Roma, Villa Maraini protesta alla Regione Lazio

Lo storico centro romano per la cura delle tossicodipendenze, ha manifestato pacificamente per l’intera mattinata di oggi davanti alla sede della Regione in difesa del diritto dei drogati di ricevere cure adeguate nel luogo più adatto.

 

VILLA MARAINI: LA PROTESTA IN CASA ZINGARETTI

Con una selva di bandiere bicolori della croce rossa , con gli striscioni arcobaleno, gli slogan ripetuti in coro , i canti e i balli estemporanei il popolo di Villa Maraini, lo storico centro romano per la cura delle tossicodipendenze, ha manifestato pacificamente per l’intera mattinata di oggi davanti alla sede della Regione in difesa del diritto dei drogati di ricevere cure adeguate nel luogo più adatto, come previsto dal una legge nazionale che nel Lazio non ha ancora trovato applicazione.

In 300, giovani e meno giovani, si sono riuniti fin dalla prima mattina sotto le finestre del presidente Nicola Zingaretti, accompagnati dalle unità di strada che sono il braccio operativo del Centro al di fuori delle sue strutture in Via Ramazzini: i due camper, che operano a Tor Bella Monaca e alla Stazione Termini e l’auto medica, quella usata per gli interventi d’urgenza, fra i quali la somministrazione di metadone, che è rimasta così in servizio anche durante la manifestazione.

Tanti gli striscioni e i cartelli di protesta appoggiati sui muretti o indossati da estemporanei uomini-sandwich : “Lasciateci curare le persone”, “Trattateci almeno come il canile municipale” , “L’indifferenza uccide più della droga” e un forte rimprovero rivolto a quanti nell’edificio tradivano la fiducia degli amministrati: “Per voi ostriche e champagne per noi abbandono e morte”. Non sono mancati canti, balli e parole d’ordine ma in nessun momento il plotone di carabinieri schierato all’ingresso del palazzo regionale è dovuto intervenire.

Il climax della manifestazione è stato raggiunto quando a mezzogiorno una delegazione dei manifestanti guidata da Massimo Barra, il fondatore di Villa Maraini nel lontano 1976, è salito in Regione per incontrare il dottor Alessio D’Amato, coordinatore della cabina di Regia della Sanità del Lazio. Quando circa mezz’ora dopo Barra è tornato annunciando che quasi tutti gli obiettivi erano stati raggiunti, un applauso liberatorio e prolungato ha posto fine alla manifestazione. Ma, come ha ancora precisato Barra, rimane in piedi la forte richiesta che trovi applicazione anche nel Lazio la previsione della legge nazionale che consente ai soggetti tossicodipendenti di curarsi nella struttura di propria scelta.

Ufficio Stampa Villa Maraini

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