Il 4 novembre per costruire alternativa politica

“Un governo di emergenza popolare per fare fronte da subito agli effetti più gravi della crisi. Aderire, scioperare, partecipare alla giornata di mobilitazione del 14 novembre 2014”.


Fare del 14 novembre una data decisiva per la costruzione dell’alternativa politica
Comunicato della Federazione Lombardia

Un governo di emergenza popolare per fare fronte da subito agli effetti più gravi della crisi
Aderire, scioperare, partecipare alla giornata di mobilitazione del 14 novembre 2014

 

Partecipare con ogni forza disponibile al corteo dei metalmeccanici che parte da Porta Venezia. Chiamiamo gli operai, i lavoratori, gli studenti, i precari, le associazioni, i comitati e i collettivi a sostenere la classe operaia nell’assunzione di ruolo politico nello scontro in atto nel paese.

Qualunque sia il sindacato a cui sei iscritto e il settore in cui lavori (ma anche se non sei iscritto ad alcun sindacato!), puoi scioperare, dato che l’indizione dello sciopero generale intercategoriale da parte dei sindacati di base mette ogni lavoratore nella condizione di poter aderire e astenersi dal lavoro [CUB USB COBASUSI SI COBAS].

Quando la classe operaia organizzata diventa opposizione politica, nessun governo dei vertici della Repubblica Pontificia riesce più a governare. Questo è un principio generale che sta diventando evidente nella situazione politica del nostro paese. La mobilitazione della classe operaia contro l’abolizione dell’articolo 18 e contro il Jobs Act, per difendere i posti di lavoro esistenti contro chiusure e delocalizzazioni, dimostra il nodo dello scontro politico in atto: da una parte il governo di speculatori e parassiti, vestiti di nuovo, dall’altra la parte di società che fa funzionare quanto rimane del paese e che raccoglie in sé gli interessi collettivi, le aspirazioni a un lavoro utile e dignitoso per tutti, ai diritti, alla difesa delle condizioni di vita.

La manifestazione indetta dalla CGIL il 25 ottobre scorso, che ha portato in piazza “un milione di persone” (importa poco che fossero davvero così tante, è determinante il ruolo che quella mobilitazione ha avuto nell’alimentare la combattività dei lavoratori e delle masse popolari), i continui attacchi del governo alla CGIL, la capillare mobilitazione degli operai che in ogni zona sono in lotta, le cariche contro gli operai dell’AST il 29 ottobre, le diffuse contestazioni ad ogni comparsata di Renzi a giro per l’Italia, tutto si combina con le mobilitazioni contro la devastazione ambientale e le speculazioni, con le lotte per il diritto alla casa e contro la riforma della scuola, contro lo Sblocca Italia (altro colpo di mano del governo Renzi/Berlusconi), con le mobilitazioni delle popolazioni alluvionate, con le mobilitazioni antirazziste e antifasciste…

Nel quadro di questa mobilitazione generale il centro dello scontro fra governo e masse popolari è la questione del lavoro. Non solo e non tanto perché lo dimostra lo stesso Renzi quando chiede a gran voce di “non alimentare contrapposizioni sul lavoro”, ma perché è dal numero di posti di lavoro preservati, dalla qualità delle condizioni di lavoro, dal riconoscimento dei diritti, dal numero di posti di lavoro utili e dignitosi creati che si misura se il paese sta sprofondando nella crisi o se sta facendo fronte ai suoi effetti. [leggi tutto]                    
 



Fuori Zubbani! Costruiamo un’Amministrazione Comunale d’Emergenza!
Comunicato della Federazione Toscana

 

Questa mattina è stato occupato il Comune di Carrara, occupazione che andrà avanti ad oltranza, fino a quando l’attuale Amministrazione, responsabile del disastro che ha colpito la popolazione e la città non si dimetterà.

 

L’arroganza di questa classe politica si è manifestata nelle odiose parole del Sindaco Zubbani che si è presentato davanti ai suoi cittadini sostenendo che l’amministrazione non si sente in alcun modo responsabile dell’accaduto! La risposta della popolazione, quella che era lì presente e che rappresenta anche quella parte immersa con le ginocchia fino al fango a spalare, è stata immediata: Zubbani è stato costretto ad andarsene e i cittadini hanno proceduto con l’occupazione della sala consiliare.

 

Il P.CARC appoggia l’iniziativa dei cittadini di Carrara ed esorta all’autorganizzazione: alla costruzione di un’Amministrazione Comunale di Emergenze che agisca realmente negli interessi delle masse popolari, un’Amministrazione che stanzi, sin da subito, risorse per l’assesto del territorio creando, così, posti di lavoro per i numerosi disoccupati che popolano la nostra martoriata Provincia. Un’Amministrazione che intervenga seriamente sulla contraddizione rappresentata dalla crisi ambientale causata, in parte anche dalle estrazioni selvagge di calcio, praticate dalla multinazionale OMIA che pur di valorizzare il proprio capitale non si cura dei danni che la marmottola crea nell’intasamento dei fiumi. Un’Amministrazione che sappia trattare la contraddizione ambiente lavoro facendo investimenti necessari al territorio ed alla sua economia per creare posti di lavoro utili e dignitosi per tutti, insomma che sia espressione diretta di quanti, oggi, sono costretti a pagare il prezzo della crisi e che vogliono farla finita con questo sistema che spreme le masse popolari, che le condanna alla miseria, all’abbrutimento e le getta nella disperazione, quella stessa disperazione che ha vissuto la popolazione di Carrara ma che adesso possono riscattare con il loro protagonismo.

 

Questa è una grande occasione per la città di Carrara ma non solo; per tutta la nostra Provincia, che può divenire un esempio ed infondere fiducia nelle masse popolari sulla possibilità di creare una governabilità nuova, che risponda ai nostri interessi e non a quelli dei poteri forti.

 

L’intero Paese è in subbuglio e questa può essere la spinta, l’occasione per mostrare che la strada di una governabilità dal basso è l’unica strada fattibile per uscire dalla crisi.
 


 


 

E’ uscito Resistenza n.11-12/2014
 

Dobbiamo fare come gli operai fecero in Russia
La classe dominante, frammentata e debole
Renzi vuole cancellare la CGIL, nonostante la Camusso…
Un governo di emergenza popolare per avanzare verso il socialismo
Sciopero a rovescio: quando i braccianti e gli operai delle reggiane decisero di ricostruire il paese
Una sola classe, una sola lotta!
Dalla GKN di Firenze: “Non è il momento di dividersi”!
Dalla Piaggio di Pontedera: coordinarsi e uscire dalle fabbriche
Se gli studenti si uniscono agli operai…
Sciopero sociale, generale, generalizzato, precario, metropolitano… Facciamone un gradino verso la costruzione del governo del paese!
La lotta per la sanità pubblica
Governo – enti locali: prove di disobbedienza
Il socialismo, l’unica energia per nutrire il pianeta.
Quei giorni e quelle notti c’eravamo tutti!
Un’autocritica, un esempio utile per tanti compagni
Dicembre: seconda assemblea nazionale del P.CARC

 Sito: www.carc.it 

 

 

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: resistenza@carc.it – sito: www.carc.it
 
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