più piccoli a diventare accaniti giocatori d’azzardo virtuale. E’ un fenomeno in tutta espansione, quello delle app d’azzardo per i minori, con tanto di tag gioco d’azzardo che sarebbe vietato agli stessi minori. Ricercare sugli store di tablet e telefonini per credere L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRA MAGLIARO
 

 

ROMA STREMATA E RIBELLE
Roma ha paura di cambiare, come dimostra l’irresponsabile arresto di una persona come Nunzio D’Erme. Tuttavia a guardarla in modo diverso risulta evidente come, nonostante tutto, resti un grande laboratorio, una metropoli ricca di spazi sociali e culturali in cui si sperimenta una città nuova. Un viaggio collettivo promosso dall’Università popolare di Attac dentro questa “città stremata eppure piena di risorse”, indaga le innumerevoli esperienze romane di ribellione sociale, il loro modo di ricostruire relazioni e resistenze, i loro limiti, la loro capacità di mettere in discussione ogni giorno segregazioni sociali, economiche e di genere. Si comincia il 10 ottobre (foto: assemblea in strada al Nuovo Cinema Palazzo) IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI INCONTRI E 15 LETTURE PER ARRIVARE PREPARATI SONO QUI

 

IL FARE PER RIPROGETTARE LA VITA
Non sono solo i metri quadrati quelli che mancano ai detenuti, ma anche e soprattutto le opportunità e gli strumenti con cui poter riprogettare la propria vita. Il lavoro nelle carceri è merce rara e preziosa, capace di sottrarre le persone dall’apatia e dall’isolamento e di coltivare la speranza di un reinserimento a fine pena. Ma sarebbe ancora più efficace se fosse un lavoro interessante, vero, con cui mettere alla prova le capacità individuali creative e relazionali e a ridare fiducia a se stessi. Questa la scommessa di diverse cooperative e associazioni L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
 

 

PERCHÉ YO DECIDO SUL MIO CORPO
Bella vittoria per il movimento femminista in Spagna: la riforma della legge sull’aborto che riportava l’autodeterminazione delle donne sull’interruzione di gravidanza ai tempi del franchismo e piaceva e aveva trovato molti consensi in Vaticano è stata ritirata. Non solo, con la controriforma contro le donne se ne torna a casa anche il ministro della giustizia, l’ultraconservatore Alberto Ruiz-Gallardon. L’Asamblea femminista di Madrid invita però a non abbassare la guardia perché il rischio di un arretramento sul piano dei diritti è ancora ben presente e le norme sull’aborto andrebbero realmente riviste ma in senso opposto a quello proposto dal governo. Se ne discute , per esempio, domenica 28 settembre, nella Giornata internazionale per la depenalizzazione dell’aborto L’ARTICOLO COMPLETO DI BARBARA BONOMI ROMAGNOLI

 

LA GIOIA DEL MESTIERE
Il 90 per cento delle prostitute in Bangladesh, soprattutto le adolescenti, sono assuefatte all’Oradexon, uno steroide usato per il bestiame. Negli Stati uniti (San Diego) preferiscono marchiarle con un tatuaggio all’interno delle labbra (come quello di Lisa, foto), in Spagna, invece, dopo essere state bastonate vengono marchiate con una sorta di codice a barre che indica la somma da pagare per essere liberate. E naturalmente in Italia, quando i media parlano di “baby prostitute” o “baby squillo”, la tutela dei/delle minori non appare, la spregiudicatezza e l’elevata capacità manipolatoria di magnaccia e clienti neanche. Ma almeno smettiamola di prenderci in giro con “il l ibero scambio sessuale a pagamento fra adulti consenzienti”, perché non si tratta più di essere solo ridicoli: soprattutto nei confronti delle minori questo atteggiamento è infame L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO

 

CITY-TELLING, QUESTA VOLTA RACCONTIAMO NOI LA CITTÀ
C’è la storia ufficiale, quella scritta dall’alto e dentro schemi ben precisi. E c’è la storia delle persone comuni, la loro vita di ogni giorno, il loro fare, il loro pensare, il loro costruire relazioni, il loro narrare, spesso ricco di cultura del dissenso. Per questo aumentano le raccolte autogestite di materiali (foto, video, cartoline, lettere, diari, interviste) che consentono di costruire inedite banche dati dal basso, archivi digitali delle Memorie di città, paesi e quartieri. Ad, esempio, nella periferia di Roma …. LA NOTIZIA COMPLETA
 

LA RESISTENZA INVISIBILE

 

MUTUALITÀ E AUTOGESTIONE, UNA FINANZA DIVERSA
La Calabria è tra le prime regioni per la diffusione dell’usura. Le banche, qui come altrove, si divertono a disperdere i risparmi dei cittadini nella finanza allegra e speculativa. Cittadini, associazioni e cooperative dicono basta: possiamo gestire il denaro in modo diverso, mettendo al centro mutualità e autogestione. Il Progetto Mag delle Calabrie comincia a prendere forma LA NOTIZIA COMPLETA
 

 

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