Ricerca, ‘nella legge di stabilità ennesimo attacco alla ricerca’

“Il Ministro Martina agisce peggio degli ex ministri Brunetta-Tremonti, accanendosi contro gli Enti Pubblici di Ricerca in agricoltura con una violenza che non avevamo mai visto prima” .


COMUNICATO STAMPA

 

RICERCA: USB, nella legge di stabilità ennesimo attacco alla ricerca.

Nel mirino CRA e INEA per favorire multinazionali


“Il Ministro Martina agisce peggio degli ex ministri Brunetta-Tremonti, accanendosi contro gli Enti Pubblici di Ricerca in agricoltura con una violenza che non avevamo mai visto prima”  dichiara – Claudio Argentini dell’Esecutivo USB P.I. Ricerca. “Il fatto che l’INEA sarà incorporato al CRA con la conseguente nascita di un’Agenzia unica per la ricerca, provocherà centinaia di licenziamenti di personale ampiamente qualificato, un patrimonio del nostro Paese, che il governo Renzi ha deciso di dilapidare senza batter ciglio, magari con un tweet” – continua il sindacalista.

“Se questo non bastasse l’art 32 della legge di stabilità prevede il taglio di 3 milioni di euro dal bilancio, la riduzione del personale e la chiusura delle sedi periferiche, con conseguenze che sicuramente saranno pesantissime sui lavoratori e che consegneranno di fatto la ricerca in agricoltura nelle mani delle imprese” – osserva Argentini.

 “È chiaro che questo Ministro e il Presidente del Consiglio, entrambi esponenti PD, ritengono la ricerca un lusso che si può tagliare e i loro coetanei ricercatori un peso per il paese. Ma gli imminenti accordi internazionali in tema di liberalizzazione totale del mercato (TTIP) legittimano pensieri ancora peggiori” osserva il sindacalista “in quanto risulta chiaramente scomoda una ricerca libera ed indipendente nel settore agroalimentare che mette paletti scientifici a tutela della sicurezza e provenienza degli alimenti, controlla le modalità di produzione agricola, tutela la tradizione alimentare nazionale.

“I Ricercatori i tecnici e gli amministrativi di INEA E CRA sono stanchi, ma determinati a combattere questa legge di stabilità, oggi più che mai si rivela giusta la scelta della Confederazione USB di proclamare lo Sciopero Generale di tutti i lavoratori pubblici e privati per venerdì prossimo 24 ottobre, a cui come USB P.I. – Ricerca daremo un apporto importante” – conclude Argentini

 

Claudio Argentini

Esecutivo USB PI – Ricerca

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