“Ora so”

Le bambine e i bambini della classe 3C della scuola di San Michele Salentino (BRi), insieme alla maestra Rosaria Gasparro, hanno fatto una ricerca per conoscere le storie di Malala Yousafzay e di Kailash Satyarthie, premi Nobel per la Pace 2014.

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RIBELLARSI FACENDO

MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

 

PER ASPERA AD ASTRA
“Mi ribello il lunedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica comunicando, scrivendo, manifestando, ragionando, guardando negli occhi le persone, arrabbiandomi, sognando e progettando mondi alternativi. Mi ribello anche il martedì (è il giorno nel quale “vivo nella fantascienza” e soprattutto di essa mi occupo nel mio blog e fuori) perchè in una dimensione parallela verifico quante possibilità alternative ci sono. Per aspera ad astra; una volta tanto il latino ci sta bene, comunque per chi non lo ha studiato traduco: attraverso le difficoltà per arrivare alle stelle”. DANIELE BARBIERI HA ADERITO ALLA CAMPAGNA RIBELLARSI FACENDO
 

UN SALOTTO DECISAMENTE COMUNE
In un festival di cultura indipendente come Quindie, che ha scelto le strade di Fidenza (sabato 11 ottobre) come spazio di relazione, non poteva mancare Comune. Su iniziativa della cooperativa sociale Garabombo e del resto del collettivo che ha promosso il festival, un accogliente e colorato salottino di Comune faceva compagnia a decine di altri stand. Quelli di Garabombo hanno preso sul serio e con molta creatività le parole Facciamo Comune insieme: nel salotto c’erano in bella mostra una stampa del saggio di John Holloway Mettiamo in comune, l’articolo della campagna La stazione Comune dei mondi nuovi, spillette e brochure. Comune è nato per essere utile a chi vuole cambiare il mondo e, sopr attutto, a chi ha già cominciato a farlo. Ma per vivere ha bisogno di almeno due cose: imparare ad ascoltare la ribellione che esiste in ognuno di noi, imparare a camminare con altri e altre. A Fidenza abbiamo imparato molte cose
 

 

ORA SO
 

Le bambine e i bambini della classe 3C della scuola pubblica di San Michele Salentino (Brindisi), insieme alla maestra Rosaria Gasparro, si sono messi a fare una ricerca per conoscere le storie di Malala Yousafzay e di Kailash Satyarthie, premi Nobel per la Pace 2014. Questo è quello che hanno scritto insieme subito dopo.

“Non sapevo di tanti bambini che non vanno a scuola
Non sapevo di tanti bambini che lavorano come schiavi …
Ora so che nel mondo ci sono delle ingiustizie
… che bisogna difendere i più deboli.
… che ci vuole coraggio per cambiare ciò che non va.
Ora so che nel mondo, come nelle fiabe, ci sono i buoni e i cattivi. E che i cattivi possono perdere” [QUI IL MESSAGGIO COMPLETO. A VOLTE SERVONO ANCHE I PREMI NOBEL]
 

 

IL LUOGO IN CUI SI INTESSONO RELAZIONI
Non ci pensano proprio a mettere su una giornata solo per rivendicare qualcosa, a San Lorenzo non ne sono capaci. Piuttosto, in questo storico e complicato pezzo di Roma, quelli della Libera Repubblica di San Lorenzo provano a riconquistare direttamente ciò che il mercato e le istituzioni si sono presi, a cominciare dalla speranza. Domenica 19 c’è da riprendersi la piazza, il luogo delle relazioni: pulizia collettiva, costruzioni di vasi (portate semi e piante) e rastrelliere per le bici, sport, pranzo equo con il Gas, videoproiezione, laboratorio di disegno, samba in piazza L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

RICUCIRE LE PERIFERIE
Se guardiamo le mappe, le città appaiono sfrangiate negli orli come dei vestiti lacerati. Ricucire le periferie non è solo un’operazione urbanistica: dobbiamo “ricucire” prima di tutto le relazioni sociali nelle comunità locali L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIO SPADA
 

 

LA RIVOLTA AL MERCATO DEL CONTADINO
Sabato, Mercato del contadino di Reggio Emilia. Alcuni ispettori della locale Ausl si presentano in piazza per dei controlli: dal momento che le norme vietano la vendita non confezionata, sequestrano diversi prodotti, rilasciano alcuni verbali e, di fatto, inviatano a far crescere un po’ di packaging superfluo. Quando i cittadini capiscono la situazione prendono le difese dei produttori, alzano la voce e in pratica obbligano i funzionari ad allontanarsi: alla relazione diretta con i contadini non vogliono rinunciare. No, non esistono solo i supermercati LA NOTIZIA COMPLETA
 

 

FACCIAMO LA SPESA IN MODO DIVERSO
Che si sappia: è anche colpa loro se il Pil non cresce. Hanno ridotto i consumi nella grande distribuzione (cioè merci che rimbalzano sui tir da una regione all’altra) per mettere al centro la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, i piccoli produttori, la vicinanza territoriale (Km0), ma soprattutto le relazioni. Insomma, si sono messi a far la spesa insieme: i Gruppi di acquisto solidale strutturati (molto diversi tra loro) sono ormai 2.000, ma sono decine di migliaia le iniziative spontanee che nascono e muoiono in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Di certo, sono già 2,7 milioni le persone che fanno la spesa con questo sistema in modo regolare LA NOTIZIA COMPLETA
 

 

RACCONTARE IL MESSICO RISCHIANDO LA VITA
Ci sono molti paesi dove fare del giornalismo indipendente e critico significa rischiare la vita. Uno dei più difficili è il Messico, dove la libertà di fare comunicazione subisce almeno una intimidazione o un altro atto di violenza ogni giorno. Adesso poi il governo ha varato una scandalosa riforma delle telecomunicazioni che manifesta in modo tanto aperto il potere di controllo, lo spionaggio e la restrizione delle libertà da evocare le peggiori tirannie e censure sul web. La nefandezza delle norme adottate è stata denunciata in un’udienza tematica del Tribunale permanente dei popoli dedicata a disinformazione, censura e violenza contro chi comunica. La giuria ava nza l’ipotesi che in Messico si stia collaudando un laboratorio di “semiocapitalismo”: i media non sono più un mezzo per raggiungere altri fini ma un vero e proprio spazio di affari e mercificazione L’ARTICOLO COMPLETO DI SILVIA RIBEIRO

 

LA RESISTENZA DELLA GENTE DEL MAIS
Dopo alcuni decenni di moderazione, negli ultimi trent’anni i contadini non solo sono stati abbandonati alla loro sorte ma sono state elaborate politiche volte specificatamente a eliminarli. Si spiega anche così il fatto che più di un terzo dei messicani viva fuori dal paese mentre gran parte delle campagne sono disastrate e la fame e la denutrizione aumentano ogni giorno. Eppure siamo di fronte a un nuovo grande fallimento: la resistenza campesina tiene, anche perché i messicani hanno inventato il mais e il mais ha inventato loro L’ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO ESTEVA
 

 

IL DISPREZZO DELLA MOBILITÀ DOLCE
Treni storici, ferrovie abbandonate, vie d’acqua, tratturi: un patrimonio culturale ed ecologico immenso da recuperare. Intanto, il 47% dello Sblocca Italia va a strade e autostrade, il 25% a ferrovie e solo l’8,8% a reti tramviarie e metro L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

ABBIAMO SCRITTO UNA STORIA NUOVA
“Dove qualcuno aveva scritto la parola fine, gli operai e le operaie, insieme ai giovani e alle giovani precarie hanno creato socialità”, si legge in un appello internazionale diffuso in rete per promuovere una campagna di sostegno a Ri-Maflow, la nota impresa recuperata di Trezzano sul Naviglio, a Milano. Tra riciclo e autoproduzioni, iniziative sociali (foto, mercato dell’usato) e culturali, la loro maravigliosa storia di autogestione e conversione ecologica cerca oggi di reinventare la produzione, ma occorre riavviare alcune macchine: per farlo hanno bisogno di acquistare un impianto per la distribuzione di aria compressa. Ecco come sostenerli. Tra i primi firmatari dell’appello: Joao Pedro Stedile, Ken Loach, Walden B ello, Pino Cacucci, Toni Negri, Cecilia Strada, Guido Viale, Wu Ming, Alex Zanotelli, alcune fabbriche recuperate (le argentine Chilavert e Hotel Baun, la francese Fralib/ex Unilever, la greca Vio.me). Naturalmente anche la redazione di Comune ha aderito L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

SCOPRIRE LA SCRITTURA IN MODO DIVERSO
Giocare sulle motivazioni nell’apprendimento della lettura e della scrittura, rispettare i ritmi individuali di ciascun bambino, creare un clima disteso, abbandonare i libri di testo preferendo una biblioteca plurilingue, incoraggiare i bambini ogni giorno nei loro sforzi, formare gruppi di conversazione, ma soprattutto lasciarli “scrivere” nella loro lingua (Gabriele in “gabrielese”, Archanah in “archanese”, Sami in “samiese”…) e leggere insieme alcuni libri per reinventare il finale. Scoprire la lettura in modo diverso significa porre le basi per costruire piccole comunità inclusive, creative, accoglienti. A scuola e fuori L’ARTICOLO COMPLETO DI ANGELA MALTONI
 

 

IL MIO PAESE NON CAMBIERÀ COL VOTO
Non sono trascorsi nemmeno quattro anni, eppure la cosiddetta “rivoluzione dei gelsomini”, quella che per prima mosse l’onda destinata a investire l’intero mondo arabo, sembra lontana. A primavera la Tunisia ha approvato una nuova Costituzione e fra pochi giorni si apre la prima tornata elettorale cui quella carta dovrebbe offrire garanzie ben diverse dai tempi di Ben Alì. Eppure, nemmeno in questo caso, il voto riesce a essere una festa della democrazia: la crisi economica europea condiziona in profondità l’economia nazionale, il timore di episodi di terrore jihadista nei giorni del voto è grande, la repressione resta pesante mentre diversi esponenti del regime n on solo vivono impuniti ma si riciclano facilmente, il turismo precipita e l’incertezza politica spaventa. Inés Tlili, giovane autrice di documentari, spiega perché non crede che le elezioni possano riuscire a cambiare qualcosa L’ARTICOLO COMPLETO

 

DAL COMPUTER NON SI BUTTA NIENTE
Il trashware è la pratica di riciclo dei computer destinati allo smaltimento. In Italia sono decine le cooperative e le associazioni che la mettono in atto ogni giorno: un’attività essenziale per la riduzione alla fonte dei rifiuti alla fonte ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE
 

 

LA RIBELLIONE CONTRO L’OPERAZIONE MAS MAIORUM
Scopo dichiarato dell’operazione di polizia Mas Maiorum è contrastare i trafficanti di migranti, ma saranno sopratutto i cittadini migranti a pagare le spese dei controlli e delle identificazioni forzate che stanno per cominciare nei porti, nelle stazioni, negli aeroporti di tutta Italia. Una rete legale d’urgenza, costituita da avvocati, giornalisti, operatori si è resa disponibile e controllare e denunciare questa odiosa operazione. Da Crotone ad Ancona, intanto, si aggravano le violazioni dei diritti e delle norme in materia di accoglienza, mentre l’Unione Europea, a differenza del ministero dell’interno italiano, sembra cominciare a “scaricare” Mos Maiorum. D i seguito, un articolo sull’operazione e gli indirizzi della rete legale: vi preghiamo di farli circolare il più possibile (foto: controlli contro i migranti, una protesta a Roma dopo la strage di Lampedusa 2013, migranti spalano a Genova) L’APPELLO COMPLETO
 

 

QUELLE COSTE DOVE IL TEMPO È SOSPESO
Questo Mare è di Piombo è un racconto collettivo dai margini della Fortezza Europa. Dal filo spinato a “lame taglienti” di Melilla, la città bastione che difende i confini europei in terra d’Africa, alle logore tende del campo fantasma di Choucha, in Tunisia, l’audio documentario realizzato da Amisnet, agenzia radiofonica indipendente, guida il pubblico attraverso le tante terre di nessuno disseminate sulle coste del Mediterraneo: luoghi nei quali il tempo è sospeso e si resta in attesa di una porta, di uno spiraglio, di una crepa che permetta di passare alla tappa successiva. Questo Mare è di Piombo è un audio documentario e allo stesso tempo uno spettacolo, da portare nelle vostre città: basta un palco, una sala, una stanza… Questo Mare è di Piombo è un grido di dignità LA NOTIZIA COMPLETA

 

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