Trani: volontari OIPA si sono calati in un pozzo artesiano per soccorrere una cagnolina randagia.
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CAGNOLINA RANDAGIA CADE IN UN POZZO E RIMANE INTRAPPOLATA: L’INTERVENTO DEI VOLONTARI OIPA TRANI LA METTE IN SALVO
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Dal fondo di un pozzo sento provenire dei lamenti e degli abbai. Che fare? La legge prevedrebbe l’intervento degli enti preposti, ma la realtà è che spesso in queste situazioni sono solo i volontari ad intervenire. E’ quello che è accaduto a Trani, dove i volontari OIPA si sono calati in un pozzo artesiano per soccorrere una cagnolina randagia. Hanno avuto grande coraggio e grazie a loro la cagnolina è salva, ma vogliamo ricordare che non era scontato andasse così, poiché per questi interventi dovrebbero esserci delle persone preposte, preparate e pagate dallo Stato, per soccorrere non solo gli umani, ma anche gli animali. Purtroppo però prevale la mentalità che vede gli animali come esseri inferiori nei confronti dei quali è lecito fare di tutto, persino evitare di soccorrerli.
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VAGAVA IN FIN DI VITA IGNORATO DA TUTTI: CROSTINO, UNO DEI TANTI FANTASMI DI PALERMO, E’ SALVO GRAZIE AI VOLONTARI OIPA MA HA BISOGNO D’AIUTO
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E’ una sera come tante per i volontari OIPA. All’improvviso arriva una segnalazione da un quartiere di Palermo: “c’è un cane che non cammina bene, si trascina”. I volontari si preparano per andare a cercarlo. Scattano i soccorsi e in clinica si scopre che dietro quel corpo devastato si nasconde un giovane cucciolone di appena un anno. Crostino è diventato il simbolo per i volontari di OIPA di Palermo dei diritti calpestati, per ricordare che nessun animale può essere umiliato nella sua dignità fino a ridursi in questo stato. Crostino è una sfida per i volontari OIPA, lui vuole sopravvivere e, se riuscirà a farcela, sarà anche grazie al vostro aiuto.
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“NON ACQUISTARMI”: LA STORIA DI GOGO’, UNA DELLE MIGLIAIA DI TARTARUGHE D’ACQUA ABBANDONATE OGNI GIORNO
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Vogliamo raccontarvi la storia di Gogò, una piccola tartarughina d’acqua scaricata come un pacco postale perché ritenuta troppo impegnativa. La sua storia ricalca quella di migliaia e migliaia di altre tartarughe d’acqua che, acquistate il più delle volte per soddisfare il desiderio dei bambini, fanno purtroppo una brutta fine. La maggioranza muore poco tempo dopo dall’acquisto a causa di una scorretta alimentazione, perché costrette in acquari molto piccoli e per mancanza di raggi solari. Quelle che hanno la fortuna di sopravvivere, crescono fino ad arrivare e a 30-35 cm di lunghezza ed è a quel punto che vengono abbandonate.
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8-9 novembre Grosseto – Due giorni di cinofilia “Amico cane”
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9 novembre Racconigi (CN) – Bau Bau Day
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12 novembre Milano – Aperiveg solidale per l’alluvione a Parma
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13 novembre Ravenna – Pizzata di beneficenza
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Organizzazione Internazionale Protezione Animali
info@oipa.org – www.oipa.org