“Il serial killer dell’informazione si ripete ossessivo in tutti i tiggì – dei Biscioni di Arcore e delle Piovre di Roma – col suo vomitevole e stereotipato ciclo disinformativo in tre stadi”.
Alessandro di Battista a Ballarando sotto le stelle
Dopo la scoperta dell’immonda infiltrazione mafiosa nell’amministrazione capitolina, il serial killer dell’informazione si ripete ossessivo in tutti i tiggì – dei Biscioni di Arcore e delle Piovre di Roma – col suo vomitevole e stereotipato ciclo disinformativo in tre stadi: apre la pantomima del finto scandalo – della serie “chi l’avrebbe mai detto!” – dinanzi alla evidente connivenza consustanziale tra delinquenza organizzata e istituzioni, segue quella ipocrita, a fini denigratori, per le tormentate espulsioni dal movimento 5 stelle, quasi spacciate per il vero male del paese, prosegue, fino in chiusura, quella del terrore, con l’abuso di minori possibilmente abusati, alternato alla minaccia di mostruosi orientali incappucciati, con sempre maggiore evidenza più figli del ku klux klan d’occidente, che di imperscrutabili fanatismi orientali!
Gente al soldo degli “indicibili accordi” e dell’approssimazione a fini di speculazione politica, saccente e senza vergogna, millanta credito nell’informazione, mentre sacrifica sull’altare della menzogna e dell’uso strumentale della notizia manipolata, la speranza di molti alla Verità vera e fino in fondo sull’effettiva dimensione reale dello scandalo in cui si cala la storia occulta del nostro Paese!
Emblematico il tentativo di arrampicarsi sugli scontrini e su notizie farlocche, nell’ultima puntata del 9 dicembre, da parte del conduttore di
Ballarò
https://www.youtube.com/watch?v=Q88lGKYjM14
di fronte alla denuncia incontrovertibile di Alessandro di Battista, a cui nessuno ha avuto il coraggio di replicare in studio, perché evidentemente privi di argomenti, e, soprattutto, perché schiacciati dagli argomenti del giovane deputato a 5 stelle (a parte le battute scadenti, retrive e vigliacche, in quanto fatte in assenza dell’interessato, da parte del patetico Giuliano Ferrara, sempre più tristemente uguale a se stesso).
Il sistema – tenuto in piedi solo da un colossale conflitto di interessi bibartizan che permea l’apparato mediatico televisivo nazionale, sempre più usato come arma di distrazione di massa – comincia però, come dimostra la vicenda penosa dell’ultima puntata di Ballarando sotto le stelle, finalmente, a scricchiolare e dà segni evidenti di cedimento, con sempre più chiari e inquietanti rumori dei suoi architravi in declino: il servizio pubblico televisivo nelle mani sporche della politica, da un lato, la televisione commerciale sempre più fatua, cafona e piena di vuoto, dall’altro.
Ciò nonostante, quasi a dispetto dei sinistri scricchiolii, una classe politica intorcinata su se stessa, autoreferenziale e del tutto estranea al senso di responsabilità e della decenza che dovrebbero imporle di rendere conto di tanto sfacelo, continua arroccata a parlare nei talk show come parlasse di colpe di altri, di anonimi e forse di alieni che in loro vece (sembra quasi vogliano farci credere) abbiano dominato la scena degli ultimi 20 anni. Ottuagenari del Parlamento e giovani vecchi in sembianza di nuovo, messi a paravento per simulare il cambiamento, sono sempre lì, arrogantemente lì e delinquenzialmente lì a difendersi e a difendere i propri interessi di lenoni della cosa pubblica.
Incapaci di autocritica, privi di onestà intellettuale e morale, sprezzanti e spregiudicati, non rendono conto dei morti ammazzati, dei soldi rubati, dei Tav e dei Mose, dei “camerati Carminati, dei Buzzi e dei Mancini di destra e di sinistra!…. dei Panzironi e dei Batman panzoni, panciuti all’ingrasso e tuttora padroni SOLTANTO IN VIRTU’ DELLE TELEVISIONI!!!…..passaparolaaaa!!!!!!